(foto: soci della Coop. Prosper presso il Sybaris Motel) Ieri al porto di Corigliano la nave della marina militare tedesca “Rehin” ha “consegnato” a noi calabresi 923 migranti clandestini tutti provenienti dall’Africa sub-sahariana. Tra questi 121 donne di cui 14 incinte e 203 minorenni. Chiaramente la gestione di questa massa di persone è stata organizzata dalla prefettura di Cosenza che ha “pensato bene” di sistemare un centinaio di minorenni (tutti tra i 16 e i 17 anni, anche se è difficile capire se abbiano superato o meno il 18° anno, non avendo documenti) nel SYBARIS MOTEL, che come tutti sanno era stato in un primo tempo confiscato al legittimo proprietario Agostino Costa e poi, in seguito a ricorso, la Corte d’Appello di Catanzaro, rigettando la prima sentenza, lo aveva posto nella disponibilità dei proprietari gestori. L’albergo è ancora sotto amministrazione giudiziaria per una serie di impedimenti che non ne hanno permesso la riapertura. Ma ecco che ieri mattina, scortati dai carabinieri della tenenza di Cassano, l’amministratore giudiziario incaricato dal tribunale di Castrovillari dott. Lavorato, funzionari della prefettura e impiegati del comune di Cassano ne hanno riaperto le porte.
Così abbiamo potuto accertare che la bella, elegante e funzionale struttura alberghiera è stata destinata all’accoglienza di migranti minorenni e la gestione è stata affidata alla Cooperativa Onlus Prosper di Cosenza. Ieri nel pomeriggio è stato effettuato il trasferimento con la consegna delle camere ai “turisti” e stamattina abbiamo personalmente assistito all’approvvigionamento di bevande e quant’altro necessario da parte di alcuni responsabili delle predetta cooperativa.
A detta di un socio della onlus, al momento solo un centinaio sono i giovani accolti, ma pare che anche il resto dei 203 minori arriverà a soggiornare al sole di Sibari. Non sappiamo se oltre alle camere, e al servizio ristorante sarà riattivata anche la piscina con annesso solarium per rendere più gradevole il soggiorno.
Immaginiamo già i commenti dei soliti catto-buonisti, (di solito quasi tutti ben pasciuti e ben “piazzati” e senza problemi finanziari) alla Galantino per intenderci, che cominceranno la solita tiritera sulla fratellanza e sull’accoglienza, ci piacerebbe sapere quanti di loro sarebbero disposti ad accogliere in casa qualcuno di questi poveretti che fuggono dalla “guerra” e dalla “morte” certa. Ma qualcuno di questi baciapile è stato mai in Africa? Intendiamo in quell’Africa da cui provengono la maggior parte di questi richiedenti asilo e che dovrebbero diventare, secondo quegli sciagurati che ci “sgovernano”, nostri connazionali? Sanno chi ha approfittato veramente delle risorse di quei territori? Conoscono le realtà vere di quei paesi? In molti di essi non ci sono guerre, alcuni sono annoverati tra i paesi più ricchi del pianeta per le risorse naturali incalcolabili: Uranio, petrolio, diamanti ecc. eppure la popolazione è alla fame. I loro governi non sono “aggiogati” molto genericamente all’occidente, come vanno blaterando i soliti benpensanti, ma ad alcune grandi società che non hanno certo sede da noi, ma, guarda caso, proprio in quelle nazioni che non li vogliono: Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera, Stati Uniti ecc. Ma c’è dell’altro, quelle popolazioni sono quasi tutte musulmane, perché non chiedono “ospitalita” a quei paesi che sono della loro stessa fede e sono straricchi: Emirati arabi, Dubai, Kuwait ecc? Perché, dopo averli accolti, dobbiamo essere condiscendenti nei confronti delle loro abitudini, togliendo i crocifissi dalle scuole o la mortadella dalle colazioni dei nostri bambini, per non “offenderli”? Ma non vi pare che si stia esagerando? Non vi pare che ne abbiamo piene le scatole?
Ma per ritornare alla nostra Sibari, come mai la nostra sempre pimpante amministrazione comunale, non ha fatto sapere nulla ai cittadini? Non crediamo che il prefetto non abbia avvertito sindaco e amministratori della sua decisione, quindi si è voluto far passare sotto silenzio l’intera operazione per quale motivo? Sempre che ce ne sia uno valido.
Intanto abbiamo saputo che Agostino Costa ha inviato una diffida alle autorità competenti per questa decisione improvvisa della prefettura, visto che attendeva da un giorno all’altro di poter finalmente entrare nella disponibilità del Motel e tentare di ricominciare daccapo. Con questa scelta si è deciso di non permettere ai tanti addetti che lavoravano ONESTAMENTE nella struttura di poter riprendere la loro mansione ed accogliere turisti VERI e paganti di cui il territorio tutto ha tanto bisogno.
Sull’argomento abbiamo intenzione di ritornare, molte nostre famiglie non sanno più come sbarcare il lunario e non è ammissibile che mentre si pensa all’accoglienza di chi in definitiva potrebbe essere accolto e coccolato altrove, molti nostri concittadini debbano vivere al limite della povertà.
Antonio Michele Cavallaro
(Nell’allegato pubblichiamo la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro con la quale si sancisce la nullità del primo giudizio del Tribunale di Cosenza e conseguentemente il rientro della struttura nella disponibilità di Agostino Costa)