Il mio amico venezuelano, Rafael Enrique De Castro, professore di filosofia di recente scomparso purtroppo, dieci anni fa proprio in questo mese di dicembre, mi inviò il bel pensiero, che vi propongo, sul grande mistero che ci circonda, l'ho tradotto dallo spagnolo per voi. Mi diede allora diversi spunti di riflessione. Dopo dieci anni e con l’amico che frattanto ha avuto modo, probabilmente, di poter scoprire i motivi della nostra esistenza sulla terra, l’affanno di conoscere, di sapere si è acuito ancor più, ma non in modo incalzante o ossessivo, ora ho la consapevolezza che ogni uomo cerca di continuo un cambiamento nella sua esistenza e di riflesso nel mondo intero, ma agisce poco perché questo avvenga e si lascia trascinare dagli eventi spesso senza reagire, accettando supinamente quello che gente meno dotata ha avuto l’ardire di proporre e attuare. Questa “rilassatezza” quasi sempre non porta nulla di positivo e ci si scuote dal torpore solo quando si comincia a percepire la mancanza fisica del minimo indispensabile per sopravvivere: aria, cibo, medicine e, quindi, salute, socialità, affetti, libertà. Allora la reazione non è più pacata, diventa ribellione, anche violenta: l’alternanza e la contrapposizione millenaria tra odio e amore si rinnovano e questo in eterno fino al giorno dell’annullamento totale di TUTTO.
Catastrofico direte, può sembrare, ma è la storia, grande maestra, che ce lo insegna. Dopo queste mie semplici elucubrazioni, eccovi il pensiero del caro amico Rafael Enrique, spero possa piacervi come è piaciuto a me:
“Facile non è…!
E mentirei se cercando risposte, dicessi che ho trovato tutti gli orizzonti aperti perché io possa facilmente comprendere, ma comunque, non è impossibile.
In qualche modo, sono anche sicuro che se non tentassimo di cercare, non potremmo sentire il silenzio dello spazio, quello che riempirebbe di luce ogni angolo della nostra monotona e oscura esistenza.
E’ in questa ricerca intensa dell’assoluta calma, in cui dovremmo rifugiarci anche per sciogliere, in sensazioni di quiete, quelle angustie che tormentano il nostro vivere quotidiano, il suo miserevole scorrere, solo così troveremmo autentiche risposte al vortice di dubbi che ci avvolge.
Non ci sono spiegazioni precise che chiariscano o ci indichino il motivo della nostra esistenza … ma vi sono indizi esatti che ci parlano di una verità autentica e rivelata, contenuta in maniera visibile nel chiaro obiettivo che implica tutto un processo di cambiamento e di evoluzione.
Sarebbe, proprio in questa immanente e autentica legge di rinnovazione e trasformazione, l’unico luogo in cui potremmo incontrare la giusta chiave per aprire le porte del destino che nascondono l’unica spiegazione che giustifica la vera presenza di Dio, convertita in forza spontanea e viva d’Amore che ci coinvolge sempre più, nel nostro irreversibile processo di cambiamento.”