Il nome di Gianfranco Labrosciano (nella foto dal nostro archivio) rievoca in me momenti di grandi emozioni trascorsi con alcune personalità della cultura cosentina che mi hanno onorato della loro stima ed amicizia, molti dei quali, purtroppo, non sono più tra noi, tra questi appunto il prof. Labrosciano. E’ quindi con grande attenzione e curiosità ho letto la nota che segue inviataci dal caro e bravo giornalista Andrea Mazzotta, che ringrazio a nome di tutti coloro che hanno interesse a promuovere con intelligenza il territorio calabrese e della sibaritide in particolare, per tutto quello che brillantemente produce con passione non disgiunta da grande professionalità. (Antonio M. Cavallaro)
Un nuovo percorso di “Storytelling per i luoghi della cultura” promosso dal Centro Studi Gianfranco Labrosciano termina con un racconto scritto da Andrea Mazzotta e illustrato da Filippo Paparelli.
Conoscere il territorio e i beni culturali, artistici e naturali che custodisce: è questo il leitmotiv del progetto “Storytelling per i luoghi della cultura” promosso dal Centro Studi Gianfranco Labrosciano e da poco conclusosi registrando grande partecipazione.
Sostenuto dal Fondo politiche giovanili promosso da Regione Calabria Settore politiche giovanili e sport – pari opportunità e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, il progetto è constato dell’organizzazione di dieci incontri attraverso i quali i partecipanti hanno avuto modo di conoscere i beni storico-culturali del territorio calabrese.
Obiettivo dell’intervento è stato quello di creare una collaborazione tra i giovani, favorendo l’integrazione e la creatività individuale, attraverso un ciclo di attività di scrittura creativa e storytelling innovativo del territorio volta a sviluppare, nella scelta dei luoghi da narrare, una governance partecipata per rafforzare la coscienza sociale e la cittadinanza attiva, così da orientare le politiche giovanili nell’ottica della cultura e valorizzazione dei beni, delle risorse del territorio, della storia e delle tradizioni locali.
Al contempo si è perseguita la ricerca di rigenerazione urbana, attraverso lo studio di buone pratiche di gestione dei beni scelti, ponendo l’accento anche sull’aspetto imprenditoriale del contesto.
Finalità dell’intervento è rispondere ai nuovi bisogni sociali, favorendo l’emersione e lo sviluppo della creatività giovanile, facendo in modo che si crei un nuovo agorà per sperimentare e realizzare attività di partecipazione e impegno sociale, educazione all’interculturalità, processi di valorizzazione e riqualificazione territoriale in un’ottica di valorizzazione del proprio territorio partendo, dai luoghi della cultura.
Il laboratorio, tenuto dal giornalista e scrittore Andrea Mazzotta e dalla cultural manager Anna Infante, attraverso lezioni frontali, ed esperienze laboratoriali, ha evidenziato da un lato le tecniche basilari di narrazione che sostengono qualsiasi tipo di testo, dall’altro, prendendo in esame beni culturali pubblici e beni culturali di natura privata ha inteso sviluppare anche il senso di imprenditorialità e buona pratica, necessari al senso di crescita e progettualità del proprio futuro.
Il corso – interamente gratuito per i giovani partecipanti - ha previsto attività laboratoriale, un lavoro di brainstorming, analisi, di confronto, di restituzione e di dialogo, sfruttando le nuove tecnologie digitali.
Una parte rilevante del progetto è stata sviluppata “sul campo”, attraverso azioni esplorative e dialogiche.
I luoghi della cultura presi in esame sono stati selezionati non solo per il loro valore, ma anche per mostrare ai partecipanti delle buone pratiche di gestione: Castello Normanno Svevo di Cosenza (bene pubblico gestito da privato – oggi nuovamente gestito dal Comune), Museo all’aperto Progetto Paterno (Paterno Calabro, museo privato riconosciuto dal MIC), Biblioteca privata G. Labrosciano (Rende) e Museo del Presente di Rende (bene pubblico), Area archeologica di San Lorenzo Bellizzi (gestita dal centro di speleologia Enzo de Medici), Chiesa Madre di San Nicola di Mira che custodisce un Cristo ligneo snodabile del 600 in Trebisacce (Trebisacce).
L’iniziativa è stata realizzata grazie alla preziosa collaborazione e partecipazione attiva delle seguenti realtà: Museo all’Aperto - Associazione culturale Progetto Paterno (Paterno Calabro); Associazione culturale Alt Art (Rende), l’Azienda Agricola sperimentale Fondo Vitale (Paterno Calabro), la Green Project, la S.O.S ART (Rende) nonché l’Associazione l’Arte delle Nuvole (Trebisacce) il che ha consentito di coinvolgere partecipanti provenienti da diverse città della Provincia di Cosenza.
Il lavoro finale consisterà nell’elaborazione di un testo creativo illustrato capace di restituire alla cittadinanza una rilettura dei luoghi presi in esame, anche veicolo di valorizzazione e promozione degli stessi, curato da Filippo Paparelli (Fumettista e illustratore, dal 2014 collabora con il collettivo artistico Becoming X – Art+Sound e con la Biblioteca delle Nuvole, la biblioteca comunale di fumetti e libri illustrati di Perugia) e Andrea Mazzotta (Giornalista, scrittore ed esperto di fumetto e illustrazione).
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