Pazienti sottoposti a dialisi, penalizzati per il mancato rimborso delle spese trasporti previste da una legge regionale.
La situazione di disagio persiste da circa sei mesi, e riguarda i pazienti afferenti i dializzati del Comune di Cassano All’Ionio.
Sono circa una cinquantina coloro, che usufruiscono del servizio sanitario di dialisi. A quanto sembra, si tratterebbe di un problema di carattere burocratico. Fatto sta che i pazienti non percepiscono i rimborsi previsti per legge.
A denunciare il disagio è Francesco Garofalo, portavoce del Comitato Spontaneo di Cittadini per la Difesa per il Diritto per la Salute della Città delle Terme.
È ormai da circa sei mesi – afferma Garofalo – che le persone sottoposte a dialisi, non ricevono il dovuto rimborso per le spese di trasporto, che effettuano sia con mezzi privati che con l’ambulanza. I pazienti nefropatici sborsano di tasca propria i soldi per poter affrontare le spese di viaggio.
Una delle cause alla base del disagio sarebbero proprio le lungaggini burocratiche, che fanno slittare i tempi, atteso che i rimborsi dovrebbero essere versati ogni mese per evitare disagi ai pazienti.
In quest’ottica, l’istituzione di un Centro di dialisi presso la struttura ospedaliera di Cassano per i soggetti dializzati in cura costante, con obbligatorietà dell’emodialisi a giorni alterni e in trasferta, è indifferibile.
Da tempo i dializzati si battono per l’istituzione di questo servizio, atteso che da anni gli stessi sono costretti a recarsi quotidianamente in altre strutture(Lungro, Trebisace, Corigliano, Castrovillari e San Marco Argentano) con conseguente aggravio di costi per l’azienda sanitaria, oltre che un disagio sociale organizzativo ed economico per le famiglie. Questo Comitato, fa ancora una volta appello ai vertici dell’Azienda Sanitaria provinciale di Cosenza, per individuare ogni utile percorso che possa portare all’attivazione di un centro dialisi, per le cure ambulatoriali presso il nosocomio cassanese, con indubbio beneficio, senza costi aggiuntivi per la collettività, per le famiglie della nostra città, atteso che l’intera struttura ospedaliera è di proprietà dell’Azienda Sanitaria.
Trattasi di persone obbligate a recarsi in altre strutture idonee e dunque a dover sistematicamente affrontare viaggi dispendiosi, spesso assieme ai loro congiunti, con un'incidenza negativa anche sulle finanze regionali e su una gestione oculata della spesa sanitaria che imporrebbe politiche per la riduzione della migrazione degli assistiti
Accogliendo la giusta istanza dei dializzati, - si conclude la nota di Francesco Garofalo-, offriamo la nostra più ampia disponibilità ad ogni utile confronto per dare concretezza a questa richiesta che qualificherebbe l’offerta dei servizi, per lo più, nello specifico, per un problema che, da quanto è a nostra conoscenza, è purtroppo in costante crescita.
COMITATO SPONTANEO DI CITTADINI
IN DIFESA PER IL DIRITTO PER LA SALUTE
DI CASSANO ALL’IONIO