Risposta del Comitato ANTIDISCARICA alle esternazioni dei politici

Alla nota del Comitato Antidiscarica da noi a suo tempo pubblicata (Vedi quì) hanno reagito sulla stampa locale i politici che si sono sentiti richiamati all'ordine (vedi articoli negli allegati). Non si è fatta attendere la controreplica del comitato. (La redazione)

È paradossale l'atteggiamento di chi, con supponenza e malafede, dichiara che il COMITATO ANTIDISCARICA di Cassano all'Ionio sarebbe 'imprecisato e fantomatico', attribuendo addirittura a dei comuni cittadini, con il solo torto di avere garbatamente rimarcato l'assenza di una qualsiasi presa di posizione del consigliere regionale, nonché vice presidente della commissione regionale ambiente, Ferdinando Laghi in merito alla questione 'La Silva', la responsabilità della mancata chiusura della discarica.

L'identità e l'impegno profuso nel corso di questi anni dai volontari dell'associazione TERRA MIA, ora COMITATO ANTIDISCARICA, sono ben noti, anche ai sedicenti ambientalisti pro domo sua castrovillaresi.

Non abbiamo certo la pretesa di dettare l'agenda a personaggi politici che, una volta agguantate vittoria elettorale e ben remunerate cariche istituzionali, esercitano il potere di cui sono investiti con tutta la discrezionalità che la loro posizione dominante gli consente, ma riteniamo legittimo da parte nostra, popolo bue, esigere risposte da un amministratore pubblico senza per questo essere accusati di lesa maestà.

Lei, consigliere Laghi, è favorevole o contrario all'ennesimo schiaffo che la comunità cassanese sta per ricevere con il progetto di ulteriore ampliamento della discarica 'La Silva'?

Perché ha ignorato la notizia del disastro ambientale provocato dai continui roghi occorsi in discarica, l'ultimo dei quali in data 26/7/23, che il COMITATO, in assoluta solitudine, ha denunciato con forza e determinazione?

Eppure un medico come lei, che ha costruito la sua ascesa politica sull'ambientalismo, è senz'altro consapevole dei danni che eventi di questo tipo possono provocare non solo sulla salute umana ma anche sulla vita animale e sulle coltivazioni intensive in prossimità dell'ecomostro.

Le stesse domande sono state ripetutamente poste ai due politici di spicco del comune di Cassano:

il sindaco GIOVANNI PAPASSO e l'assessore regionale all'agricoltura GIANLUCA GALLO.

Se il sindaco ha maldestramente provato, dal pulpito del consiglio comunale, a dare risposte con un monologo a prova di certosino e in assenza di contraddittorio, vista l'assenza di opposizione, l'assessore GALLO è invece scomparso dai radar. Se ne ha notizia grazie al direttivo della sezione del suo attuale partito, Forza Italia, che, in una nota, si complimenta con il nostro politico per essere stato uno degli artefici della definitiva tombatura di Campolescia.

Naturalmente ci complimentiamo anche noi, fa sempre piacere constatare che l'impegno di un rappresentante del comprensorio in regione abbia dato i suoi frutti.

Gradiremmo però, dall'assessore Gallo, lo stesso zelo e la stessa pervicacia che ha dimostrato per Castrovillari anche per la definitiva tombatura della discarica di Cassano, visti gli impegni che a suo tempo si era assunto e che non ha mai mantenuto, non sappiamo se a causa del suo passaggio di residenza nella città del Pollino o se per altre motivazioni che a noi, comuni mortali, non è dato conoscere.

L'ambiguità della posizione dell'assessore Gallo riguardo alla questione discarica ci fa riflettere sugli oscuri intrecci di potere dei quali possiamo solo intuire l'esistenza dall'impatto che esercitano sulla qualità in continua decrescita delle nostre vite e del nostro habitat.

Ci auguriamo, in conclusione,di ottenere dagli illustri concittadini e dal consigliere Laghi risposte concrete e non vuota e sterile polemica volta solo a distrarre l'attenzione dalla nuda e cruda realtà fattuale.