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Trebisacce: Corso sull'Osteoporosi

Locandina iniziativa.jpgSabato 3 marzo a Trebisacce il VI° CORSO DI AGGIORNAMENTO SULL’OSTEOPOROSI: DAL CORRETTO PERCORSO CLINICO AL TRATTAMENTO – Il ruolo centrale del Medico di Famiglia.

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. Ci piace iniziare così perché, in fondo, oggi non parliamo di nulla di nuovo ma di una patologia che è nota a tutti: l’osteoporosi. L’idea è quella di stuzzicare la vostra curiosità e l’invito è quello di prestarle più attenzione”.

È quanto affermano i dottori Anna Milieni, Vincenzo Polimeni e Geppino Roccia, responsabili scientifici di un’importante iniziativa:

il VI° CORSO DI AGGIORNAMENTO SULL’OSTEOPOROSI: DAL CORRETTO PERCORSO CLINICO AL TRATTAMENTO – Il ruolo centrale del Medico di Famiglia, in programma sabato 3 marzo presso il Miramare Palace Hotel di Trebisacce (Cosenza).

“In Italia come negli altri paesi occidentali – spiegano i dott. Milieni, Polimeni e Roccia, che con scrupolosità certosina hanno organizzato siffatto momento di confronto e approfondimento su una tematica di così vasta portata e notevole interesse – si sta assistendo ad un progressivo incremento della vita media della popolazione, con un aumento dei soggetti ultrasettantacinquenni (in Calabria sono rimasti solo e soprattutto gli anziani). Ora, se da un lato l’aspettativa di vita cresce, dall’altro tale incremento si associa ad una maggiore fragilità della popolazione anziana che essendo accompagnata da una serie di “comorbilità”, ovvero di patologie associate, è in genere una popolazione politrattata. Tutte queste condizioni espongono il soggetto anziano all’evenienza più drammatica, al rischio di caduta e quindi di frattura. L’osteoporosi, che porta ad una progressiva diminuzione della massa ossea e della resistenza ossea, è una delle condizioni cliniche che più di tutte espone al rischio di frattura che si verifica anche per traumi di bassa energia. Le fratture osteoporotiche rappresentano una delle più frequenti cause di disabilità e costituiscono una delle maggiori voci nel bilancio della spesa sanitaria in molti paesi del mondo. Queste considerazioni indicano l’importanza vitale della prevenzione primaria della malattia. Per tentare di ridurre l’impatto sanitario e sociale di una patologia per lo più asintomatica, progressiva e potenzialmente invalidante quale è l’osteoporosi, appare prioritario perseguire un approccio di promozione della salute e di sensibilizzazione della popolazione sui vantaggi collegati all’adozione di stili di vita sani che abbracci l’intero corso della vita. Prioritario è anche, laddove necessario, inserire il paziente in un percorso diagnostico terapeutico assistenziale che segua tempi, modi e procedure ben definite per la diagnosi, la cura e l’assistenza (PDTA). Il PDTA è uno strumento di amministrazione sanitaria che contestualizza le linee guida rispetto all’organizzazione di un’azienda sanitaria e/o regionale tenendo conto in analisi delle risorse disponibili e garantendo i Livelli Essenziali di Assistenza emanati dal Governo”.

Il programma dell’iniziativa prevede, dopo la registrazione dei partecipanti alle ore 8.30 e il successivo saluto delle autorità, l’avvio della prima sessione, con la presentazione ed obiettivi del corso da parte dei responsabili scientifici nonché moderatori dei lavori:

dott.ssa Milieni, dott. Polimeni, dott. Roccia; seguiranno poi le relazioni dei dottori Geppino Roccia (Epidemiologia), Luciano Corrado (Sole e Vitamina D), Vincenzo Polimeni (Vitamina D: lo stato dell’arte), prof. Sandro Giannini (L’effetto del trattamento sulla riduzione delle fratture da fragilità: esperienza della Regione Veneto), dott. Angelo Pomillo (La prevenzione delle fratture nelle pazienti che fanno inibitori dell’aromatasi nel carcinoma mammario).

La seconda sessione, con inizio alle ore 12.30 e i cui lavori saranno moderati dai dottori Piero Vasapollo e Maria Brunella Stancato, verterà sugli interventi del dott. Gennaro Digiovannantonio (MMG Regione Veneto) su “Il medico di Medicina Generale e la Nota 79: quali possibili sviluppi (PDTA)” e del dott. Achille Tarsitani (Bologna) su “ONJ corretta diagnosi ed implicazioni farmacologiche”.

La terza ed ultima sessione dei lavori della giornata, con inizio alle ore 15 e i cui lavori saranno moderati dal prof. Sandro Giannini e dal dott. Pino Sirianni, ha in programma la relazione della dott.ssa Anna Milieni (Osteoporosi: dalla prevenzione al trattamento, NOTA 79) e del prof. Alfredo Nardi (La diagnosi differenziale delle fratture vertebrali da fragilità. Esercitazioni pratiche).

L’appuntamento con il Corso, ai cui partecipanti saranno assegnati crediti ECM, è dunque per il prossimo 3 marzo a Trebisacce.

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