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Cassano. Dal Comune “casa di tutti”, al Comune “casa nostra” il passo è breve

incontro_elettorale_cassano_dipendenti1.jpgPubblichiamo la nota che segue del Movimento cassanese "Articolo 21" non senza una certa apprensione; si perchè la storia che viene narrata è particolarmente grave. E' abbastanza comprensibile che un'amministrazione comunale in carica operi oltre che per il "bene comune" anche per la propria sopravvivenza politica, ci sta, a condizione che resti nell'ambito dei rapporti interpersonali e non sfruttando la posizione che si occupa, ricordiamolo pro-tempore, facendola pesare sui dipendenti del comune. Non succede solo a Cassano, ma in questo caso pare che la cosa sia stata organizzata in maniera eclatante, e se così è stato, altro che lettera al segretario ci vorrebbe! Giriamo la domanda ai cittadini. (La redazione)

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Gentile Segretario Comunale,

Lei deve sapere che il processo degenerativo nel Palazzo di Città a Cassano è iniziato anni fa quando alla guida dell’Ente c’era la stessa classe dirigente di oggi, solo un po' più giovane anagraficamente, e raggiunse il massimo della degenerazione allorquando si offrirono rinfreschi a quelli di destra e di sinistra.

Oggi si continua sulla stessa scia degli anni 80, ma sotto altre vesti: abbiamo avuto modo di rilevare dagli organi di stampa della visita in città di un candidato alle elezioni europee accolto trionfalmente nella stanza del Sindaco e, dalle foto (perché tutto inizia e finisce con e per quelle), abbiamo notato oltre alla sua presenza, la partecipazione di alcuni esponenti regionali del partito di appartenenza del candidato (che nulla hanno a che fare con le Istituzioni), di non pochi dirigenti comunali, semplici dipendenti e vigili urbani, e tutto ciò in pieno orario di lavoro.

In questa circostanza siamo sicuri che la presenza di tale nutrita delegazione di dipendenti impegnati in un momento prettamente elettorale e non istituzionale, troverà giustificazione con la relativa decurtazione dallo stipendio del tempo di permanenza alla riunione politica.

Si immagini altrimenti quale messaggio si trasmetterebbe alla popolazione.

L'unica nota positiva è che nella circostanza il Comune, questa volta, non ha pagato il rinfresco.

Stimabile Segretario, ci rivolgiamo a Lei in quanto deputato ad essere il garante imparziale ed il responsabile del personale del Comune di Cassano, e proprio perché il Sindaco della città, come al solito, non avendo alcuna cultura dell’Istituzione che rappresenta, e per come già ha fatto quotidianamente nel corso di questi anni con le sue azioni, ancora una volta a nostro avviso ha mancato di rispetto a quello che lui stesso dovrebbe tutelare e difendere.

Anche questa volta è impegnato in campagna elettorale, e dunque ci appelliamo affinché questo oggi però avvenga a sue spese e non con i soldi ed i mezzi dei cittadini.

A tal riguardo parrebbe che la macchina comunale, sempre per conto dello stesso Sindaco, abbia contattato telefonicamente alcuni nostri concittadini - appartenenti alla platea di coloro i quali usufruiscono del pacco alimentare - per suggerire loro indicazioni di voto a favore proprio dello stesso candidato ricevuto giorni fa in Palazzo.

E ciò si verificherebbe anche fra i dipendenti che prestano servizio nella nettezza urbana.

Se ciò corrispondesse al vero, significa che si sta utilizzando l’Istituzione per fare campagna elettorale.

É per questo che la preghiamo di esercitare i dovuti controlli necessari affinché non si verifichi più un uso improprio di mezzi e personale comunale per fini elettorali.

È di solo qualche settimana addietro il bel messaggio che la Chiesa di Cassano ha rivolto alla politica perchè questa lavori affinchè le coscienze delle persone non diventino subordinate a nessuno.

Ecco, non facciamo orecchie da mercante e lavoriamo assieme, ognuno per la propria competenza, per passare dalle parole ai fatti.

L’ auspicio è che non vengano fatte eventuali ulteriori pressioni ai destinatari di contributi o ad altri concittadini che in un qualche modo hanno a che fare con il Palazzo, e che le persone liberamente possano recarsi al voto per esprimere la loro preferenza senza paura di ritorsioni o altro.

Così come che i dipendenti coinvolti a qualsiasi titolo in politica la facciano liberamente, ma fuori dall'orario di lavoro e soprattutto con i propri mezzi.

Sicuri di una sua attenta puntuale verifica, porgiamo cordiali saluti.

L’associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO

La foto-ricordo della "chiacchierata" fra "amici"

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