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Terranova da Sibari. In ricordo di Eduardo APA

apa locandina.jpgLo scorso 29 Aprile, a un anno dalla sua scomparsa, gli amici con cui ha condiviso gran parte della sua vita hanno organizzato a Terranova da Sibari, suo paese di nascita e di residenza, un evento a ricordo di Eduardo Apa, noto e apprezzato scrittore, storico, artista, che ha dedicato alla “sua” Terranova da Sibari una vasta produzione letteraria e artistica che, oggi la colloca fuori dall’anonimato che connota spesso le località della Calabria e del Meridione e le consente di proporsi come fonte di conoscenza e centro propulsore di cultura.

È proprio questa l’intenzione dei suoi amici, che hanno voluto coinvolgere per futuri progetti l’Istituzione Scolastica e l’Amministrazione comunale, perché riconoscano il valore del patrimonio lasciato dall’artista e non intendono farne un monumento da collocare su un piedistallo nella piazza principale del paese, ma proporlo a scuole, ad associazioni culturali, a biblioteche, ad università perché possano “rovistarlo”, “setacciarlo”, “spulciarlo” per farne uno strumento di conoscenza e, soprattutto, di formazione dei giovani.

All’evento erano presenti la moglie, Gioia De Rosis, inseparabile compagna di vita dell’artista, i figli Luigi e Paola ed i nipoti, che hanno assistito agli emozionanti, oltre che qualificati interventi di professionisti che, hanno avuto con l’artista rapporti di fraterna amicizia e di continua collaborazione culturale, come l’ispettore Aldo Pugliese, il dirigente scolastico Antonio Scalcione, il professore Francesco Rende.

Il merito della bella e riuscita manifestazione è tutto del gruppo organizzatore, che da tempo e con impegno costante ha pianificato nel dettaglio ogni momento della celebrazione, coordinandosi con la Dirigente dell’Istituto comprensivo di Terranova da Sibari, Dott.ssa Maria Letizia Belmonte, che ha ospitato la manifestazione e partecipando l’iniziativa anche all’Amministrazione Comunale di Terranova da Sibari.

Gli interventi dei relatori sono stati presentati e coordinati dal Dott. Placido Bonifacio, anche lui amico di una vita di Eduardo Apa e attore teatrale che, con la sua voce educata e con la professionalità che lo connota, ha più volte letto brani dell’artista nelle varie presentazioni delle sue opere e che anche in quest’occasione, si è prestato generosamente ad interpretare, in apertura dei lavori, che sono stati preceduti dai saluti della Dirigente Scolastica Belmonte e del vice sindaco della cittadina sibarita, Massimiliano Smiriglia, un profilo in versi dell’artista, scritto dal prof. Mario Malizia, nipote dello scrittore e relatore, come gli altri, della manifestazione.

Questo testo ha delineato e fuso insieme l’uomo e l’artista Apa, rivelando sentimenti, stati d’animo, emozioni, aspettative, riflessioni colte nell’intimità del rapporto che ha unito Eduardo e suo nipote per cinquanta anni e Placido Bonifacio, con la sua arte, l’ha elevato a rango di “poesia”, producendo, così, una grande emozione in tutti i presenti.

Nel suo intervento il Prof. Malizia, ha presentato uno spaccato della vita dello scrittore, rimarcando alcuni passaggi del testo interpretato da Placido Bonifacio e riportando alcuni aneddoti che lo hanno contraddistinto e che hanno fatto cogliere al pubblico presente aspetti della personalità e dell’arte dell’artista, frutto di una relazione profonda per i tempi e l’intimità che l’hanno caratterizzata.

Placido Bonifacio, coordinatore dell’evento, ha dato, quindi, la parola al Prof. Aldo Pugliese il quale, prendendo spunto da una sua lettera, scritta a mano ad Eduardo Apa in occasione dell’uscita di un’opera che, l’autore gli aveva inviato in bozza per conoscere il suo parere di esperto stimatissimo, oltre che di amico fraterno, ha evidenziato lo spessore culturale connotativo dello scrittore, supportando la sua appassionata ed emozionante relazione con citazioni appropriate di personaggi della letteratura mondiale e di opere che non conoscono l’usura del tempo, le quali decretano l’altissimo livello colturale di Apa e non lasciano alcuna possibilità di dubbio sull’onestà del relatore e sull’imparzialità delle sue affermazioni.

La lettera citata è riportata in apertura del libro “Le mie novelle”, scritta a mano come il Prof. Pugliese l’ha prodotta.

Nel prosieguo dei lavori, il Prof. Francesco Rende, anch’egli amico di lunga data dell’autore, ha voluto porre all’attenzione del pubblico un libro particolare dello scrittore, “Il diario di Sirenella”, nel quale, a dispetto dell’età già avanzata, l’autore affronta problemi che riguardano l’adolescenza, l’immigrazione, la coesistenza multiculturale, le fragilità familiari, il rapporto genitori-figli, il rapporto fra generi diversi ma complementari.

In quest’opera - ha affermato Rende - c’è un uomo capace di dare senso ad un gesto, ad uno sguardo, ad una parola e di interpretarli alla luce dell’onestà intellettuale e dell’appartenenza ad un’umanità solidale che, si manifesta come alleanza non stipulata per contratto, ma avvertita come naturale.

Tutto ciò espresso mediante un linguaggio che, volutamente, non è quello tipico degli adolescenti, ma che consente a chi si interfaccia con questo testo, di riflettere e decidere con razionalità proprio perché è chiarificatore del pensiero di tale età.

Com’era giusto che avvenisse, l’intervento conclusivo è stato quello del Prof. Antonio Scalcione, amico/fratello di Eduardo Apa, con il quale l’autore celebrato in quest’evento, ha vissuto un lunghissimo periodo della sua vita dividendo pensieri, emozioni, sensazioni, stati d’animo, progetti di vita. Hanno camminato insieme e collaborato anche professionalmente, perché Tonino, come lo chiamava Apa, definito comunemente un “uomo di scuola”, professionista della formazione dei giovani, in qualità di dirigente scolastico, conoscitore delle problematiche giovanili, è stato per uno scrittore come lui, sempre attento a cogliere aspetti caratterizzanti la persona come tale, una fonte di informazione, di confronto e di riflessione che ha innescato una comunicazione arricchente per entrambi.

Tutto ciò è risultato evidente dall’intervento, dall’emozione che non si riesce mai a tenere a freno quando l’amicizia e la stima per una persona sono così alte. Testimoniare un rapporto così prezioso è stato complesso, ma è stato comprensibile a tutti.

I lavori si sono conclusi con l’intervento della Dirigente Maria Letizia Belmonte, la quale non conosceva l’artista Apa perché svolge la sua professione da poco tempo a Terranova da Sibari, ma le illuminanti relazione degli intervenuti, compresi anche quelli di alcuni spettatori e, soprattutto, quelli dell’editore Emanuele Armentano che, ha pubblicato le ultime opere di Eduardo Apa e della Prof.ssa Teresina Ciliberti docente apprezzatissima del Liceo Scientifico di Spezzano Albanese, e il suo istinto di professionista che opera in un settore, la scuola, che fa della cultura il suo principio basilare, le hanno consentito di entrare in sintonia con il mondo di Apa e di apprezzarne le qualità umane e culturali.

La Dirigente Scolastica si è detta disponibile ad ulteriori iniziative che possano favorire lo studio di quest’autore e la riflessione sulle tematiche della sua produzione letteraria ed artistica.

Il gruppo organizzatore si è già attivato per ulteriori iniziative e nei prossimi mesi ne proporrà le finalità e i programmi.

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