Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

Storia di un Gallo-Kaiser e del pollame poco ruspante

polli.jpgNel grande territorio sibarita c’è un grande pollaio insaccato in un anfratto fra le colline, ben recintato, dominato da diversi anni da un Gallo (autoproclamatosi Kaiser) che fra botte, spintoni e qualche abbassamento di cresta era riuscito a far mettere da parte altri galletti pretenziosi e a sottomettere le galline vecchie e le gallinelle emergenti. Un bel giorno vedendo giungere alla fine la sua tirannia (alla greca classica), pensò bene di lasciare un ricordo indelebile del suo passaggio sul trespolo più alto del pollaio chiamando a raccolta tutti i galli ormai anzianotti che lo avevano preceduto, per dare loro un po’ di quel becchime riservato solo a lui e blandendoli amorevolmente (tanto ormai non potevano più soffiargli il posto). Agli occhi del pollame di varia natura presente nella grande stia sarebbe apparso come un benefattore “caritatevole” nei confronti di coloro che per tanti anni aveva servito e poi tradito o vilipeso e tentato di soppiantare, ma si sa i vecchietti anche solo col “profumo” della farinata si lasciano facilmente abbindolare e così quasi tutti corsero per ricevere la miseria di un “ricordino” e di un po’ di “granone”.

Per far le cose in grande il Gallo-Kaiser si ispirò ad una vecchia trasmissione TV che aveva sbirciato dalla finestra del massaro. Un certo Renzo ARBORE l’aveva inventata si chiamava “Indietro Tutta”. (A dire il vero a lui di andare indietro non fregava un accidenti anzi aspirava sempre di “prendere il largo” - chissà verso dove poi? Boh!)

indietro tutta.jpgCosì chiamò il “Frassica” personale che teneva sempre a portata di chicchirichì ed una gallina di provata efficienza per adulare i vecchietti e consegnare loro il pacchetto col becchime scelto. Non tutti accolsero l’invito però, uno che non aveva mai voluto esser suo “compagno” non si presentò. Pazienza, pensò, tanto ci son tutti gli altri. Si, si, ed hanno anche ringraziato per l’invito, alcuni quasi lacrimando dalla gioia, solo perché il furbo kaiser li aveva ricordati.

Qualcuno però non si comportò proprio bene bene. Lui aveva commesso l’errore di invitare anche un gallo di un altro pollaio, molto più importante e pensava di averne poi magari un merito, ma costui quando fu il suo turno di “cantare” fece uno strano gorgheggio sul narcisismo, l’autoreferenzialità e altri paroloni astrusi che non comprendeva, e proprio per questo lo rattristarono non poco, ma a rincarar la dose subito dopo fu uno di quelli che in passato aveva forte contrastato che se ne uscì con una “cantata” sulla giustizia e sulla vergogna che quasi quasi gli piacque pure, ma quando capì che era lui quello che si doveva vergognare, era ormai troppo tardi, la festa era finita e amen.

A quei due però promise in cuor suo una reprimenda bella tosta alla prima dannata occasione. "E che è, si fa così a chi ti offre del buon becchime?" Vabbé era poco, ma sempre meglio di niente.

indietro tutta.jpg1.jpgAlla fine della fastosa cerimonia ci fu pure un piccolo quiproquo, proprio al momento cruciale dell’apoteosi per la proclamazione delle lodi al Gallo-kaiser, la gallina, (dal piumaggio 'nu poco svampito) incaricata dell’alta mansione si vide soppiantata dal “Frassica” nostrano che con un astuto colpo di mano, le rubò il tempo e fu lui che cinse la cresta del Gallo-kaiser con l’alloro di “er mejo de la stia”. Non sappiamo se la gallina in questione si sia rivolta alla “Feder Galline” per protestare energicamente come fecero al tempo di Arbore le sue ragazze coccodé. Oggi probabilmente la federgalline e le ragazze coccodè non avrebbero ragione di esistere superate come sono dall’ideologia “gender”: galli e galline un tutt’uno, ‘na ‘nsalata mista insomma!

Indietro tutta non c’è più, Arbore è pure un po’ imbolsito, ma a noi non importa, in quella valle sibarita, per fortuna, abbiamo un gallo-cedrone-kaiser magari con i bargigli un po’ sbiaditi e gli speroni leggermente spuntati, che, pur se il chicchirichì non è più brillante come un tempo, se l’inventa tutte per stare in cima al trespolo ormai traballante del pollaio e farci divertire.

CHICCC … CHICC…COCCOD…..no caz .. CHICCHIRICHIIIIIII a tutti voi.

Arrivederci alla prossima

 

 

Ultime Notizie

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO, TU LO DICI: «IO SONO RE» Il Vangelo della Liturgia di oggi, culmina in un’affermazione...
Errabondando nelle stanze d’archivio del bel palazzo “Serra Cassano” di Napoli alla ricerca di documenti che in qualche modo potessero...
"Apprendo, che in una lettera del Direttore dell'Esecuzione, della Direzione progettazione U.O. Architettura, Ambiente e Territorio S.O. Archeologia, Italfer, Gruppo...
IL FESTIVAL DEL FUMETTO “LE STRADE DEL PAESAGGIO” GIUNGE ALL’EDIZIONE XVII DAL 3O NOVEMBRE AL 1° DICEMBRE COSENZA CELEBRA...
Stagione Concertistica “Città di Corigliano Rossano” domenica 24 novembre il Concerto per la giornata internazionale della violenza contro le donne Quinto...

Please publish modules in offcanvas position.