A Cassano alla fine del XIX secolo, esattamente nel 1894, due giovani fondarono e iniziarono a pubblicare un settimanale dal titolo "NUOVA RIVISTA Quindicinale di Scienze. Lettere ed Arte"che aveva la pretesa di diventare un importante punto di riferimento culturale nell'intero mezzogiorno. I due ideatori, allora non ancora ventenni, furono Salvatore RAGO e Italo Carlo FALBO. L'esperienza durò circa 2 anni, ma valse, soprattutto al Falbo, la possibilità di farsi conoscere ed apprezzare in ambito giornalistico negli ambienti romani.
La Nuova Rivista ebbe tra i suoi collaboratori nomi illustri come Nicola Misasi, Matilde Serao, Giovanni Patari, Giovanni Bovio, Olindo Guerrini, Enrico Morselli, Vittorio Pica, Neera e altri ancora. L'iniziativa editoriale fece conoscere Italo C. Falbo negli ambienti culturali non solo calabresi, tanto che nel 1897, già trasferitosi a Roma, come accennato pocanzi, diede vita alla rivista"ARIEL" con personaggi di primo piano della letteratura e del giornalismo del calibro di Luigi Pirandello, Giuseppe Mantica, Ugo Fleres, Italo Chiovenda e altri. Inizia anche a collaborare con il «Mattino supplementare » diretto da Matilde Serao e l' «Avanguardia » di Cosenza diretta da Domenico Bianchi, oltre che con «Il Popolano » di Corigliano Calabro diretto da Francesco Dragosei.
I due amici si laureano ambedue in medicina, ma per Italo la strada del giornalismo è quella desiderata e continuerà praticamente per tutta la sua esistenza, anche se per un certo periodo fu colpito dal sacro fuoco della politica e dal 1919 al 1921 fu eletto deputato al parlamento. Fu anche esperto d'arte e di musica, compose finanche un'operetta che fu portata in scena. Non mi dilungo oltre sulle sue vicende personali, anche perché sul web si trovano molte più notizie riguardanti la sua biografia. Cliccando quì.
Siamo riusciti, qualche anno, fa ad avere sottomano alcune copie della "NUOVA RIVISTA" e della n.17 del 30 dicembre del 1895 ne abbiamo riprodotte alcune pagine. In coda offriamo quelle più leggibili. Leggendo quegli scritti di 130 anni fa si percepisce uno spaccato della vita e dei gusti letterari di quel tempo, un modo di scrivere molto diverso da quello odierno ma, soprattutto, la capacità di quei ventenni di riuscire a far convergere verso una cittadina del Sud le collaborazioni di tanti illustri letterati provenienti da località anche molto lontane, senza posta elettronica, senza wahtsapp e senza i tanti altri moderni sistemi di comunicazione.
Vi si trovano poesie, articoli, racconti e anche pubblicità che sicuramente stuzzicheranno la curiosità dei nostri webnauti. Ci farà piacere ricevere impressioni ed eventuali domande alle quali cercheremo di dare risposte esurienti. Dimenticavamo che circa 10 anni fa a Cassano fu apposta una lapide alla memoria sul muro della casa natale di Italo Carlo Falbo dove vivono ancora alcuni suoi discendenti. Ringraziamo il prof. Giancarlo Rango dal quale abbiamo avuto i documenti di cui parliamo e che tanto si é speso per far conoscere questo illustre personaggio del passato di Cassano Ionio. Per il momento é tutto non ci resta che augurare Buona Lettura.