Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,1-12. In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Viale magna grecia, 1 – 87011 Cassano all’Ionio (CS) – Tel. 098174014
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“in-formati”
Foglio settimanale parrocchiale
di formazione e informazione
29 gennaio – 5 febbraio 2017
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camminando insieme
Continuo a proporre, in questa rubrica, il “Progetto Pastorale” che il nostro vescovo Francesco ha consegnato alle Comunità cristiane della Diocesi di Cassano all’Jonio per i prossimi quattro anni.
LA GIOIA DEL VANGELO (9)
La religiosità popolare
Invito tutti a considerare i nostri Santuari diocesani ed ogni espressione di tradizionale pietà popolare come luoghi e tempi “in cui può essere offerta risposta alle tante domande che assillano il popolo di Dio” perché “la fede appartiene anche al sentimento, al cuore, alla globalità del soggetto umano che non è solo ragione, ma carne, sentire, dolore, gioia, meraviglia” (Cettina Militello).
“Quando in un popolo si è inculturato il Vangelo, nel suo processo di trasmissione culturale trasmette anche la fede in modi sempre nuovi” si legge nella E. G. al n.122, in cui Papa Francesco definisce il nesso tra evangelizzazione ed inculturazione della fede. Egli afferma che “ciascuna porzione del Popolo di Dio, traducendo nella propria vita il dono di Dio secondo il proprio genio, offre testimonianza alla fede ricevuta e la arricchisce con nuove espressioni che sono eloquenti” e che “la pietà popolare, autentica espressione dell’azione missionaria spontanea del Popolo di Dio... è realtà in permanente sviluppo, dove lo Spirito Santo è il protagonista.”
“Pietà popolare”, o “spiritualità popolare” o “mistica popolare” sono comunque “una vera spiritualità incarnata nella cultura dei semplici” (V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-Americano e dei Caraibi Documento di Aparecida 29 giugno 2007). Impariamo a guardare le varie espressioni di pietà popolare con lo sguardo del Buon Pastore che non giudica ma ama. Ci aiuterà a vedere in esse “un luogo teologico” cui dobbiamo prestare attenzione perché siano soggetto di evangelizzazione incluse in ogni azione della progettazione pastorale.
Le Aggregazioni ecclesiali
La Diocesi di Cassano allo Ionio è arricchita da Comunità Religiose, Associazioni, Gruppi e Movimenti ecclesiali che denominiamo sinteticamente “Aggregazioni ecclesiali”. Esse sono una bella risorsa pastorale. A tutti è noto il valore della programmazione associativa di ciascuna: ne apprezziamo i contenuti e plaudiamo alla loro fedeltà.
Auspico che sia agevolato un coordinamento tra le varie Aggregazioni ecclesiali e che, grazie al Vicario per la Pastorale, esse concorrano insieme alla progettazione Pastorale Diocesana.
A tutti – Assistenti e Laici – chiedo fantasia pastorale, condivisione e partecipazione attiva nella programmazione dei percorsi formativi diocesani. Auspico, inoltre, che tra Aggregazioni ecclesiali e Comunità parrocchiali vi sia la necessaria collaborazione e che venga favorita la partecipazione dei loro rappresentanti agli Organismi di partecipazione comunitari.
Lo esige una intelligenza pastorale aperta alla “imprevedibilità dello Spirito!”
Custodiamoci nella preghiera reciproca! Buona domenica a tutti!
don Michele
Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica
29 Gennaio 2017
IV Domenica del Tempo Ordinario – A
(Sof 2,3; 3,12-13; Sal 145; 1Cor 1,26-31 – Mt 5,1-12a)
Matteo, L’Evangelista Matteo, domenica scorsa, ha presentato l’inizio del ministero pubblico di Gesù riportando le parole di Gesù (“Convertitevi perché il Regno dei cieli si è avvicinato”), lo sguardo di Gesù (che nei relitti dell’umanità, rigettati sulla spiaggia da mare, “vede fratelli”), l’agire di Gesù (vede e chiama, invita a fare con Lui la traversata del mare).
Seguire Gesù significa iniziare a vivere in pienezza, vivere pienamente il proprio essere umani.
La Parola che ci viene proposta in questa IV domenica del tempo ordinario tratteggia esattamente il progetto di umanità secondo il cuore di Dio, un’umanità realizzata e vissuta in pienezza da Gesù, che, in qualche modo, attraverso le otto beatitudini, ci consegna il proprio “autoritratto”.
Già il profeta Sofonia, nel testo che ci viene proposto come prima lettura, associa a quanti “cercano” il Signore i tratti di coloro che “cercano” la giustizia e l’umiltà. Cercare il Signore significa praticare queste due virtù.
Il popolo “povero e umile”, costituito da coloro che confidano nel Signore, è il “resto” che vede compiersi le promesse fatte ad Abramo e alla sua discendenza … sono coloro che “potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti” … sono i “miti che ereditano la terra”.
Gesù è la realizzazione di tutte le promesse, Egli è il Regno dei cieli, l’abbraccio della paternità di Dio, la consolazione, la terra promessa, la sazietà, la misericordia, il Volto di Dio, il Figlio di Dio, la ricompensa offerta ai poveri in spirito, a quanti piangono, ai miti, a quanti hanno fame e sete della giustizia, ai misericordiosi, ai puri di cuore, agli operatori di pace, ai perseguitati per la giustizia, a quanti vengono insultati e perseguitati a causa sua!
Beati sono l’uomo e la donna sul cui volto sono riconoscibili i tratti del Volto di Gesù, il cui cuore è animato dagli stessi sentimenti di Gesù, le cui azioni sono il prolungamento delle azioni di Gesù!
La Comunità dei discepoli, chiamata ad attraversare il mare insieme a Colui che, solo, ha il potere di giungere e di far giungere all’altra riva, dovrebbe marcare la “differenza”, facendo brillare sul proprio volto, nelle proprie logiche, nelle proprie scelte e azioni, il Volto, le logiche, le scelte e le azioni di Gesù!
Eppure, la Comunità è sempre tentata e corre sempre il rischio di lasciarsi rigettare sulla spiaggia dalla potenza del mare!
È ciò che è capitato alla Comunità di Corinto ed è ciò che capita e che potrebbe sempre capitare anche alle nostre Comunità cristiane.
San Paolo, nei versetti della Prima Lettera ai Corinzi che ascoltiamo in questa domenica, invita a considerare, a fare memoria della propria “chiamata”.
È come se volesse ricordare ai cristiani di Corinto e a ciascuno di noi che, prima o senza lo “sguardo” di Dio, rivelatoci in Gesù, tutti eravamo dei “relitti”, degli “scarti”, dei “residui” di umanità, infranta e rigettata sulla spiaggia dalla potenza del mare!
Ma proprio su questi “relitti” si posa lo sguardo di Dio perché Egli possa manifestare una “logica” completamente diversa da quella del mondo: “Quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono”!
Paolo, a ragione, poteva esortare in questo modo perché era ben consapevole del proprio essere “come un aborto”! Egli non si vantava non delle proprie imprese, della propria “esperienza”, ma, paradossalmente, delle proprie debolezze, cosciente che il bene operato era esclusiva opera di Dio, della “grazia di Dio”!
Se noi, come i Corinti, possiamo vantarci di essere “in Cristo” non è certo per opera nostra, ma esclusivamente “grazie a Lui”, che da “relitti”, da “scarti”, da “aborti”, volge lo sguardo su di noi, ci abbraccia e ci rende “simili a Lui”, ci “vede fratelli”!
Chiediamo al Signore che abbassi la nostra superbia, il nostro orgoglio, che ridimensioni il nostro “io” ammalato ed ingombrante, e ci assimili sempre a Lui perché possiamo sperimentare la vera “beatitudine”! Amen.
AVVISI
- GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO, FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE, LA SANTA MESSA SARÀ PRECEDUTA DALLA BENEDIZIONE DELLE CANDELE E DALLA BREVE PROCESSIONE CHE DAL PICCOLO PIAZZALE CONDURRÀ IN CHIESA.
- VENERDÌ 3 FEBBRAIO, SOLENNITÀ DI SAN BIAGIO, PATRONO DELLA DIOCESI, LA SANTA MESSA, A CUI SEGUE IL TRADIZIONALE RITO DELLA BENEDIZIONE DELLA GOLA, SARÀ CELEBRATA ALLE ORE 16:00 NELLA CHIESA “SAN GIUSEPPE”, IN MODO DA CONSENTIRE, A QUANTI LO VORRANNO, DI PARTECIPARE, IN BASILICA CATTEDRALE, ALLA CELEBRAZIONE PRESIETUTA DAL VESCOVO.
DOMENICA 29 GENNAIO verde
Ë IV DOMENICA TEMPO ORDINARIO Liturgia delle ore quarta settimana Sof 2,3; 3,12-13; Sal 145; 1Cor 1,26-31 – Mt 5,1-12a Beati i poveri in spirito |
Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Saverio, Angelina, Francesco, Giulia
ORE 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Pro populo
ORE 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Emilio, Rosina |
LUNEDI’ 30 GENNAIO verde
Liturgia delle ore quarta settimana Eb 11,32-40; Sal 30; Mc 5,1-20 Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore
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Ore 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Gigino
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MARTEDI’ 31 GENNAIO bianco
Liturgia delle ore quarta settimana S. Giovanni Bosco - memoria Eb 12,1-4; Sal 21; Mc 5,21-43 Ti loderanno, Signore, quelli che ti cercano
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Ore 17,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Maria |
MERCOLEDI’ 1 FEBBRAIO verde
Liturgia delle ore quarta settimana Eb 12,4-7.11; Sal 102; Mc 6,1-6 L’amore del Signore è da sempre
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Ore 16,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Francesco (trigesimo)
Ore 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Francesco
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GIOVEDI’ 2 FEBBRAIO bianco
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE Festa - Liturgia delle ore propria Ml 3,1-4; Sal 23; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40 Vieni, Signore, nel tuo tempio santo
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Ore 15,30 in poi – “S. Giuseppe”: CATECHISMO
Ore 17,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: BENEDIZIONE DELLE CANDELE E S. MESSA Def. Mario (trigesimo) |
VENERDI’ 3 FEBBRAIO rosso
SAN BIAGIO, V. M. PATRONO DELLA DIOCESI DI CASSANO ALL’JONIO Liturgia delle ore propria
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Ore 15,30 in poi – “S. Giuseppe”: CATECHISMO
Ore 16,00 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA E BENEDIZIONE DELLA GOLA Def. Domenico
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SABATO 4 FEBBRAIO verde
Liturgia delle ore quarta settimana Eb 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla |
Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Olga, Eleonora
Ore 15,30 in poi – “S. Giuseppe”: CATECHISMO Ore 17,30 in poi – “S. Giuseppe”: GIOVANISSIMI E GIOVANI
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DOMENICA 5 FEBBRAIO verde
Ë V DOMENICA TEMPO ORDINARIO Liturgia delle ore prima settimana Is 58,7-10; Sal 111; 1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16 Il giusto risplende come luce |
Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Nino
ORE 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Pro populo
ORE 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Battista |