Ecco una versione moderna del salmo 21, fatta da un poeta contemporaneo: «Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato? Io sono una caricatura d’uomo, sono disprezzato da tutti. Si fanno beffe di me nei giornali... Io grido per domandare la morfina e nessuno mi ascolta; io grido con la camicia da forza; io grido tutta la notte nella casa di cura dei malati mentali, nella sala dei malati incurabili, nella quarantena dei malati contagiosi, nel ricovero dei vecchi. Io agonizzo bagnato di sudore nella clinica dello psichiatra; io sto morendo nella camera a ossigeno, io piango al posto di polizia, nel cortile del carcere, nella camera di tortura, nei brefotrofi. Io sono contaminato dalla radioattività e nessuno mi avvicina, per evitare le radiazioni. Io grido in un campo di concentramento; i reticolati elettrificati mi circondano; tutto il giorno mi fanno rispondere all’appello, mi hanno lavato il cervello, mi hanno tatuato un numero, mi hanno tolto ogni identità, mi hanno condotto nella camera a gas, si sono spartiti i miei abiti e le mie scarpe».
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- a cura di Michele Sanpietro
- Spirito e Fede
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