Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 5,13-16.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli."
Viale magna grecia, 1 – 87011 Cassano all’Ionio (CS) – Tel. 098174014
________________________________________
“in-formati”
Foglio settimanale parrocchiale
di formazione e informazione
5 – 12 febbraio 2017
____________________________________________________________________
camminando insieme
Continuo a proporre, in questa rubrica, il “Progetto Pastorale” che il nostro vescovo Francesco ha consegnato alle Comunità cristiane della Diocesi di Cassano all’Jonio per i prossimi quattro anni.
LA GIOIA DEL VANGELO (10)
Articolazione Diocesana: luoghi di comunione missionaria
L’articolazione della Diocesi comprende le Parrocchie, le Vicarie, gli Uffici di curia e pastorali, le Comunità di Parrocchie. Essi sono luoghi in cui si condivide innanzi tutto la gioia del Vangelo, si collabora in fraternità concreta e vengono convogliate le varie esperienze di fede e di pastorale, vere risorse di tutta la Chiesa locale. Più che rispondere ad una logica di un centro diocesano che funzioni nella sua struttura articolata, le vicarie, gli Uffici, le Comunità di Parrocchie sono costituiti per la comunione missionaria.
La nostra Diocesi, geograficamente estesa, comprende tre Vicarie nelle quali sono raggruppate parrocchie territorialmente vicine per favorire una pastorale partecipata e condivisa che superi i confini di ogni Parrocchia. Le Comunità di Parrocchie già da noi erette all’interno di due delle Vicarie, sono da intendersi non certo come un’ulteriore suddivisione, ma come luoghi dove si avvia più agevolmente un processo che favorisca il dialogo e la collaborazione interparrocchiale perché sia praticata la sinodalità e la pastorale d’insieme a partire dalla formazione degli Operatori della Pastorale e della Carità.
Ci attende un impegno di lunga durata che, pur nelle difficoltà legate a una consuetudine culturale stratificata negli anni, consenta di attuare una pastorale integrata in tutte le articolazioni diocesane.
Il Vicario generale, i Vicari foranei, il Vicario della Carità, il Vicario della Pastorale, tutti i responsabili dei vari Uffici diocesani collaborano direttamente con il Vescovo per consentire, nella fraternità e nella comunione ecclesiale, il riconoscimento e la valorizzazione di ogni esperienza parrocchiale o delle Comunità religiose o Aggregazioni ecclesiali o Movimenti che conservano la propria autonomia.
Richiamo i presbiteri a favorire ulteriormente la corresponsabilità dei laici: ciascuno avverta di essere chiamato a protagonismo per costruire insieme percorsi di evangelizzazione in cui tutti, laici e consacrati, si considerino soggetti e non oggetto.
Ogni Vicaria sia luogo di studio ed elaborazione di scelte pastorali condivise, con tempi di realizzazione e modalità correlati alla fisionomia storica ed antropologica di ciascuna vicaria. Tali scelte pastorali si concretizzano in proposte da offrire a tutti, in collaborazione con gli Uffici diocesani.
Le Parrocchie sono chiamate ad essere comunità che nascono dalla gente intorno a Cristo e al Vangelo, a mantenere la multiformità, a maturare lo stile “in uscita” nel territorio, a crescere verso una missionarietà di servizi la cui cifra essenziale è la prossimità ad ogni essere umano e innanzi tutto a chi è segnato da fragilità e debolezza. Esse continuano “ad assicurare la dimensione popolare della Chiesa, rinnovando il dimensioni”.
Desidero non solo Parrocchie che attualizzino le scelte condivise, ma che siano anche più fantasiose e creative, capaci di vivere e testimoniare la speranza e la gioia dell’annuncio del Risorto, vero legame tra Cristiani, non solo spirituale ma anche umano e presupposto per la comunione che evangelizza anche e soprattutto con scelte di vita non rispondenti ai modelli del “mondo” ma caratterizzati dalla Misericordia e dall’agape fraterna.
Gli organismi di partecipazione
Perché una Comunità parrocchiale sia soggetto di evangelizzazione, particolare attenzione va rivolta agli Organismi di partecipazione laicale che sono il Consiglio Pastorale e il Consiglio per gli Affari economici, organismi non opzionali.
Essi sono il “termometro” di una Chiesa ministeriale e comunionale. Richiamo i parroci a costituirli dove ancora non ci fossero perché sia consentita, agevolata ed incoraggiata l’esperienza di comunità ecclesiale in cui è necessaria la partecipazione attiva di tutti.
Una volta consolidati tutti i Consigli Pastorali Parrocchiali, potremo costituire un Consiglio Pastorale Diocesano.
Custodiamoci nella preghiera reciproca! Buona domenica a tutti!
don Michele
Riflettiamo “insieme” sulla Parola di Dio della Domenica
5 Febbraio 2017
V Domenica del Tempo Ordinario – A
(Is 58,7-10; Sal 111; 1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16)
Dopo aver chiamato “resti di una umanità fallita”, relitti naufragati sulla spiaggia a causa della potenza devastante del mare, dopo averli e averci invitati a seguirLo perché solo con Lui e in Lui si può vivere pienamente e attraversare il limite del mare, dopo aver prospettato il ritratto dell’umanità veramente felice, attraverso le Beatitudini, Gesù, nella pagina del Vangelo secondo Matteo che ascoltiamo in questa domenica, descrive la “vocazione” dei suoi discepoli, affermando chiaramente: “voi siete”!
Sale e luce. Questo sono, o meglio, questo dovrebbero essere i discepoli di Gesù. Questo siamo chiamati ad essere e a diventare.
Si tratta di due elementi molto comuni, utilizzati da tutti, per questo, utilizzando queste due metafore, tutti possono intendere chiaramente ciò che afferma il Vangelo.
Essere sale. Il sale ha diverse proprietà: esalta il sapore degli alimenti, conserva, disinfetta.
Un po’ di sale, quanto basta (q.b. si trova scritto nelle ricette), è ciò che occorre perché gli alimenti possano esprimere al meglio il proprio sapore, serve per dare gusto.
Quando il sale viene messo in una pietanza “scompare” e, “nascondendosi”, esalta tale pietanza, che esprime pienamente il proprio sapore.
Il sale non può essere “autoreferenziale” o “invasivo”! Nessuno mangerebbe solo sale e nessuno metterebbe un pugno, una quantità eccessiva di sale in un piatto ... diventerebbe immangiabile!
Il sale, poi, era ed è un ottimo conservante per le provviste di cibo e veniva utilizzato anche per disinfettare le ferite.
I cristiani, i discepoli, la comunità dei discepoli di Gesù è chiamata ad essere “sale della terra” e sarà sale nella misura in cui sarà la comunità dei discepoli “di Gesù”. Slegata, separata da Lui, “autoreferenziale” perde il sapore, non serve se non ad essere gettata via e calpestata dagli uomini, come sale insipido!
Essere luce. La luce, come il sale, è necessaria, ma ha senso nel suo “essere per”: nessuno, come non mangerebbe sale, si fermerebbe a contemplare una lampadina accesa!
La lampadina accesa, invece, illumina la stanza, permette di orientarsi, di distinguere chiaramente volti e cose, di non inciampare ... la luce, quando c’è, fa davvero la differenza!
I discepoli di Gesù sono chiamati ad essere “luce del mondo” e lo saranno nella misura in cui rifletteranno la Luce Vera attraverso opere “luminose”, quelle opere a cui fa riferimento il profeta Isaia nella prima lettura: «dividere il pane con l’affamato, introdurre in casa i miseri, i senza tetto, vestire chi è nudo, non trascurare i propri parenti ... Eliminare l’oppressione, non puntare il dito, non parlare empio, aprire il cuore all’affamato, saziare l’afflitto di cuore».
Chiamati ad essere sale e luce, chiamati ad assomigliare davvero a Colui che è il vero Sale e la vera Luce: è questa la nostra vocazione di discepoli, di comunità cristiana!
Preghiamo e impegniamoci seriamente perché la vita possa ancora essere “gustosa”, perché le ferite possano essere disinfettate, curate, perché il bene sia sempre tutelato, conservato ... e il mondo sia sempre illuminato da opere luminose, che riflettono l’Amore luminoso di Dio!
Amen.
AVVISI
- OGNI GIOVEDÌ, NELLA CHIESA “SAN GIUSEPPE”, ALLA CELEBRAZIONE DELLA S. MESSA SEGUE L’ADORAZIONE EUCARISTICA.
- OGNI VENERDÌ, PRESSO LA CHIESA “SAN GIUSEPPE”, ALLE ORE 15:00, SI CELEBRA L’ORA SANTA DELLA MISERICORDIA: CORONCINA ALLA DIVINA MISERICORDIA, VIA CRUCIS.
DOMENICA 5 FEBBRAIO verde
Ë V DOMENICA TEMPO ORDINARIO Liturgia delle ore prima settimana Is 58,7-10; Sal 111; 1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16 Il giusto risplende come luce |
Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Nino
ORE 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Pro populo
ORE 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Battista |
LUNEDI’ 6 FEBBRAIO rosso
Liturgia delle ore prima settimana Ss. Paolo Miki e compagni – memoria Gen 1,1-19; Sal 103; Mc 6,53-56 Gioisca il Signore per tutte le sue creature
|
Ore 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Domenico |
MARTEDI’ 7 FEBBRAIO verde
Liturgia delle ore prima settimana Gen 1,20 - 2,4a; Sal 8; Mc 7,1-13 O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra
|
Ore 17,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Elisa |
MERCOLEDI’ 8 FEBBRAIO verde
Liturgia delle ore prima settimana Gen 2,4b-9.15-17; Sal 103; Mc 7,14-23 Benedici il Signore, anima mia!
|
Ore 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Salvatore
|
GIOVEDI’ 9 FEBBRAIO verde
Liturgia delle ore prima settimana Gen 2,18-25; Sal 127; Mc 7,24-30 Beato chi teme il Signore |
Ore 15,30 in poi – “S. Giuseppe”: CATECHISMO
Ore 17,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Francesca Ore 18,00 – Chiesa “S. Giuseppe”: ADORAZIONE EUCARISTICA
|
VENERDI’ 10 FEBBRAIO bianco
Liturgia delle ore prima settimana S. Scolastica - memoria Gen 3,1-8; Sal 31; Mc 7,31-37 Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
|
Ore 15,00 – Chiesa “S. Giuseppe”: PREGHIERA NELL’ORA DELLA MISERICORDIA
Ore 15,30 in poi – “S. Giuseppe”: CATECHISMO
Ore 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA In onore della B. V. Maria |
SABATO 11 FEBBRAIO bianco
Liturgia delle ore prima settimana B. V. Maria di Lourdes Gen 3,9-24; Sal 89; Mc 8,1-10 Signore, tu sei stato per noi un rifugio, di generazione in generazione
|
Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Marcella, Benito
Ore 15,30 in poi – “S. Giuseppe”: CATECHISMO Ore 17,30 in poi – “S. Giuseppe”: GIOVANISSIMI E GIOVANI |
DOMENICA 12 FEBBRAIO verde
Ë VI DOMENICA TEMPO ORDINARIO Liturgia delle ore seconda settimana Sir 15,15-20; Sal 118; 1Cor 2,6-10; Mt 5,17-37 Beato chi cammina nella legge del Signore |
Ore 8,30 – Chiesa “S. Giuseppe”: S. MESSA Def. Saverio, Luigi
ORE 11,00 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Pro populo
ORE 17,30 – CHIESA “S. EUSEBIO”: S. MESSA Def. Emilio, Rosina |