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Vangelo del Battesimo di Gesù - 7 Gennaio

battesimo gesu1.jpgDal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 1,7-11.
In quel tempo, Giovanni predicava dicendo: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.
Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo».
In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.
E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».

 (FOTO: Gesù battezzato da San Giovanni Battista - dipinto Olio su tela del pittore calabrese Mattia Preti. La tela si trova sull'altare maggiore della chiesa di Santa Barbara a Taverna paese natale del grande artista)

 

 

 

 

COMMENTO DI DON MICHELE MUNNO PARROCO DELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE IN SIBARI

 

BATTESIMO DEL SIGNORE – B

7 gennaio 2018

Questa domenica segna il compimento del tempo di Natale e ci introduce nel tempo Ordinario, quasi a dirci che il “mistero” celebrato in questi giorni può e deve essere realizzato nella nostra vita di tutti i giorni.

Il Natale, infatti, non è una parentesi fatta di buoni propositi, di buonismo, non è un’atmosfera ovattata, ma è impegno a “divinizzare” la nostra vita.

Dio, infatti, si è fatto uomo per questo, perché noi diventiamo come Lui!

Nelle letture che ci vengono proposte in questa festa del Battesimo del Signore ciò emerge abbastanza chiaramente.

Isaia, nella prima lettura, attraverso i cibi e le bevande che vengono messe gratuitamente a nostra disposizione, ci rimanda proprio all’offerta, al dono di Dio che continuamente e gratuitamente viene messo a nostra disposizione: la sua vita divina, il suo Figlio Gesù, la sua Parola, i suoi Sacramenti!

Dio sempre si offre a noi! I Sacramenti, in particolare il Battesimo, la Cresima e l’Eucaristia, ci dicono proprio questo desiderio di Dio di entrare in profonda comunione con noi, di divinizzare e trasformare la nostra vita!

Questo sono i Sacramenti! Ecco perché la Chiesa li tutela e vuole che non vengano ridicolizzati e sminuiti, che non vengano “mondanizzati” e ridotti a teatro e a feste che nulla hanno a che fare con il Dono di Dio! 

Sempre, perciò, resta vera l’altra affermazione del Profeta Isaia: “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri”.

Se accogliamo la “manifestazione” che Dio ha fatto di sé nell’Incarnazione del Verbo, se ci lasciamo “divinizzare” allora anche i nostri pensieri diventano pensieri “divini” e le nostre vie, le nostre scelte, diventano scelte ispirate da sentimenti “divini”!

Il Profeta ci ricorda anche che Dio ci guarda con immensa fiducia perché ha totale fiducia nella potenza del suo Verbo: “Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata”!

Ecco perché ogni anno, ciclicamente, noi celebriamo gli stessi “misteri” perché pian piano, come fanno la pioggia e la neve, essi fecondano e permettono alla nostra vita di germogliare!

Il Natale ci ha ricordato che cielo e terra, in Gesù, si sono finalmente uniti! Quel grido di aiuto che il popolo rivolgeva a Dio – “se tu squarciassi i cieli e scendessi”! – e che noi abbiamo fatto nostro durante il tempo d’Avvento, è stato finalmente esaudito!

Il cielo si è “squarciato”, ci ha ricordato il Vangelo secondo Marco, nella persona di Gesù.

Il suo battesimo, ancora una volta, ci ricorda la sua profonda solidarietà con noi peccatori.

Gesù si mette in fila tra noi peccatori per farci capire che l’unica opportunità per risollevarci è quella di metterci in fila dietro di Lui!

Lui non ha disdegnato di mettersi in fila con noi e noi dobbiamo cogliere questa opportunità e seguirlo! 

Questa “sequela” è iniziata nel giorno del nostro battesimo, giorno in cui, anche per noi è disceso lo Spirito e il Padre ci ha chiamati “figli amati” nel Figlio Gesù.

Seguirlo, però, è un cammino di tutta la vita e consiste, come ci ha ricordato san Giovanni nella seconda lettura, nell’“osservare i suoi comandamenti”, nell’osservare ciò che Lui ha detto e ciò che lui ha fatto, con la consapevolezza che “i suoi comandamenti non sono gravosi”.

Seguendo Gesù noi realizziamo e portiamo a compimento il nostro battesimo, ci ‘divinizziamo”, veniamo “generati da Dio”! E solo chi viene generato da Dio – cioè “crede” in Lui! – vince il mondo!

Che tutti possiamo essere vincitori! Amen.

 

NB: Nell'allegato il foglio settimanale d'informazioni della Parrocchia di San Giuseppe in Sibari.

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