Ancora l’intera Sibaritide viene tagliata fuori dagli investimenti di Trenitalia. Pochi giorni fa inaugurato il Tropea Express, un treno che correrà lungo le più ambite mete turistiche della costa Vibonese.
L’iniziativa prevede un servizio ferroviario per tutta l’estate che consente di spostarsi, lungo la linea via Tropea, verso le più rinomate località del litorale in virtù di un’iniziativa promossa da Trenitalia unitamente alla Regione Calabria avente lo scopo di incentivare la mobilità su rotaia nel corso della imminente stagione estiva.
Senza voler fare la guerra tra poveri, la domanda sorge spontanea: e Sibari?
Si continua a mortificare una delle zone più belle della Calabria, dove insistono importanti insediamenti turistici, il Parco Archeologico, il Museo Nazionale della Sibaritide, la Riserva Naturale della Foce del Crati, un territorio che già paga un tributo pesantissimo in ordine alla viabilità, di una obsoleta e fatiscente rete della ferroviaria ionica, che non consente certamente di poter avere un maggior numero di turisti.
Eppure, in tutti questi anni si è parlato di un quarto aeroporto in Calabria: quello di Sibari, che doveva rappresentare lo scalo aeroportuale della provincia di Cosenza.
Ad oggi, i fatti ci dicono il contrario. La vasta area della Sibaritide è completamente isolata ed abbandonata.. L’esempio lampante è dato anche dalla drastica riduzione dei servizi e dalla chiusura del servizio Bar presso la stazione di Sibari.
La speranza del “sogno” di Sibari s’infrange di fronte a scelte miope di amministratori, che dimostrano di non avere una progettualità strategica a 360° nel settore del turismo.
Ci auguriamo che Trenitalia e la Regione Calabria, nei prossimi giorni annunciano anche per la Sibaritide lo stesso servizio avviato per la costa del vibonese, non lasciando così uccidere, ancora una volta, i sogni di Sibari.
Francesco Garofalo
Presidente Centro Studi “Giorgio La Pira”
Cassano All’Ionio