Usare “i neri al nero” è vizio italico inveterato e diffuso e la causa dei recenti disordini di Rosarno va cercata proprio in questa assenza di legalità che affligge soprattutto il sud. Ma non dimentichiamolo: l’Africa è in agonia, la si può acquistare per un tozzo di pane, come dimostrano le audaci operazioni di post colonialismo di rapina attuate dalle grandi multinazionali e di recente anche dai cinesi, che stanno acquistando interi territori da sfruttare con criteri ultra capitalistici.
L’Africa è in vendita. Chi è rimasto in patria è costretto a combattere senza speranza contro mali antichi e nuovi e tra questi il flagello dell’aids, che sta spopolando un continente, con decine di migliaia di morti al giorno, nel silenzio e disinteresse dei mass media occidentali. Chi è venuto tra noi con il sogno di un domani migliore è accolto con ostilità o, nel migliore dei casi, indifferenza.
All’alba nelle periferie gruppi di africani attendono pazientemente se c’è lavoro per loro, nei campi, nei cantieri edili, dovunque si possa rimediare un pezzo di pane. Stanno a piccoli gruppi con un’infinita tristezza negli occhi a guardare il vuoto, qualcuno parla, la maggior parte è assorta nei suoi pensieri, uno sta in ginocchio e prega. Alle nove chi non ha trovato nessuno disposto a sfruttare la disperata forza delle sue braccia ritorna mesto verso casa, cercando di ingannare la fame che non conosce gli spietati meccanismi economici della civiltà.
L’Africa è in vendita per un tozzo di pane!
E la sera la liquidazione continua, ma ora entrano in scena le ragazze, strappate a viva forza da novelli negrieri dalle loro foreste e catapultate nella giungla delle nostre metropoli, ad offrire in olocausto il loro oscuro quanto scuro oggetto del desiderio.
Accomodatevi braccia e corpi in offerta speciale, saldi da non perdere: l’Africa è in vendita!