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Elezioni in Calabria: vittoria del pensiero debole

Vota Antonio.jpg"ECONOMIA" NELLE ELEZIONI IN CALABRIA: SCIENZA, USO O RISPARMIO DELLE RISORSE E DEL PENSIERO?

In famiglia la parola economia ha un solo significato: risparmiare sulle spese.

Nell'ambito sociale invece ne ha molti.

Può essere una scienza: studiata, insegnata e praticata.

Così come può essere, in ambito statale, politico o produttivo, la gestione delle risorse disponibili.

In tempo di elezioni politiche in genere riguarda le promesse antitetiche, dei partiti e dei candidati, sulla riduzione delle tasse e contestuale aumento delle risorse a particolari settori sociali o d'investimento pubblico.

In Calabria, lo sappiamo, tra qualche giorno si voterà per scegliere il Presidente ed i consiglieri regionale.

È sceso in campo anche un giovane professore universitario in economia: Francesco Aiello. Ancora quasi doveva ancora toccare terra politica che è stato investito da una bufera, e per questioni di economia non scientifica: avrebbe usufruito del risparmio di licenza edilizia in una palazzina costruita dal padre, dicono alcuni. No, avrebbe risparmiato in buoni parenti avendone avuto uno dalle fosche tinte mafiose. La sua campagna elettorale finirà per essere concentrata a discolparsi, o a spiegare, in ambito magico, come poter procedere alla ordinata demolizione del seminterrato abusivo della sua  palazzina, senza far venire giù anche i soprastanti due piani regolari. Spacciato già alla partenza.

Degli altri due candidati in vera competizione, di cui ho già parlato in precedenti articoli, posso aggiungere che l'uno, Callipo, ha proseguito con la satira su se stesso fatta in casa, visto che circola una foto che lo ritrae sorridente ed in compagnia della Santelli, Toti e Ferro a sostenere il centro destra nelle ultime regionali (vinse Oliverio), e l'altra, la sta buttando sull'eroico-patetico dichiarando che ha deciso (in caso di vittoria) di curarsi un brutto male qui nella disastrata sanità commissariata.

Restando in ambito di economia, vorrei evidenziare, in questa campagna di voto calabrese, il risparmio di pensiero analitico e delle conseguenti sintesi operative nelle proposte elettorali.

Santelli Toti Callipo Ferro.jpgVengono, come sempre, sbandierati sedicenti successi e competenze amministrative, mai conseguiti o possedute. Scatenate fumose future rivoluzioni che nessuno vedrà mai. Promesse opere pubbliche prive di copertura che resteranno nel mondo dei sogni. Di concreto, tutto questo, lo sappiamo, porterà alla solita spartizione, per consorterie, o, peggio, fazioni, del potere e della gestione delle poche risorse economiche disponibili: il solito squallido risultato operativo, analogo a quello purtroppo già esistente, ormai da molti decenni, in Calabria (e più ampiamente, anche se leggermente meno, nel sud d'Italia).

Concludo evidenziando come l'unica questione, anche se non vogliono farla sembrare tale, e di cui ho denunciato spesso l'esistenza, è quella della "gestione" del 3°Megalotto Sibari Roseto. Messa in campo da Renzi & Company a seguire nella scaletta di potere fino ai semplici amministratori locali, come una cosiddetta Grande Opera necessaria allo sviluppo della crescita e del lavoro, ma, di fatto slabbrata da un progetto demente, supercostoso (chissà perché?), inutile, dannoso, e, l'ho detto in conferenze e scritto fino alla nausea (dei politici), il cui tracciato passerebbe sopra, seppellendola ancora per sempre, l'unica vera risorsa economica disponibile dalla Calabria: l'affascinante storia millenaria della Magna Grecia, rappresentata principalmente dal suo mito conosciuto in tutto il mondo: Sybaris, la più grande città dell'occidente arcaico.

Per quanto riguarda l'economia dei Calabresi, essa resterà quella nella spesa settimanale e nella speranza di un futuro migliore.

L'alternativa? Un'astensione di protesta, non al quasi 60% come l'ultima volta, ma al 100%: possibile?

Maurizio Silenzi Viselli architetto e storico urbanista archeologo.

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