Cimitero di Cassano: secondo l’ipotesi progettuale del geom. Filardi demolendo e ricostruendo la Cappella del Crocifisso si ricaverebbero 2.730 loculi
Il cimitero di Cassano è stato e continua ad essere un “problema” per le ultime amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo. Si è tentato di individuare altri siti -a Sibari e altrove- per poter costruire un nuovo cimitero che possa soddisfare le esigenze dei quattro centri abitati più popolati. Niente da fare. Alla carenza di loculi per la tumulazione dei defunti, si aggiunge anche la cappella del Crocifisso da demolire e ricostruire.
Su tale argomento si è soffermato da tempo un tecnico del nostro comune con la intenzione di poter contribuire alla risoluzione della carenza dei loculi, proponendo una ipotesi di progetto che, secondo il geometra Franco Filardi, potrebbe risolvere l’annosa questione, abbattendo la citata cappella del Crocifisso e ricostruendola con altri criteri moderni e più efficiente dal punto di vista logistico: si arriverebbe -secondo l’ipotesi Filardi- alla disponibilità di 2.730 nuovi loculi. Ecco l’intervista che ci ha concesso.
Geometra Filardi, dopo tanti anni, si potrebbe risolvere il “problema loculi” al cimitero di Cassano?
<Sì, l’ipotesi della ristrutturazione dell’attuale cimitero si potrebbe risolvere ricostruendo la cappella del Crocifisso e studiando opportune modifiche funzionali al preesistente.
Oggi, l’intera area è delimitata dalle cappelle lungo il perimetro cimiteriale e da recinzione da est e da sud ovest. Il cimitero nella parte antistante si presenta con due grandi cappelle frontiste, le sale di dislocamento delle salme e autoptica, la restante parte divisa dal viale centrale di accesso fino alla cappella circolare (detta “ossario”), sono assegnate ai privati dove hanno costruito le singole cappelle di famiglia in entrambi i lati, lasciando un’area nella parte nord-ovest per la inumazione delle salme all’aperto>.
In pratica cosa si potrà fare in concreto?
<Prego, mi lasci finire. Il problema si è aggravato con l’incremento della popolazione, le cappelle private al completo, per far fronte al numero crescente di decessi, la parte ovest è stata ampliata dove sono state costruite le cappelle comunali e i loculi sono stati dati in concessione. Ad oggi l’area completamente esaurita e negli anni le aree libere tra una cappella e l’altra sono state occupate eliminando il verde tra le stesse. Considerato che sul territorio comunale vi è un solo cimitero per tutti e quattro i centri urbani (Cassano, Lauropoli, Doria, Sibari ed altri agglomerati urbani minori), allo momento non è stata individuata un’area idonea per un nuovo cimitero, giungendo alla determinazione di ristrutturare le cappelle esistenti o procedere in un futuro prossimo alla cremazione dei salme per liberare i loculi necessari ad accogliere le salme per il tasso di mortalità annuale di oltre 180>.
Secondo lei, geometra Filardi, la demolizione e la ricostruzione della Cappella del Crocifisso, potrebbe risolvere il problema della carenza dei loculi per un lungo periodo ancora?
<Ritengo proprio di sì, la cappella del Crocifisso è stato il primo insediamento nella parte sud-est dell’ingresso principale con delimitazione dell’area cimiteriale dotata di presbiterio che nel tempo ha subito vari ampliamenti; allo stato è chiusa per problemi strutturali e crollo in parte del tetto di copertura. La demolizione consentirebbe il recupero dell’area per l’insediamento di una nuova struttura in grado di sopperire alla carenza di loculi per almeno un decennio: i feretri sarebbero catalogati e successivamente cremati>.
In effetti la struttura ipotizzata in che modo si potrebbe articolare?
<La struttura della nuova cappella da me denominata “La Piramide” avrebbe una forma a base rettangolare che occuperebbe l’intera area della cappella precedente con allineamento lungo il lato sud-est. La stessa -secondo quanto da me previsto- si articolerebbe in tre piani fuori terra oltre al seminterrato collegati tra loro con una scala di accesso in acciaio lungo il lato ovest della cappella, all’interno dell’area cimiteriale e gradinata est tra seminterrato e piano terra, internamente con due ascensori e una piattaforma per le salme. La sala per il dislocamento delle salme sarebbe posizionata a piano terra della nuova cappella lato s/x dell’ingresso principale. Nella parte ovest del seminterrato sarà destinata un’ala denominata “muro del pianto” nel ricordo di tutti i defunti con iscrizione su lastre di marmo fissate alle parti laterali. Sul tetto, invece, sarebbe realizzata una piramide per dar luce e posizionare pannelli fotovoltaici per garantire l’energia elettrica utilizzabile per l’illuminazione della stessa>.
In pratica la nuova struttura sarebbe realizzabile con tecniche e materiali moderni senza alterare lo stato dei luoghi?
<La struttura sarebbe realizzata con telai in c.a. collegati alla base da un reticolo di travi di fondazioni, i solai sarebbero prefabbricati alleggeriti con polistirolo gettati in opera, i loculi in setti scatolari in c.a. lasciati a faccia vista e trattati con prodotti idonei alla conservazione del calcestruzzo.
Mentre il presbiterio sarebbe riproposto nella nuova cappella con cupola e croce sulla stessa; lo stesso sarebbe tamponato con mattoni pieni legati con malta cementizia recuperati dalla struttura preesistente lasciati a faccia vista. I locali, distribuiti sui vari piani, ammonterebbero in totale a 2.730. Sotto il profilo paesaggistico e ambientale la nuova struttura si inserirebbe nel contesto circostante senza alterare lo stato dei luoghi, con caratteristiche costruttive diverse dall’esistente usando materiali e tecniche costruttive messi a disposizione dalla tecnologia contemporanea>.
La proposta di Filardi, ad ogni buon fine, potrebbe essere una utile pista di studio per colmare la carenza di loculi nel cimitero cassanese.
Intervista di Martino Zuccaro
Nell'allegato il prospetto Ovest dell'idea progettuale