Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato del Comune di Cassano Ionio, ma ci permettiamo alcune osservazioni per i nostri lettori che non hanno seguito la "indecorosa" vicenda che ha coinvolto il sindaco del comune, alcuni membri della giunta e dei funzionari. Il tutto parte da una lunga lettera aperta (ben 12 pagine) di una collaboratrice dell'Ente (alla quale non è stato rinnnovato l'incarico) esterna a contratto, diffusa tramite il web. In questa lettera vengono raccontati fatti, episodi e comportamenti poco lusinghieri di cui la signora in questione sarebbe stata oggetto. Nel comunicato che leggerete si rende noto che sindaco e giunta hanno nominato un legale per scandagliare se fra le righe della letterina si possano individuare ipotesi di reato. Il vezzo della querela non è nuovo a questa amministrazione, è sintomatico quando si ha la coda di paglia rimandare al mittente le eventuali accuse, così come fanno i bambini quando vengono colti in fallo: "hai rubato le caramelle ti ho visto" e di contro l'accusato risponde:"e tu ti sei fottuto la marmellata". Insomma un giochino di botta e risposta che può essere anche divertente senonché in questo caso gli oneri (spese di avvocato ecc.) vengono a gravare su tutti i cittadini di Cassano (quelli che pagano le tasse), e sì perché le persone citate nella lettera hanno coinvolto nelle LORO beghe l'Ente Pubblico come eventuale "vittima". No, Non é così. Nella lettera le persone vengono citate per nome e cognome e per comportamenti da imputare a loro e non all'istituzione che rappresentano, l'avvocato, quindi, che se lo paghino di tasca propria. Solo questo volevamo specificare, che poi abbiano torto o ragione: "Non ce ne po' fregà de meno", per dirla alla romana. (per la redazione A.M.Cavallaro)
COMUNICATO STAMPA Al fine di tutelare l’immagine dell’ente e dei suoi amministratori, la giunta comunale della Città di Cassano All’Ionio, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Gianni Papasso, assistita dal segretario generale Ciriaco Di Talia, ha deliberato di dare mandato all’Avvocato Roberto Laghi del foro di Castrovillari per l’assistenza in sede legale, con il mandato di valutare se sussistono i presupposti per presentare querela a tutela dell’ente locale jonico. La decisione è scaturita dalle recenti esternazioni di taluni, rivelatesi virali sui social, che l’esecutivo ritiene diffamanti, volte a offenderne e screditarne la reputazione e l’onorabilità. Soprattutto gli effetti risonanti e diffusi di tali azioni, che sono state provocate da notizie su fatti e circostanze, afferenti alle modalità di affidamento di alcuni servizi pubblici, propagate in maniera quantomeno distorta e che, inevitabilmente ed impropriamente, si riverberano sull'Istituzione, hanno determinato tale scelta. Nell’atto licenziato dall’esecutivo, si richiama, in particolare, l’art. 595 c.p. secondo il quale compie reato di diffamazione chiunque offenda l’altrui reputazione mediante comunicazione a più persone. Altra considerazione espressa nel corpo del deliberato, è che riguardo alla possibilità per le persone giuridiche di proporre querela contro il reato di diffamazione, nel caso in cui accanto all’aggressione della persona fisica specificamente individuata si raffiguri anche quella dell’ente cui quella persona appartiene, si riportano le riflessioni della giurisprudenza, secondo cui la capacità di essere soggetti passivi del reato di diffamazione non può essere esclusa nei confronti delle entità giuridiche, associazioni, enti di fatto privi di personalità giuridica, quali partiti, fondazioni, comunità religiose, corpi amministrativi o giudiziari. Nella fattispecie, si prende atto che l’individuazione del destinatario dell’offesa in una determinata persona fisica, specificamente aggredita nell’onore e nella reputazione con riferimento alle funzioni svolte in un ente collettivo, non preclude la configurabilità del reato per una concorrente aggressione all’onore sociale dell’ente al quale quella persona appartiene. Visto, pertanto, che i messaggi in questione hanno avuto un evidente carattere diffusivo nel senso che incidono direttamente sulla considerazione di cui l’ente gode nella collettività travalicando l’esimente del diritto di critica, ai sensi dell’art. 51 c.p., in quanto come riconosciuto dalla giurisprudenza consolidato lo stesso non può trasformarsi in gratuiti attacchi personali, la giunta comunale, in assenza di un ufficio legale in seno all’ente, ha deciso di trasmettere gli atti ad un avvocato per valutare se sussistono i presupposti per presentare querela a tutela dell’ente, individuando come legale di fiducia, l’Avvocato Roberto Laghi del Foro di Castrovillari. La deliberazione, dichiarata immediatamente esecutiva, è stata trasmessa al Responsabile degli affari generali per dare attuazione.
Lì, 15.04.2021 Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni