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I sibariti artefici del proprio destino

pigne_spiaggia.jpgViviamo un’epoca densa di confusione che, spesso, sfocia in pseudo depressione. Il disagio si accentua in coloro che vivono in una terra felice come è la sibaritide, bella, ma “sfortunata”. Sarà per la stagione estiva, ciascuno è vocato a divagare, a riflettere, ad esorcizzare situazioni che non si perpetuino all’infinito. La situazione nazionale, europea e mondiale non sembra rassicuraci. La politica italiana è in preda ad esercitazioni retoriche promosse da chi vuole detenere posizioni dominanti o da conquistare. I vari schieramenti politici sono caratterizzati da iniziative finalizzate non per affermare il bene comune, ma per la conquista del potere fine a se stesso.

La Sinistra, infatti, è segnata da ambizioni che il cittadino non comprende: sembra una lotta senza confini per la supremazia personalistica. La Destra è segnata dall’ambizione dei personaggi vecchi e nuovi che non usano mezzi termini per evidenziare la loro primogenitura nella conduzione delle truppe elettorali. Non parlo dei grillini che fondano la loro speranza di vittoria cavalcando lo scontento senza proporre soluzioni credibili e praticabili. E noi, cittadini della sibaritide, stiamo a guardare sperando che si dissipino le nuvole e torni il sereno. Così continuiamo a sperare che accada quanto ciascuno spera nel proprio inconscio: una piana ubertosa, scoperta dal turismo internazionale, dotata delle infrastrutture indispensabili che consentano al turista il facile approdo nelle nostre coste, segnate da un mare cristallino ed un’ aria salubre. Il nostro sogno, purtroppo si infrange osservando la realtà che ci rende pensosi e tristi perché le condizioni non sono affatto degne di una Calabria che vuole emanciparsi dal disagio. I trasporti sono inadeguati, l’aeroporto è una vaga chimera, quello di Lamezia è poco agevole da raggiungere con mezzi pubblici. La Sanità presenta carenze imputabili soprattutto a fattori organizzativi ed alla volontà di ben operare di operatori sanitari e parasanitari non sempre pronti ad assolvere il proprio dovere, distratti, spesso da interessi estranei ai compiti istituzionali. Naturalmente esistono rare eccezioni di eccellenza che aiutano a non spegnere la speranza in chi è alla ricerca di assistenza adeguata. A proposito del personale sanitario mi sia consentita un’esortazione: il medico, nelle sue funzioni, dimentichi le proprie angosce personali ed abbia la capacità di offrire un sorriso all’ammalato, sorriso che spesso aiuta più del farmaco!!

L’ausiliario si accosti, a chi si sottopone alle cure necessarie, con tatto gentile che aiuta sempre il degente a sentirsi in ambiente accettabile. Le maniere brusche danneggiano e provocano effetti indesiderati nell’ammalato Nel nord d’Italia la sanità viene apprezzata perché gli operatori mostrano piena disponibilità tanto che il paziente si sente rassicurato dall’attenzione e dalla professionalità del medico curante. E così possiamo ragionare sull’approccio che gli addetti alle vendite o i ristoratori riservano agli avventori. Nei pubblici locali spesso ci si imbatte in gestori distratti e poco cordiali; il servizio viene offerto come un favore quando si chiede una consumazione qualsiasi.

E’, dunque, l’approccio culturale da rivisitare nella nostra terra di Calabria. Siamo fortunati di vivere una delle zone più incantevoli d’Europa, ma non ci siamo attrezzati di offrire quanto in altre parti d’Italia è scontato, da sempre . Eppure siamo una comunità segnata dall’emigrazione, di persone che hanno conosciuto l’esilio per sottrarsi ad un’esistenza invivibile. L’Oltreoceano è stata la meta dei nostri antenati; prima l’America e successivamente l’Europa ed il Nord Italia. Che fare? I calabresi devono dismettere la rassegnazione; devono inventarsi il futuro. I politici considerino gli elettori non massa da utilizzare alla bisogna, ma la sommatoria di individui da rispettare per quello che sono e rappresentano. I sibariti si scuotano dall’”ozio” forzato in cui si sono adagiati e diventino soggetti di diritti e doveri, nelle Istituzioni che contano (Parlamento nazionale ed Europeo, regionale e assisi comunali). Piangere perché “sfortunati” è giovato solo a coloro che hanno tratto beneficio sulla rassegnazione e disperazione altrui.

Raffaele Caracciolo

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