“Il trentesimo anniversario della strage di Via D’Amelio, non sia un solo mero momento commemorativo. Ma l’occasione, della ricerca della verità”. E’ quanto afferma Francesco Garofalo, presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira”, di Cassano All’Jonio. Il 1992 è stato un anno terribile, che ha scosso alle fondamenta la storia della Repubblica. E quella storia e la stessa forza ideale – evidenzia -, ci deve appartenere nel nostro agire quotidiano, con la testimonianza e l’impegno in difesa dei valori della legalità, della democrazia, sanciti nella Carta Costituzionale. L’esempio di chi ha pagato con la propria vita, deve essere il nostro pane quotidiano, la forza per spezzare un sistema e tutti gli ingranaggi – ha rimarcato -, che riteniamo ingiusti e danno ostacolo alla normale convivenza civile. Entrambe le sanguinose azioni, di Capaci e di Via D’Amelio, hanno strappato alla giustizia italiana due giudici coraggiosi, simboli della lotta dello Stato contro la mafia. Infine, ma non per ultimo, un pensiero commosso va ai valorosi uomini della scorta e alle loro famiglie. Oggi più che mai – ha concluso -, è l’ora della responsabilità perché ci saranno sempre coloro che tenteranno di isolare le forze migliori. Ma siamo certi, che gli anticorpi del bene e dell’amore, prevarranno all’urto dei virus del male.
Nella foto: Giorgio La Pira)(