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Salutiamo il nuovo anno, ma del vecchio non dimentichiamo gli affanni

seneca.jpgUn nuovo anno inizia e come al solito ci si scambiano auguri per i prossimi 12 mesi, di felicità, successi, soldi ecc ecc: tutto stantìo, tutto vecchio da secoli ormai; ma l'uomo ama prendersi in giro da solo e continua con questo rito assurdo e, scusatemi se lo dico, molto parecchio fasullo. Si, falso perché continueremo a odiare e ad amare esattamente come ieri. Dovremmo fare tutti un'attenta analisi dei nostri comportamenti nell'ultimo anno appena trascorso, stigmatizzando aspramente quelli eticamente, moralmente e legalmente errati, facendone magari pubblica ammenda. Quest'ultima parte toccherebbe farla a chi si occupa di politica, invece no, eccoli lì a lanciare messaggi autoincensanti. Tanti sindaci , e mi riferisco solo ad alcuni dalle nostre parti, hanno diffuso comunicati contenenti le loro lodi e addirittura l'elenco di quello che hanno realizzato, ma neanche un monosillabo sulle "bastardate" commesse alle spalle dei contribuenti. Per esempio: incarichi ben pagati ad amici, parenti, annessi e compari; prebende ad amanti o compiacenti ragazzotte; favoritismi ad aziende amiche ecc ecc ecc, intendiamoci, sempre tutto secondo la legge, si certo, nel pieno rispetto della LEGALITA', ci mancherebbe.

Per farla, però, questa specie di autocritica, é necessario aver conoscenza dei VALORI etici e morali ed avere innato quel sottile senso di "VERGOGNA" che ormai raramente si riscontra fra gli umani. Ma ci vorrebbe anche la forza di uscire dai lunghi mesi di letargia a coloro, pochi o tanti non importa, che quei valori ancora custodiscono e rispettano. A costoro va il mio appello per un'autentica liberazione dal malaffare che si é insinuato fin nei più reconditi anfratti dei centri di potere politico e amministrativo e, di conseguenza, anche nel comportamento quotidiano del popolo, per spazzar via con suprema insorgenza, ciò che di vano e di putrido quella lurida genìa di politicanti ignoranti e arroganti ha finora per ogni dove seminato.

Amici, non tappatevi occhi e orecchi, liberate il vostro pensiero, uscite, incontriamoci nell'agora come facevano i nostri antenati, dove quello che nelle mie parole vi può sembrare tremendo può essere invece inizio per instaurare una musica nuova, un nuovo ritmo, una nuova via che noi e il nostro popolo, generoso, eccelso meritiamo.

Cito una frase di Seneca (de vita beata): "Chiediamoci quindi cosa sia meglio fare e non ciò che sia fatto più comunemente, e cosa ci metta in possesso della felicità eterna, non ciò che sia approvato dal volgo, il peggior interprete della verità. E chiamo volgo sia quello in tunica corta che quello che calza la corona; infatti non guardo al colore dei vestiti con cui sono ricoperti i corpi. Non credo agli occhi umani, possiedo uno sguardo migliore e più sicuro per distinguere la verità dal falso: che l’animo cerchi il bene dell’animo".

Se vogliamo veramente che il nuovo anno sia foriero di novità incontriamoci ancora nell'AGORA', non abbiate paura, la vergogna non dobbiano provarla noi, ma loro.

Tonino Cavallaro

 

 

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