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Consorzi di bonifica. In arrivo un'ulteriore presa per i fondelli?

agricolturaIl gran parlare a cui abbiamo assistito da qualche anno a questa parte non ha prodotto alcunché di positivo per gli agricoltori calabresi nella diatriba con i consorzi di bonifica. Il presidente Occhiuto, con una dichiarazione plateale che lascia il tempo che trova, promette addirittura le dimissioni se il progetto di riforma dei consorzi approntato non sarà approvato il prossimo 3 agosto dal consiglio regionale e si dice pronto a chiedere la fiducia. Andiamo bene! D'altronde di cosa ci meravigliamo, se anche il governo nazionale agisce con le stesse modalità?
E questa dovrebbe essere democrazia!?
Sull'argomento si sono espresse anche le organizzazioni di categoria come la Coldiretti, Confagricoltura ecc, che ierisera dopo un incontro con l'assessore Gallo hanno emanato un comunicato, che, per quanto i toni appaiano sommessi, contiene delle indicazioni comunque non proprio in linea con quanto prospettato dal progetto di riforma. Mentra la parlamentare europea del M5S Laura Ferrara è molto più decisa nell'affrontare la problematica e mette in risalto, con una sua dichiarazione, le motivazioni essenziali per le quali i contribuenti hanno presentato opposizioni e ricorsi a josa. Pare che il presidente Occhiuto abbia deciso di ascoltare gli agricoltori che chiedono almeno un rinvio e li incontrerà, come si arguisce dal loro comunicato, domani 2 agosto. Staremo a vedere, intanto, avvisiamo i nostri lettori che, come abbiamo fatto già altre volte, ricorreremo ad un esperto di nostra fiducia e docente universitario, per un parere sulla delicata questione. (La redazione)
Di seguito il comunicato congiunto di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative e Anbi Calabria e subito dopo le dichiarazioni della parlamentare europea del M5S Laura Ferrara.
 
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Consorzio Bonifica Unico: le organizzazioni agricole e l’Anbi chiedono di rinviare il punto all’odg del Consiglio Regionale del 3 agosto p.v.

Dopo l’incontro di ieri sera quasi “in zona Cesarini” tra le Organizzazioni Agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative unitamente all’Anbi Calabria con l’assessore Gallo su espresso mandato del Presidente della Giunta Regionale Occhiuto i rappresentanti delle organizzazioni e dell’Anbi reiterano la richiesta di rinviare il punto all’odg del Consiglio Regionale del 3 agosto p.v. relativo alla “Proposta di Legge n.215/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: " Disciplina in materia di ordinamento dei consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale” che prevede in Calabria l’istituzione del Consorzio unico sull’intero territorio regionale. Pur non sottraendosi ad una azione riformatrice le OO.PP.AA. e l’Anbi, richiamata la nota del 29 luglio u.s. il cui contenuto sotto si riporta, ritengono necessario un’attenta valutazione chiedendo il rinvio della discussione in aula.

Elaborare una riforma – aggiungono - è sempre un’attività complessa e difficile, che per essere realizzata al meglio richiede un periodo adeguato: il fattore tempo è decisivo. Emanare, con il ricorso alla fiducia, una Legge di tale portata – insistono le OOPPAA - non può servire solo a dimostrare che si è in grado di affrontare un determinato problema rapidamente e senza esitazioni. Le OO.PP.AA. e l’ANBI, già con la suddetta nota indirizzata al Presidente Occhiuto, all’assessore Gallo e alla Presidente VI Commissione Gentile, avevano sottolineato “nello spirito di un’ampia collaborazione”, l’esigenza di pervenire ad una riforma “che sia possibilmente condivisa da tutti gli attori”, cosa che non c’è, rilevando anche nel Consorzio unico sia aspetti che attengono alla legittimità sia aspetti che attengono alle dimensioni di fattualità territoriale che incidono anch’essi sulla legittimità della proposta. Nella nota viene rappresentato che non registrando alcun segnale, nello spirito di quella richiamata collaborazione, pur prendendo atto che anche il sollecito del 18 luglio u.s. era rimasto senza di riscontro, considerato che il 24 luglio la proposta della Giunta Regionale veniva trasmessa in Consiglio accompagnata dalla apposizione della fiducia, convocando gli scriventi in audizione presso la VI Commissione lo scorso 31 luglio, le OO.PP.AA. rilevavano il metodo quanto meno inusuale adottato su una materia che attiene allo sviluppo dell’agricoltura calabrese ed alla delicatezza della materia definita concorrente in termini costituzionali, ribadendo l’esigenza di un indifferibile incontro di approfondimento chiedendo, che ciò avvenisse in tempi ristretti, differendo la data della trattazione del ddl in Consiglio. Nel merito la proposta di legge così come confezionata, al netto del Consorzio unico su cui si nutrono seri dubbi di legittimità e di fattualità evidenziati in una precedente nota del 17 maggio, contiene errori sulle funzioni da esplicarsi da parte dei Consorzi e manca di un ampio respiro che superi la presente consiliatura. Inoltre, non può sfuggire il disagio che si induce, in questo particolare momento, nelle strutture consortili impegnate in una difficile stagione irrigua, sui cui esiti si è seriamente preoccupati. Per questo le OO.PP.AA. non hanno partecipato all’audizione del 31 luglio u.s. in Commissione agricoltura che, “pur nel più ampio rispetto delle Istituzioni, rappresenta il consumarsi di una liturgia per l’approvazione di una legge ove la mancata collaborazione dell’agricoltura calabrese rende la legge estranea a questo mondo”. Il Presidente Occhiuto si è reso disponibile ad incontrare le scriventi Organizzazioni il prossimo 2 agosto e le OOPPAA confidano, così, di ottenere un positivo riscontro alle loro richieste in favore del mondo agricolo

Coldiretti – Confagricoltura – Cia – Copagri - Confcooperative – Anbi Calabria

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Laura-Ferrara.jpgDichiarazione di Laura Ferrara (nella foto)

"In questi giorni i contribuenti calabresi stanno ricevendo avvisi di pagamento la cui cifra richiesta, in alcuni casi, risulta addirittura raddoppiata rispetto al passato. Parliamo di tributi a cui non corrisponde alcun effettivo e diretto beneficio e che continuano ad essere imposti anche a coloro che hanno vinto i ricorsi davanti alle Commissioni tributarie.

Sono tantissimi i casi di impugnazione dei tributi e nella maggioranza dei casi le sentenze sono state espresse a favore dei contribuenti. Eppure il sistema rimane immobile. Anche la Corte Costituzionale è infine intervenuta con una sentenza che ha dichiarato illegittimo l’art. 23, lett.a, L.R. 11/2003, sulla cui base i Consorzi hanno per anni battuto cassa ingiustamente ai danni dei cittadini calabresi. In particolare non sono accettabili le modalità con cui si applicano i tributi attraverso piani di classifica redatti nel 2014 e la modifica della LRN 11/2003 voluta da Mauro D’Acri nel 2017”.

Quella modifica era stata annunciata come la fine dei tributi ingiusti, ma si è rivelata una presa in giro che consente ai Consorzi di continuare a mettere le mani in tasca ai cittadini in assenza di benefici diretti da opere o attività di bonifica. Alla situazione regionale disastrosa si unisce il quadro giuridico nazionale secondo il quale, dal 2009 (in base al D. Lgs n179/2009) non risulta più in vigore l'art. 21, R.D. 215/1933, da cui discende il potere dei consorzi di riscuotere i propri tributi a mezzo ruoli, cartelle di pagamento e concessionari. Ad essere cadute nel vuoto sono anche le reiterate richieste che da giugno 2017 sono state rivolte al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, all’assessore Mauro D'Acri e ai soggetti coinvolti nella gestione dei Consorzi, di istituire un tavolo tecnico per discutere le proposte di soluzione sottoscritte dai comitati dei cittadini sparsi nella regione e che da anni si battono per ristabilire un sistema di imposizione equo e rispettoso dei principi di legge in materia.

Non sosterremo mai un sistema impositivo che continua a battere cassa su tutti i cittadini consorziati la richiesta del contributo deve trovare un giusto equilibrio con il corrispondente beneficio fondiario prodotto attraverso le opere, la manutenzione e le altre attività consortili, senza trasformarsi in una indiscriminata imposta fondiaria".

Laura FERRARA europarlamentare  M5S

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