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Al poeta George Brassens

george-brassens.jpgPubblichiamo con piacere la bella composizione di Luigi Visciglia dedicata al grande cantautore italo-francese George Brassens, che è stato anche poeta e scrittore.  Ci permettiamo di scrivere italo-francese perchà la madre Elvira Dragosa era originaria di Marsico Nuovo nella vicina provincia di Potenza. Il papà Jean Louis era muratore e "libero pensatore" come amava definirsi, mentre maman Elvira gli cantava le canzoni popolari del suo paese. In una famiglia modesta ma ricca di personalità crebbe George, che, divenuto un cantautore, poeta e scrittore di successo,  trasfuse in tutte le sue opere  forti sentimenti di giustizia, religione e morale, interpretati in modo dissacrante e provocatorio. A lui si ispirò il grande cantautore genovese  De André all'inizio della sua carriera. Complimenti a Luigi per questo omaggio letterario che gli ha voluto dedicare. (la redazione)

Con irruenza e affannoso respiro

irruppe nel gran salone Hermes,

invocando: “Zeus! Zeus!”.

I limiti prischiani sono stati varcati:

arroganza, ingordigia, egoismo e malvagità

regnano nell’umanità.

Zeus decretò il Fato:

“Ordino alla Natura di procreare

un bimbo con la sacra fiaccola,

per illuminare l’umana specie;

di nome George,

crescerà nella famiglia Brassens”.

Eolo, con il suo divino soffio,

fecondò con il seme il materno grembo.

Apollo soffiò nelle sue narici:

verità, armonia, poesia e canto.

Orfeo gli sorrise con la musica.

Viveva sulla senna George,

scrisse e cantò le virtù

di una bellissima donna,

amata dall’oppresso, odiata dai tiranni:

“la libertà umana”

cantava!

“Io non conosco padroni e servi,

ma uomini liberi e uguali,

dove ognuno rispetta l’altrui libertà.

Tutto appartiene a tutti,

senza possesso ed egoismo.

L’accumulo di privilegi

genera emarginazione sociale.

Libero sarà l’uomo

quando il suo spirito raggiungerà

“la bellezza interiore”.

Allora verrà la luce a rompere

le invisibili catene,

abbatterà i recinti

degli schiavi liberi,

sacra sarà l’umana libertà.

Seduto sulla nuvola dell’utopia,

sogna il suo Stato ideale “Tommaso Moro”.

Luigi Visciglia

 

Vi invitiamo ad ascoltare una canzone di Brassens, è straordinaria la somiglianza vocale con Fabrizio De André

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