Compie 800 anni il Presepe, autentico patrimonio dell’Italia e degli italiani. Per Salvo Esposito, quella sacra rappresentazione è sinonimo di emozione, cultura e tradizione. In occasione delle celebrazioni per l’anniversario del primo presepe, ideato da San Francesco d’Assisi nel 1223, il giornalista e scrittore di moda e costume ha pubblicato un’edizione speciale dedicata all’arte della Natività. Il libro, “Buon Compleanno Presepe”, spazia dalla “Via dei pastori” alle opere dedicate a Gesù Bambino che si ammirano in chiese, borghi, città, piazze, strade, fondali marini, laghi e montagne. In tutta l’Italia la teatralità della Natività viene raccontata attraverso fantastici presepi. Le prefazioni del libro sono di Diletta Frescobaldi, Critica d’arte, e di Patrizia Gucci, Fashion designer e scrittrice. I testi sono corredati da suggestive immagini, tra cui due scatti del celebre fotografo Rino Barillari. La foto di Salvo Esposito è del noto ritrattista Maurizio D’Avanzo.
Presepi viventi ne esistono a migliaia e, tanto per citarne alcuni, ecco quelli di Greccio, Custonaci, Ispica, Trappitello (frazione di Taormina), Melicucco, Panettieri, Sibari, Alberobello, Matera, Sorrento, Rivisondoli, Nocchi, San Miniato, Dogliani Castello e San Damiano d’Asti. Il volume è pieno di curiosità. Parla, ad esempio, del Borgo dei Presepi di Ossana, in Val di Sole, che ne ospita più di duemila. Sono da Guinness dei primati anche il “Presepe all’uncinetto” di Cerreto Guidi realizzato da Gessica Mancini e dalle sue Dame, e il “Presepe dalle mille luci” ideato dall’indimenticabile Mario Andreoli, a Manarola, nel Parco Nazionale delle Cinque Terre. Nella Roma giubilare esiste il “Presepe dei netturbini”, di cui Sua Santità Giovanni Paolo II era attratto, mentre il monumentale “Presepe favoloso” realizzato dai fratelli Salvatore, Raffaele ed Emanuele Scuotto nella sacrestia della Basilica di Santa Maria della Sanità, svela i simboli della natività in stile napoletano. Alcuni aristocratici rivelano il loro amore per i presepi di famiglia: il Conte Astronomo Sperello di Serego Alighieri, discendente dell’autore della Divina Commedia; il Conte Guido Anzilotti di Uzzano; il Principe Scrittore Vincenzo Caracciolo d’Aquara, il Principe Guglielmo Giovanelli Marconi, nipote dell’ideatore della radio; Nicoletta Polo Lanza Tomasi, Duchessa di Palma, vedova del musicologo Gioacchino, nipote adottivo di Giuseppe Tomasi, autore de “Il Gattopardo”; Benedetta dei Marchesi Lignani Marchesani, di Città di Castello; Barbara Massimo, Principessa Borghese, imparentata con Paolini, sorella di Napoleone Bonaparte; Alessandro dei Baroni Modica San Giovanni, imprenditore di Noto; il Marchese Roberto Mottola di Amato, campione mondiale di vela; il Nobile Pier Felice degli Uberti, discendente di Farinata; Alessandro Visconti, dirigente aziendale, discendente della famiglia Visconti di Invorio Inferiore, che vanta tra gli antenati Ludovico “Il Moro”. Tanti sono i Presepi dolci, prodotti da maestri dell’Arte Bianca ed ecco un capitolo che parla di loro e che comprende: Andrea Besuschio, Salvatore Cappello, Sal De Riso, Nicola Fiasconaro, Giuseppe Pepe insieme ai Maestri Panificatori Giordano Berettini e Roberto Molettieri. A Roma la cioccolateria “Moriondo & Gariglio”, sull’Isola di Capri la Pasticceria “da Alberto”, in Sicilia, a Modica Alta, l’alta pasticceria di Giorgio Fede sfornano delizie gourmet a forma di presepe. Poi ci sono gli artigiani e per scovare le loro meraviglie si spazia dalla Val Gardena alla Sicilia: nei laboratori le statuette vengono realizzate dai Maestri che scolpiscono il legno, come Thomas Comploi, di Santa Cristina Valgardena e Filip Moroder Doss, di Ortisei. Ancora presepi: a Murano si incontrano dal vetraio Giorgio Giuman e a Burano tra i merletti dei fratelli Renzo e Luca Bon. A Volterra, le Natività sono in alabastro e le realizza Stefano Simoncini, ad Impruneta Luigi Mariani li modella la terracotta; a Fano Francesco Falasconi diventano addirittura di ghiaccio. Nel cuore di Napoli, a San Gregorio Armeno, la “Via dei pastori” è ricca di straordinari Maestri che ricostruiscono l’arte presepiale del Settecento napoletano, tra loro i fratelli Vincenzo e Luciano Capuano, Genny Di Virgilio, Monica Ferrigno e il marito Giovanni Giudice. A Grottaglie plasmano e decorano stelle e Re Magi Leonardo Caramia, della bottega “Carpe Diem”, e Stefano Monteforte. In Sicilia, a Caltagirone, ci sono i Maestri figurinai Francesco Messina e Vincenzo Velardita che si ispirano all’Ottocento isolano di Bongiovanni Vaccaro, insieme al ceramista Bartolomeo Frazzetta che produce eccellenti “lumere” con le figure della Sacra Famiglia. ATrapani lavora l’ultimo “mastru curaddaru” Platimiro Fiorenza, mentre a Sciacca c’è la new generation: la corallara Sabrina Dulcimascolo, e l’iconico ceramista cartapestaio Gaspare Patti. A Palermo, Angela Tripi si ispira a Giovanni Matera e modella sublimi sculture in terracotta rivestite da tessuti preziosi. A Monreale, patria del mosaico, tessera su tessera l’artista Giosuè Cangemi realizza magnifiche Natività. Le belle foto, arricchite da uno scatto di Rino Barillari, nell’opera di Esposito illustrano la passione per il presepe espresso da artisti e artigiani. Queste e altre mille curiosità e notizie in una guida dedicata al compleanno di una rappresentazione simbolo della cristianità: la nascita di Gesù Cristo. Le presentazioni del libro dell’autore calabrese toccheranno le città di Roma, Capri, Napoli (San Gregorio Armeno), Taormina, Caltagirone e altre località.
Mimmo Petroni