Al paese mio i ragazzi
Dopo i dodici anni
Andavano a far sesso
Da un anziana signora
Di nome mamma grande
Per poche lire li riceveva,
Le faceva da maestra di sesso
Abitava dietro la chiesa
E tutti sapevano la strada.
Poi raccontavano storie vecchie
Come era vecchio il mondo.
Io invece trovai una donna,
Elena, la bella dai
biondi capelli,
Di circa trent’anni.
Mi sfiorò a sedici anni
Parlando d’amore
Mi accarezzava mi faceva
Tremare tutto il corpo
In una notte calda d’agosto.
Da una finestra di un casolare
Sperduto nella campagna
Vidi l’azzurro del cielo pieno di stelle
Mi sembrava lei una sirena
Una dea che regalava fragili sogni
E un dolce languore che dava
Visione di morte felice
Cadendo in un vuoto profondo.
Mentre volevo gridare, gridare di gioia.
Vedevo l’anima volare leggera
Bevendo a coppe di ambrosia
Insaziabile, insaziabile.
Il cuore ritmava musiche nuove
Senza dolore, senza dolori
Senza rumore, senza rumori
Soavemente cantava
Un canzone strana chiamata amore.