Spesso le forze dell'ordine, carabinieri, polizia, finanzieri ecc ecc vengono accusati ingiustamente di non fare rispettare la legge come dovrebbero, ma ecco cosa succede quando beccano incendiari e picchiatori. Sono bravi gli avvocati o è debole la nostra giustizia?
Presunto incendiario, prosciolto
Al ventitreenne B.G. si contestava l’ipotesi di reato di incendio doloso per avere, secondo la pubblica accusa, bruciato una vasta area posta a ridosso dell'abitato di Rossano. Per tali fatti, verificatisi lo scorso settembre, era stato tratto in arresto dal personale del Commissariato di P.S. e associato alla casa circondariale di Castrovillari.
Il Pubblico Ministero, al termine della propria requisitoria, ha chiesto l'affermazione di responsabilità del giovane con condanna alla pena di anni 2 e mesi 6 di reclusione. L'avvocato difensore del 23enne, nel suo intervento ha invece sostenuto come non fosse configurabile l'ipotesi delittuosa concludendo la propria arringa con la richiesta di proscioglimento dell'imputato. Argomentazioni, quelle della difesa, condivise dal Giudice che, di conseguenza, ha emesso una sentenza assolutoria.
PICCHIA UNA MINORENNE. IN LIBERTA'
Il Gip del Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avvocato difensore non ha convalidato il fermo al quale era sottoposto F.E., ventottenne pluripregiudicato coriglianese, disponendone l’immediata remissione in libertà. L’uomo è accusato di stalking e lesioni personali aggravate, anche dalla recidiva, ai danni di una minorenne. Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Corigliano e il personale del Commissariato di P.S. avevano eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Castrovillari che disponeva per il 28enne la detenzione in carcere.
Al ventottenne F.E. si contestano più episodi di atti persecutori verificatisi dal maggio dello scorso anno. È inoltre accusato di aver molestato e picchiato la vittima in più occasioni, attraverso scenate di gelosia e condotte reiterate, colpendola a calci e pugni se la stessa non si atteneva ai suoi ordini.
In sede di udienza per la convalida del fermo, il Gip ha accolto le richieste della difesa non convalidando il fermo e disponendo la scarcerazione del 28enne, al quale residua un divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi dalla stessa frequentati.