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Messa in discussione la candidabilità di Papasso

Cassano MunicipioCome un fulmine a ciel sereno, sul popolo cassanese è giunta ieri la notizia del ricorso in Cassazione dell’avvocatura dello Stato (leggasi Ministero dell’Interno) avverso la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che aveva sancito la candidabilità del neo-rieletto sindaco Giovanni Papasso e degli ex-consiglieri Luigi Garofalo e Luciano Gaetani. Cosa è successo?

In pratica il Ministero dell’Interno non ha accettato che i tre signori di cui sopra fossero stati dichiarati candidabili dai giudici di Catanzaro e ricorre alla Suprema Corte di Cassazione, chiedendo che venga annullata o meglio “cancellata” quella sentenza e, quindi, dichiarare gli stessi “INCANDIDABILI”.

Le motivazioni addotte nelle 11 pagine sono molto circostanziate e in taluni casi particolarmente “pesanti”. Già nella seconda pagina la sentenza dei giudici di Catanzaro viene stigmatizzata come “erronea e lesiva degli interessi dell’amministrazione”.

In effetti gli avvocati dello Stato cosa contestano maggiormente?

Il fatto che a Catanzaro i vari episodi scaturiti dalle indagini della commissione di controllo siano stati considerati singolarmente con una "valutazione atomistica dei fatti", non tenendo conto della pericolosità che gli episodi descritti potevano provocare presi nella loro totalità; ma ecco come viene descritto l’assunto dell’Avvocatura: “la Corte territoriale si è discostata da un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato secondo cui gli elementi sulla base dei quali può fondarsi la richiesta di incandidabilità ex art. 143, comma 11, T.U.E.L. devono essere considerati "nel loro insieme". Insomma leggendo tutte le 11 pagine c’è di che preoccuparsi. Infatti cosa accadrà se la Cassazione dovesse accogliere il ricorso del Ministero? Sindaco e Consiglio Comunale sarebbero ancora una volta mandati a casa? Oppure verrebbe esautorato solo il sindaco e le sue funzioni verrebbero prese in carico dal suo vice? Questi interrogativi meriterebbero risposte che noi non siamo in grado di dare.

Certo è un bel rompicapo, su cui i cittadini di Cassano avranno parecchio da riflettere.

Staremo a vedere cosa succederà e speriamo che non si debba ancora una volta andare alle urne.

Antonio Michele Cavallaro

Nell’allegato l’intero testo del ricorso.

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