A volte non si comprende come possano essere contrastanti certe prese di posizione di alcune ex-aziende dello Stato con le direttive del governo. E' il caso di Poste Italiane che decide di chiudere gli uffici postali delle tre frazioni di Cassano Ionio: Lauropoli, Sibari e Doria. Perché lo fa? Per salvaguardare la salute dei propri dipendendenti? In tal caso dovrebbe dotarsi di mezzi adeguati per permettere agli operatori di poter svolgere le proprie funzioni, così come negli ospedali, non gli mancano certo i mezzi. In quest'altra grana che potrebbe avere ripercussioni molto pesanti prende posizione energicamente il portavoce del Comitato Spontaneo di cittadini per il diritto per la salute di Cassano All’Ionio, Francesco Garofalo che, in una comunicazione diretta al Prefetto della provincia di Cosenza, ha segnalato la quantomeno discutibile decisione dei vertici di Poste Italiane
"Una decisione – ha evidenziato Garofalo - che non si comprende, atteso che il solo ufficio di Cassano centro, non può assorbire nella maniera più assoluta un numero elevato di persone in un territorio vasto e ampio. Già il Sindaco del Comune, ricorda, con propria ordinanza, ha intimato a Poste Italiane l’immediata riapertura degli uffici periferici a tutela della salute pubblica."
"Si tenga conto - ha concluso - che dal prossimo 26 marzo, sono tra l’altro, in pagamento le pensioni e tutto questo, determinerà un sempre più elevato numero di cittadini in grande parte di anziani, che si recheranno al solo ufficio di Cassano, In considerazione di ciò, ha chiesto al rappresentante di governo l’immediata riapertura degli uffici di Sibari, Doria e Lauropoli."
Ci auguriamo che l'appello di Garofalo e l'intimazione del sindaco di tenere aperti gli uffici delle tre frazioni non vengano disattese, l'afflusso di tanti utenti nella sola sede di Cassano potrebbe essere causa di una maggior diffusione dell'infezione da Corona Virus.