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I catasti onciari di Doria e Cassano consegnati al sindaco

Catasto onciario Cassaano 20210131.jpgL’IRFEA CONSEGNA AL COMUNE DI CASSANO I COFANETTI DEI CATASTI ONCIARI DI CASSANO E DORIA

Una delegazione ristretta dell’Associazione IRFEA (Istituto Regionale per la Formazione e per l’Educazione Ambientale) di Cassano composta dal presidente prof. Carlo Rango e dal socio Franco Sarubbo, si è recata dal sindaco della città Gianni Papasso, per consegnare ufficialmente all’Amministrazione comunale il contenuto numero di cofanetti dei Catasti onciari di Cassano e Doria in Calabria citra, 2020, pp. 2.130, edizione La Mongolfiera di Giovanni Spedicati, AGM Calabria Castrovillari.

Si conclude così l’incarico che il sindaco aveva conferito all’Irfea per la raccolta, la riproduzione fotografica dei manoscritti, la trascrizione e la pubblicazione dei Catasti onciari per renderli consultabili da studenti, studiosi e ricercatori accademici e non.

Ad accogliere nel palazzo di Città i rappresentanti dell’Irfea vi erano il sindaco Gianni Papasso, l’assessore alla Cultura e alla P.I. Annamaria Bianchi ed il presidente del consiglio comunale Lino Notaristefano.

Giova rammentare che Carlo Rango si è fatto carico di rinvenire il testo originale dei Catasti, manoscritto, nell’Archivio di Stato di Napoli, e, dopo avere ottenute le prescritte autorizzazioni previste dalle leggi in materia, ha affidato il tutto al direttore dell’Archivio diocesano di Cassano, Leone Viola, esperto in materia, per la trascrizione degli originali e degli indici: lavoro certosino che si è protratto per circa un anno. Poiché il testo era manoscritto su carta ingiallita dal tempo e con inchiostro sbiadito, il lavoro di trascrizione, delle sigle e delle abbreviazioni hanno richiesto oltre che un lavoro certosino per Viola, anche un’apprezzabile competenza per leggere, a tratti interpretare, la grafia contorta e a volte poco intellegibile.

Dopo tale operazione che ha registrato l’impegno, la dedizione, l’esperienza e dalla scrupolosa professionalità di Leone Viola, i testi sono passati al vaglio degli studiosi. In primis del professor Vittorio Cappelli, docente di storia contemporanea nell’Università della Calabria, che è stato il curatore generale dell’opera; del professor Carlo Rango, nella duplice veste di presidente dell’Irfea, e quale docente nell’Unical, nonché appassionato e scrupoloso ricercatore, tra l’altro, di storia locale, per la redazione di alcuni testi; del dottor Giuseppe Aloise, già sindaco della città nonché versatile ricercatore di storia locale -ha condotto alcune ricerche sulla storia di Lauropoli presso l’Archivio dei Serra Cassano di Napoli-, che ha curato la presentazione del Catasto di Doria; del compianto professor Palmiro Maierù, per l’analisi statistica; ancora Palmiro Maierù e Giuseppe Martire per il glossario; di Leone Viola, come già detto, per la trascrizione e gli indici; il coordinamento generale, dell’Associazione IRFEA, in qualità di affidataria dell’incarico conferitale dal Comune di Cassano. I testi, quindi, sono di Giuseppe Aloise, Vittorio Cappelli, Giuseppe Ferraro, Palmiro Maierù, Carlo Rango e Leone Viola.

<Questa inesauribile fonte documentaria di dati -ha osservato Carlo Rango- pur con gli eventuali limiti dovuti alla sua struttura di carattere fiscale, è una preziosa notevole occasione per gli studi demografici, socio-economici, del paesaggio agrario, della zootecnia, dei toponimi, dell’artigianato e via via discorrendo, delle varie Università nel Regno delle due Sicilie nella metà del Settecento>.

I Catasti onciari di Cassano e Doria, con le 2.130 pagine, in cinque volumi custoditi in elegante cofanetto, costituiscono un’opera difficilmente da riproporre a breve, per la seconda edizione, sia per la mole e sia per il costo tipografico che comporterebbero un onere finanziario non indifferente. Per questo il sindaco Papasso ha espresso il convincimento e il desiderio di mettere in rete l’opera, magari omettendone alcune parti meno interessanti sia per il lettore comune sia per lo studioso, dopo avere acquisite le dovute autorizzazioni da parte dell’Archivio di Stato di Napoli.

01.02.2021

                                                         Martino Zuccaro

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