Ci hanno appena segnalato che a Rossano questa mattina verso le otto un cittadino, in via Minnicellli, alla fermata dell'autobus, si è sentito male ed è morto, molto probabilmente, per un infarto. Sono quasi le ore 10 e la salma è ancora lì in attesa dell'Autorità giudiziaria competente di Castrovillari. Anche un'altra cittadina di Rossano allo scalo difronte al cinema teatro San Marco, investita da un'automobile è rimasta al suolo per un paio d'ore. Si può morire per strada ma non si può lasciare una salma a terra per ore. Basterebbe questo per ricordare la tragedia dell'ossequio del Ministro Orlando alla Magistratura di Palamara che ha preteso la soppressione illegittima del Tribunale di quella città. Cosa dice la Deputazione Regionale e Nazionale su tutto ciò. Tace e tacerà anche oggi. Ciascuno dica una preghiera, se lo crede, per questo nostro fratello ancora adesso abbandonato su un marciapiede. Ma vogliamo aggiungere, il sindaco e tutta la politica locale, cosa fanno o dicono? La situazione è diventata, poco per volta, insostenibile. La "grande" Città Corigliano-Rossano ha un suo peso specifico? Quanto si deve attendere perchè la "grandeur" diventi "pouvoir" effettivo e producente? Ce lo chiediamo dalla periferia, non essendo cittadini di quella città, ma se lo chiedono anche e soprattutto coloro che hanno scelto deliberatamente l'unione di due realtà urbane ben distinte in un unicum che, come si sta dimostrando, è molto difficile da gestire.
Antonio M.Cavallaro