(foto, la sede del Consorzio di Trebisacce, quasi un piccolo castello di stampo feudale) Abbiamo a più riprese scritto della mala gestione del Consorzio di Bonifica con sede in Trebisacce diretto dall'immarcescibile e inamovibile presidente Marzio Blaiotta, ora si é giunti al limite ultimo della sopportazione. Alcuni dipendenti si sono incatenati ai cancelli perché da alcuni mesi non ricevono le loro spettanze. le lamentele nei confronti del consorzio anche degli utenti non si contano negli ultimi anni per i disservizi lamentati, si sono ribellati politici e semplici cittadini, ma non c'è stato verso per far cambiare rotta a chi regge la ruota del timone. prima della pandemia addirittura alcuni dipendenti al momento del pensionamento hanno constatato che mancavano diverse annualità di versamenti previdenziali e per poter far valere i propri diritti alcuni hanno dovuto adire le vie legali. Arroccato nella sua sede però il "mammasantissima" della situazione non si scomponeva più di tanto.
Ora dinanzi all'estrema decisione di ricorrere a manifestazioni eclatanti da parte di chi non riesce a portare il pane ai propri familiari, anche mons. Francesco Savino (nella foto a lato) vescovo della diocesi di Cassano ha deciso di intervenire, giustamente, per tentare di far ragionare tutti onde raggiungere un accordo che possa, almeno momentaneamente, soddisfare le richieste dei lavoratori. Nell'allegato la lettera di mons. Savino.
Antonio Michele Cavallaro