Lo scorso sabato 7 aprile il Centro Studi Musicali "Giuseppe Verdi" diretto dal M° Pino Campana nella sua annuale rassegna concertistica denominata "Città della Musica" ha presentato un'artista calabrese di livello internazionale: la pianista M° INGRID CARBONE. Avevo sentito parlare di lei, ma era la prima volta che ho potuto assistere dal vivo ad un suo concerto. Ho scelto volutamente di sedermi in prima fila, per non essere disturbato o distratto nell'ascolto e poter cogliere, quindi, ogni minima sfumatura dell'esibizione musicale. Da quando molti anni fa ascoltai per la prima volta "La leggenda di San Francesco di Paola che cammina sulle onde" del grande pianista e compositore ungherese Franz Listz, non ho mai perso un'occasione per riascoltare quel brano denso di forza e di religiosità che l'autore ha certamente inteso imprimergli non essendogli mai venuta meno, nella sua pur disinvolta vita sentimentale, una profonda spiritualità trascendentale. Non che non apprezzi le altre notevoli composizioni del maestro ungherese, ma forse perché calabrese e devoto del santo paolano, le note ispirate da quel fatto prodigioso lasciano in me sempre una traccia profonda. Capirete, amiche ed amici carissimi, lo stato d'animo con cui mi accingevo all'ascolto.
Ingrid Carbone è apparsa nella sala con un vestito lungo di un rosa antico che esaltava il suo incarnato dalla bellezza tipicamente mediterranea, ha iniziato a suonare con disinvoltura accompagnando le note con una gestualità ed una mimica facciale che facevano trasparire chiaramente il coinvolgimento emotivo che la musica le provocava e che riusciva a trasferire in tutti gli spettatori presenti, me compreso. La concertista è riuscita, secondo me, ad esprimere bene tutta la forza, le emozioni, le visioni che il maestro ungherese ha provato durante il travaglio interiore della composizione.
Il programma eseguito era composto solo da brani di Franz Listz: "Vallée d'Oberman" - "Leggenda di San Francesca di Paola che cammina sulle onde" - "Consolazione n°3" - "Dopo una lettura di Dante". Musiche che sono nate dalla sensibilità di Litz durante i suoi viaggi e le innumerevoli letture, essendo egli affamato di conoscenza.
Suonare opere di qualsiasi grande compositore e di Listz in particolare non è solo una semplice "applicazione tecnica", è necessario prima, sforzarsi di conoscere, di penetrare per quanto possibile, l'anima dell'autore per riuscire a trasformare in suono l'afflato più profondo della sua ispirazione, Ingrid ci è riuscita benissimo, alla fine mi è apparsa felice tra gli scroscianti applausi degli astanti, ma anche stremata dallo sforzo emotivo. A quel punto, pur non avendola mai conosciuta prima d'allora, non ho potuto trattenermi dallo stringerle le mani e baciargliele, con vero, autentico, sublime sentimento di stima e ringraziamento per le emozioni che era riuscita a suscitare e che ancora echeggiano nella mia anima. Grazie.
Un ringraziamento doveroso va al caro amico M° Pino Campana, che da molti anni ormai, riesce ad offrire ad un pubblico di appassionati musicofili concerti di altissimo livello qualitativo.
Antonio Michele Cavallaro
Foto della Pro-Loco di Rossano: INGRID CARBONE attorniata dai suoi estimatori
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