Da Corigliano a Roma: approda in teatro un’opera di Isabella Freccia - Il regista Ventura ne farà una commedia per il Piccolo Teatro dell’Arte - È una storia di ordinaria straordinarietà, quella di Isabella Freccia e dei suoi ultimi traguardi. Non è una contraddizione, bensì un gioco ad incastro, nella vita privata e professionale dell’insegnante coriglianese, ove l’apparente consuetudine degli interessi e delle attività si fonde in una fiorente varietà di lieti avvenimenti.
È notizia delle ultime ore, difatti, la decisione assunta dal noto regista e attore Francesco Ventura e dal suo staff di portare in scena prossimamente, presso il Piccolo Teatro dell’Arte, nel cuore di Roma, una delle opere letterarie scritte da Isabella Freccia e di farne, pertanto, una commedia da divulgare all’attenzione del grande pubblico. A darne notizia è, in una nota, il giornalista Fabio Pistoia. Un prestigioso risultato per chi, come Isabella Freccia, da anni è impegnata nella non facile arte della scrittura, con una poliedrica produzione culturale di testi in prosa (anche in vernacolo coriglianese) e componimenti poetici o prosometrici, dai più apprezzati per lo stile espositivo e la passione profusa dall’Autrice.
L’opera della nostra concittadina, pertanto, si appresta ad essere portata in scena presso il Piccolo Teatro dell’Arte, un grazioso tempio di cultura situato presso l’Associazione “Il Salotto dell'Arte”, in via Teano 249/251 (Metro C – fermata Teano). Da Corigliano a Roma: una soddisfazione di non poco conto per Isabella Freccia, donna verace e colta, spirito leggiadro ma mai superficiale, sempre capace di coniugare la dolcezza dei sentimenti per gli affetti più cari con l’animo di una tempra d’acciaio.
I testi proposti dall’Autrice calabrese sono stati accolti con entusiasmo dal regista Ventura (il quale, col supporto dei suoi collaboratori, porta avanti con abnegazione il Piccolo Teatro dell’Arte), tanto da essere ritenuti degni di essere tradotti in apposito spettacolo, i cui dettagli saranno divulgati di qui a breve. Il fascino della Capitale, dunque, ancora più vicino grazie ad Isabella Freccia e alla sua attività culturale, per la gioia di quanti hanno sempre creduto nelle sue virtù e il disincanto di taluni soloni da paese.