Una serata musicale travolgente ieri sera nel salone degli specchi del Castello Ducale di Corigliano Calabro. L’Istituto Musicale Fryderyk Chopin del M° Giorgio Luzzi ha offerto agli estimatori del Jazz un concerto veramente indimenticabile, è raro infatti che dalle nostre parti si possa incontrare una band che interpreti alcuni dei più famosi brani del jazz classico con la stessa maestria e qualità dimostrata dai musicisti che hanno deliziato gli appassionati di quel tipo di musica.
Come si arguisce facilmente dal nome “Paisiello Dixie Jazz Band”, il gruppo nasce all’interno del conservatorio di Taranto che è dedicato allo stesso grande musicista tarantino di nascita e i solisti sono tutti insegnanti dello strumento magistralmente suonato, ma ricordiamo i 7 fantastici maestri: Giuseppe Greco al pianoforte, Rocco Cetera al Clarinetto, Antonio Ricciardi al Trombone, Gabriele Maggi alla Batteria, Nicolò Pantaleo al Sax tenore, Leonardo Calabria alla Tromba e Walter D’Elia al Basso, i quali sono riusciti a trasmettere al numeroso pubblico presente la loro stessa dinamica gioia nell’eseguire i grandi brani della tradizione jazzistica americana ed internazionale. Si è iniziato col conosciutissimo When the Saints Go Marching In, cavallo di battaglia del grande Louis Armstrong per passare poi da brani di Count Basie, Duke Ellington e via, via fino alla famosissima Pink Panther portata al successo dall’orchestra di Henry Mancini e all’altrettanto noto PENNSYLVANIA 6-5000 di Glenn Miller.
Ciò che veramente ha sorpreso i conoscitori di questo genere di musica, come lo scrivente, è che i sette musicisti sono riusciti a creare sonorità che di solito si riescono ad ottenere dalle grandi big band composte da sezioni di fiati molto più numerose. C’è da augurarsi di poter riascoltare questo fantastico settetto per godere ancora della loro bravura. Sorprendente anche la semplicità e la simpatia con cui il M° Maggi ha introdotto i vari brani improvvisando delle divertenti gags con il M° Ricciardi che hanno permesso agli astanti attimi di divertente relax. E’ difficile che musicisti avvezzi a suonare soprattutto brani classici possano essere “sorpresi” quando fanno della musica per puro e sano divertimento, non per niente in molte lingue straniere il termine italiano “suonare” si traduce in “giocare” ed è quello che i valenti musicisti della “Paisiello Dixie Jazz Band” ierisera sono riusciti a dimostrare.
In coda alla presente nota offriamo un piccolo assaggio di quel che è accaduto ierisera, un breve Poutpourry di alcuni brani eseguiti durante il concerto.
Antonio Michele Cavallaro