Il 18 dicembre del 1869 nasceva il compositore e pianista statunitense Louis Moreau Gottschalk (1829-1869). Fin da piccolissimo si rivelò un vero e proprio prodigio esordendo in concerto ad appena undici anni d’età. Il padre ne intuì presto il potenziale e decise quindi di mandarlo a studiare al conservatorio di Parigi, ma il bambino venne rifiutato per la sua nazionalità, senza neanche esser ascoltato, dal direttore della classe di pianoforte Pierre Zimmermann che lo liquidò commentando che «l’America è solo un Paese di macchine a vapore». Nonostante ciò Louis rimase nella capitale francese a studiare con diversi insegnanti privati, e non tardò a far notare il suo eccezionale talento di virtuoso esecutore quando nel 1845 si esibì nel suo primo concerto parigino eseguendo tra l’altro il Concerto n.1 per pianoforte e orchestra in mi minore di Chopin, con lo stesso autore presente fra il pubblico che gli fece i più vivi complimenti e gli predisse una gloriosa carriera, ed ulteriori personalità di primo piano come Lizst e Berlioz ad aggiungersi alla schiera di suoi ammiratori e sostenitori. L’ambiente romantico parigino non si sposava bene con le sue idee e dopo circa undici anni di lontananza Louis tornò a casa. Dopo un viaggio a Porto Rico compose uno dei suoi pezzi più famosi, Souvenir de Porto Rico. Come d’uso nel secolo del romanticismo le sue composizioni sono prevalentemente per pianoforte solo. Nel suo stile, assai vicino a Chopin e Lizst, si avverte l’educazione classica ricevuta da bambino a Parigi. Ma a partire dal suo ritorno in America, e soprattutto come conseguenza dei suoi numerosi viaggi, il suo stile attinge direttamente alle tradizioni delle terre di sua madre e della nonna (originaria di Santo Domingo). Un approccio muscolare allo strumento in pieno stile americano ha fatto individuare in Gottschalk il precursore del pianoforte jazz e soprattutto ragtime. Gottschalk fu anche compositore di lavori orchestrali tra cui la sua prima e più famosa sinfonia, Nuit Des Tropiques, divisa in due movimenti dai nomi eloquenti: Noche en los tropicos e Festa Criolla. Quest’ultimo movimento è un’eccezionale sintesi tra romanticismo e tradizione sudamericana. Capolavori di questo tipo anticiperanno quelli di altri compositori come G. Gherwshin. Arrivato a poco più di trent’anni Louis Gottschalk è quindi riconosciuto come il più grande musicista di tutti gli Stati Uniti, grazie anche ad un’etica del lavoro ferrea che lo portò a viaggiare moltissimo ed a esibirsi in un numero impressionante di concerti. Non pensò mai neanche per un momento di tornare in Europa. Durante un’esibizione a Rio de Janeiro (Brasile) nel 1869, poco dopo aver finito di suonare uno dei suo ultimi capolavori pianistici (Morte!) collassa sul palco a causa della febbre gialla morendo tre settimane dopo a soli 40 anni nella sua camera d’albergo.
Archivio
- a cura di Luigi Maffeo
- Arte: Musica, Pittura, Scultura
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