Il 14 settembre del 1760 nasceva a Firenze il compositore italiano Luigi Cherubini (1760-1842). Nonostante avesse riscosso importanti successi come operista in Italia decise di espatriare e trasferirsi a Londra dove operò al Teatro Haymarket. Dopo l'esecuzione dell'Ifigenia in Aulide rappresentata a Torino, su consiglio di Giovan Battista Viotti si trasferì a Parigi dove trovò la città riscaldata dalla querelle tra piccinisti e gluckisti. A Parigi colse alcuni successi con il Démophoon e in particolare con Lodoïska opera nella quale è manifesto l’intento di esprimere con la massima aderenza musicale lo stato psicologico dei personaggi. Nel 1794 entrò a far parte della Bande Républicaine che l'anno successivo fu trasformata nel Conservatorio dove Cherubini esercitò per anni una rigorosa attività di didatta. Con la composizione di Médée, definita di Brahms “la vetta suprema della musica drammatica” e da molti considerata il suo grande capolavoro, Cherubini si colloca decisamente tra Gluck e Beethoven per la severità dello stile e per l'accentuato sinfonismo. Amareggiato per l'ostilità dimostratagli da Napoleone, che era più incline ad apprezzare le facili melodie, Cherubini si trasferì a Vienna dove venne in contatto con Haydn e Beethoven.
Faniska (1806) fu l’ultima opera che scrisse prima di abbandonare temporaneamente la musica a favore della pittura e della botanica. Questo periodo di ritiro causato da problemi nervosi fu interrotto nel 1808 con la composizione della Messa in fa maggiore. Alla caduta di Napoleone, tornato di nuovo in auge, divenne sovrintendente della Musica del Re e direttore del conservatorio di Parigi, carica che lasciò nel 1842 pochi mesi prima della morte. Di notevole importanza anche la musica sacra.
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a cura di Luigi Maffeo