Una vita brevissima eppure intensa quella di un musicista che pochi ricordano e che, comunque, è riuscito a lasciare un'impronta decisa nel mondo della musica classica. Se non ricordo male è stato un paio d'anni fa che in uno dei concerti organizzati dall'amico M° Pino Campana presso la scuola di musica da lui diretta a Rossano ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo il brano più famoso di Adolfo Fumagalli (nella foto) eseguito da una talentuosa concertista . Il brano é citato nel testo che segue e del quale vi offro l'ascolto eseguito dal pianista Artur Cimirro, famoso pianista brasiliano. (A.M.Cavallaro)
Il 19 ottobre del 1828 nasceva ad Inzago (Milano) il pianista e compositore Adolfo Fumagalli (1828-1856). Grande virtuoso fu senza dubbio uno degli esponenti più illustri dell’Ottocento musicale italiano. Nel 1853 un importante fatto accrebbe il suo prestigio: Franz Liszt lo elogiò in una lettera indirizzata al proprio segretario, egli pure di origine italiana, con queste parole: “Io mi inchino innanzi a lui, come innanzi ad un pianista di primo ordine”. Venne definito il "Paganini dei pianisti". Avrebbe potuto raggiungere livelli artistici superiori se il destino non gli fosse stato avverso: una morte prematura pose fine a soli 28 anni ad una carriera musicale incompiuta. La produzione di Fumagalli è piuttosto vasta ed è composta principalmente da fantasie su arie d'opera e pezzi di carattere. Una delle sue composizioni più difficili e virtuosistiche è la Grande Fantasie sur Robert le Diable de Meyerbeer op.106 (cliccare per l'ascolto) (dedicata a Liszt) per la mano sinistra. Scrisse anche un interessante arrangiamento della Casta Diva di Vincenzo Bellini, sempre per la sola mano sinistra. Colpito da miliare (una forma di tbc), morì a Firenze il 3 maggio 1856.