Ricordo oggi, nell'anniversario della sua nascita, un musicista che a me piace definire "elegante", la sua musica è come una brezza piacevole in una giornata calda, come un caldo raggio di sole invernale. Forse esagero, e certamente tanti altri musicisti ci fanno sognare, ma in questo momento ascoltiamo la sua musica e gli altri li ascolteremo poi. (A.M.Cavallaro)
Il 12 gennaio 1876 nasceva a Venezia il compositore Ermanno Wolf-Ferrari (1876-1948). Nacque da Augusto Wolf, pittore tedesco e dalla veneziana Emilia Ferrari. Studiò sia pittura che musica, quest’ultima a Venezia e a Monaco. Nella città bavarese fece anche eseguire la sua prima opera di ispirazione goldoniana, Le donne curiose (1903).
Seguirono I quattro rusteghi (la sua opera più nota, da Goldoni, 1906), Il segreto di Susanna (ispirato agli antichi intermezzi italiani, 1909), I gioielli della Madonna (1911), L’amore medico (da Molière, 1913), per citare ancora Sly (un dramma a forti tinte su libretto di G. Forzano, 1927) e Il campiello (da Goldoni, 1935). La fama del compositore è legata in particolare alle due opere ispirate al teatro di Carlo Goldoni: I quattro rusteghi (1906) e Il campiello (1935).
In queste opere l'autore assume il '700 a modello di eleganza, compostezza ed equilibrio formale, che sono i motivi principali del loro successo nei teatri di tutto il mondo. Musicista colto e raffinato, del tutto estraneo alle suggestioni del teatro verista e alle problematiche delle avanguardie europee, Wolf Ferrari fu incline ai modi arcaicizzanti e insieme sensibile alle lezioni di quel capolavoro che è Falstaff di Verdi. Colse i suoi risultati migliori, come detto, nelle opere goldoniane, in cui seppe rievocare, in una dimensione di civile garbo, le grazie e le maniere del ‘700 veneziano.
Invito all'ascolto dell'Intermezzo da "I quattro rusteghi"