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Ricordiamo BIG Luciano ed il napoletano Francesco Provenzale

pavarottiIl 6 settembre del 2007 moriva il tenore italiano *Luciano Pavarotti* (1935-2007). Esordì nel 1961 a Reggio Emilia con La Bohème di Giacomo Puccini, opera a lui congeniale, cui si aggiunsero presto altri titoli capitali della sua straordinaria carriera, primi fra tutti L’elisir d’amore (Donizetti) e Un ballo in maschera (Verdi). Attorno a queste tre opere Pavarotti costruì la sua carriera caratterizzata da un repertorio ben calibrato di ruoli lirico-leggeri (soprattutto Bellini e Donizetti), poi gradualmente integrato da personaggi più drammatici. L’oculatezza nelle scelte gli ha permesso di conservare pressoché integro fino alla fine uno strumento vocale unico per morbidezza, lucentezza e perfezione tecnica che, unitamente alle innate doti comunicative, ha favorito una straordinaria popolarità internazionale. Pavarotti vanta inoltre una vastissima discografia che spazia ben al di là del repertorio sostenuto sulle scene dal vivo. Negli anni '90 curò molto i concerti all'aperto. Tra i più famosi furono quelli dei «Tre Tenori» con Placido Domingo e José Carreras. Intensa è stata anche l'attività di organizzatore del «Pavarotti and friends», evento col quale riunì nella sua città natale (Modena) a scopo di beneficenza, le più grandi star del pop internazionale. Dal 2007 gli è stato dedicato il Teatro Comunale di Modena (Teatro Luciano Pavarotti). Ricordiamolo ascoltando "E lucean le stelle" dalla TOSCA.

snapshot.jpgIl 6 settembre del 1704 moriva a Napoli il compositore e didatta italiano *Francesco Provenzale* (1624-1704). Visse nella città natale, Napoli, dove fu prima insegnante nei conservatori di S.Maria di Loreto e della Pietà dei Turchini, poi maestro presso la cappella del Tesoro di S.Gennaro e la cappella reale. Fu tra i primi cultori a Napoli del melodramma. Dei suoi lavori teatrali di sicura attribuzione ci sono giunti solo Il schiavo di sua moglie (1672) e La Stellidaura vendicata (1674), ove il modello monteverdiano viene adattato a caratteri comici tipicamente napoletani. Fu il primo grande compositore napoletano a comporre opere, ma il suo prestigio risiede principalmente nella sua attività didattica che contribuì a formare i più importanti compositori napoletani attivi agli inizi del XVIII secolo. Propongo l'ascolto dell'aria "Deh rendetemi" dalla Stellidaura vendicata.

Note di Luigi Maffeo

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