Il mese di Dicembre è sempre stato molto "gettonato" per le prime di opere musicali, di brani sinfonici o per la presentazione di libri e pubblicazioni di vario genere. Il 13, il giorno in cui si commemora Santa Lucia, sembra essere stato il prediletto per i compositori, guardate un po' cosa si é riusciti a scovare fra le "memorabili date" di alcune grandi opere di altrettanto grandi musicisti di musica classica (Potete ascoltare i brani citati cliccando sui titoli):
Il 13 dicembre del 1895 prima esecuzione a Berlino (Singakademie am Unter den Linden) della Sinfonia n. 2 in do minore per soprano e contralto soli, coro misto ed orchestra "Risurrezione" di Gustav Mahler. Nel 1888, subito dopo aver terminato la Prima Sinfonia, Gustav Mahler cominciò ad abbozzare una seconda partitura sinfonica la cui stesura, fra abbandoni e ripensamenti, lo avrebbe impegnato fino al 1894. Ai tre movimenti originari per sola orchestra se ne erano aggiunti due con interventi vocali: il Lied Urlicht (Luce primordiale) tratto dalla famosa raccolta di Arnim e Brentano Des Knaben Wunderhorn (scoperta dieci anni prima da Mahler a Lipsia con indicibile entusiasmo), e un quinto e ultimo movimento (con l'intervento di un coro e le voci di soprano e contralto) basato sull' ode Die Auferstehung (Resurrezione) del poeta e drammaturgo tedesco Friedrich Gottlieb Klopstock. Il testo di Klopstock e l'idea stessa di una conclusione corale erano sorte nel compositore in una luttuosa circostanza. Assistendo alla fine di marzo alla cerimonia funebre in onore di Hans von Bülow, il celebre direttore d'orchestra appena scomparso che tanto lo aveva aiutato nel periodo amburghese, Mahler ebbe la rivelazione: "Già da tempo riflettevo sull'idea di introdurre il coro nell'ultimo movimento e solo la preoccupazione che ciò potesse essere inteso come superficiale imitazione di Beethoven [Nona Sinfonia] mi faceva sempre esitare. Allora morì Bülow, e io assistetti alla cerimonia funebre in suo onore. Lo stato d'animo in cui mi trovavo stando là seduto e i pensieri che rivolgevo allo scomparso erano nello spirito del lavoro che portavo dentro di me. In quel momento il coro accompagnato dall'organo intonò il corale su testo di Klopstock 'Auferstehen!'. Mi colpì come una folgore e tutto apparve limpido e chiaro alla mia anima! Chi crea attende questo lampo, è questo il 'sacro concepimento'! L'esperienza che allora vissi dovetti crearla in suoni. Eppure, se non avessi già portato in me quell'opera, come avrei potuto vivere tale esperienza? [...] Così è sempre per me: soltanto se vivo un'esperienza, compongo, soltanto se compongo, la vivo!...".
Il 13 dicembre del 1904 prima rappresentazione a Berlino (Hofoper) di Der Roland von Berlin, dramma lirico storico in 4 atti di Ruggero Leoncavallo. L'opera fu commissionata al compositore dall'imperatore Guglielmo II. Il testo del libretto, ispirato al romanzo di Willibald Alexis, fu scritto in italiano dallo stesso Leoncavallo e tradotto in tedesco per la prima rappresentazione a Berlino da Georg Droescher. La prima rappresentazione italiana avvenne a Napoli (Teatro San Carlo) il 19 gennaio 1905 con il titolo Rolando.
Il 13 dicembre del 1919 prima rappresentazione a Roma (Teatro Quirino) di Sì, operetta in 3 atti di Pietro Mascagni. Ad avvicinare Mascagni a questo genere fu Carlo Lombardo, considerato il padre dell’operetta italiana. Geniale e polivalente figura di editore, compositore, librettista e impresario teatrale, Carlo Lombardo firmò infatti tantissimi successi sia con libretti come quelli di Cin-cin-là e del Paese dei campanelli per Virgilio Ranzato, sia con intelligenti rielaborazioni di musiche composte da altri, come quelle di Franz Lehár per Der sterngucker che divenne La danza delle libellule, unica operetta italiana a varcare i confini nazionali. In realtà anche con Mascagni tentò di ripetere la stessa operazione che aveva fatto con Lehár; un giorno si presentò dal livornese con un’operetta per la quale aveva utilizzato musiche tratte dalle opere di Mascagni. Fu forse allora che Mascagni maturò l’idea di scrivere un’operetta completamente nuova. Nacque così Sì, su libretto di Lombardo e Arturo Franci. In quest’operetta, che guarda all’opera soprattutto nella struttura melodica, gli elementi stranieri sono del tutto inesistenti; l’imperante moda delle danze americane (come il foxtrot o la giava) che aveva contagiato l’operetta italiana del ‘900 in Sì non trova spazio e lascia la scena al valzer che ne caratterizza molte pagine.
Il 13 dicembre del 1920 prima rappresentazione (postuma) a Chicago (Auditorium Theatre) in forma di concerto di Edipo re, opera in 1 atto di Ruggero Leoncavallo su libretto di Giovacchino Forzano tratto dall'Edipo re di Sofocle. L’opera venne scritta espressamente per il baritono Titta Ruffo, ma Leoncavallo morì prima di poterla terminare. Venne poi ultimata dal direttore d’orchestra e compositore Giovanni Pennacchio. La prima esecuzione europea in forma scenica si tenne in Italia soltanto il 15 settembre del 1958 all’Accademia Chigiana di Siena.
Il 13 Dicembre del 1928 prima esecuzione a New York (Carnegie Hall) di An American in Paris (Un americano a Parigi), poema sinfonico di George Gershwin e la sua più importante composizione sinfonica. Fu scritta dopo il ritorno dalla Francia dove aveva studiato con Nadia Boulanger e Maurice Ravel. La Metro-Goldwyn-Mayer, ispirandosi a questo lavoro, realizzò nel 1951 l'omonimo film musical diretto da Vincente Minnelli (con Gene Kelly e Leslie Caron) film che venne premiato con ben 6 premi Oscar.
Il 13 dicembre del 1930 prima esecuzione a Bruxelles (Palais des Beaux-Arts) della Sinfonia di salmi per coro e orchestra di Igor Stravinsky, uno dei capolavori del periodo creativo del compositore russo chiamato genericamente neoclassico. Composta in occasione del cinquantenario della Boston Symphony Orchestra, la prima esecuzione a Boston (diretta da Serge Koussevitsky il 19 dicembre 1930) fu preceduta di pochi giorni dall'esecuzione europea a Bruxelles diretta da Ernest Ansermet.
Luigi Maffeo