Pochi anni fa, credo nel mese di novembre del 2019, un amico di Sibari condusse alla sede della Sybaris Tour, agenzia viaggi da me fondata nel 1988, un signore svizzero giunto alla stazione ferroviaria di Sibari che abbisognava di informazioni. Con qualche parola in italiano era riuscito in qualche modo a farsi capire dal mio amico. Il personaggio in questione era un professore di greco in pensione, venuto da noi per visitare quel che restava delle vestigia dell'antica cultura greca. La mia conoscenza del tedesco dovuta alla mia lunga permanenza nell'area germanofona svizzera mi permise di avere subito un interessante scambio di informazioni. Dopo averlo sistemato in una comoda camera d'albergo, durante la cena mi disse dei luoghi che avrebbe voluto visitare e m'impegnai ad accompagnarlo durante la sua permanenza. Non mi dilungo sulle minuziose visite che effettuò durante la settimana in cui stemmo insieme, ma voglio invece raccontare di quanto fosse rammaricato del fatto che la Svizzera avesse eliminato dai licei classici lo studio del greco. Egli era ormai in pensione ma era profondamente preoccupato non solo per suo figlio che aveva seguito le sue orme e che, quindi, sarebbe rimasto disoccupato, ma anche per l'arretramento culturale che avrebbero subito gli studi umanistici nel suo paese. In cinquant'anni di attività nel settore del turismo culturale ho messo sempre in primo piano quanto l'influenza greca sia stata importante in Calabria, dove si è parlato il greco per quasi 2000 anni, mi è sembrato opportuno inserire questa mia esperienza come prologo al resoconto dell'importante simposio che si è tenuto pochi giorni fa a Castrovillari proprio sull'influenza della "grecità" nella nostra regione, nella speranza che non accada mai da noi quanto già avvenuto in Svizzera e si paventa possa avvenire anche in altre aree europee. Grazie dell'attenzione e buon proseguimento della lettura. (Antonio Michele Cavallaro)
Il 19 e 20 ottobre, Castrovillari ha ospitato con grande successo il Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC), un evento di alto profilo culturale e scientifico che ha messo in luce il profondo legame storico tra la Calabria e la tradizione greca.
Presso l'Auditorium Pitagora-Calvosa, studiosi, cultori, docenti e studenti si sono riuniti per ascoltare le relazioni di filologi e storici della filosofia antica sul tema "La Grecità in Calabria attraverso i secoli". Sono stati presenti docenti, ai quali il Ministero ha concesso l’esonero dalle lezioni e soci di diverse città italiane come Bologna, Trento, Como, Roma, La Spezia, Cagliari, Bari, Taranto, Locri, Castellammare di Stabia.
I congressisti sono stati accolti calorosamente dalla sezione locale dell'AICC, guidata dal professor Leonardo Di Vasto. A dare il benvenuto anche i giovani studenti del Liceo Classico Garibaldi, che hanno attivamente contribuito all'organizzazione e all'accoglienza dei partecipanti.
Il Congresso è stato presieduto dall’esimio professor Renzo Tosi, Presidente nazionale dell’AICC e ordinario di Letteratura greca nell’Università di Bologna.
La professoressa Francesca Biondi dell'Università della Calabria ha aperto i lavori con la relazione su “Teagene di Reggio, il primo omerista”; Cristina Torre, docente presso l'Università della Calabria e l'Università di Palermo, ha illustrato “La tradizione omerica in Calabria durante le epoche bizantina e post-bizantina”; Felice Stama dell'Università di Cagliari ha delineato la figura di “Alessi di Thurii, il più grande commediografo tra Aristofane e Menandro”; Il professore Mino Ianne del Dipartimento Ionico di Taranto e dell'Università di Bari con la relazione “Pitagora e Crotone” ha evidenziato il ruolo fondamentale di Pitagora e del pitagorismo per la città di Crotone; Michele Corradi dell’Università di Pisa ha chiuso il ciclo con un'analisi approfondita su” Protagora e la Costituzione di Thurii”.
A rendere ancora più partecipato l’evento, l'adesione di numerose scuole e associazioni culturali del territorio, come il Polo Liceale di Castrovillari, il Liceo Classico di Trebisacce e di Cassano, l’IIS “Fermi – Pitagora – Calvosa”, l’IIS IPSEOA – IPSIA “Da Vinci”, il Gruppo Archeologico del Pollino, l'Accademia Pollineana, il Lions Club Castrovillari e la Lagaria Onlus di Francavilla, lo Studio di Francesco di Morano Calabro. Hanno patrocinato l’iniziativa l’Amministrazione Comunale, la Fondazione Carical e il Credito Cooperativo Mediocrati.
L’appuntamento culturale non si è limitato agli interventi accademici: il programma è stato arricchito da intermezzi musicali e canori a cura del giovane pianista Federico Lauro e della cantante Gaia Oliveto; da una visita al Sistema Museale di Castrovillari, guidata dal prof. Nicola Castrofino (Storia del Protoconvento), dall’avvocato Claudio Zicari (Museo archeologico) e da un’escursione al Museo e al sito archeologico di Sibari. Gli studenti dell’Istituto Alberghiero IPSEOA “K. Wojtyla”, guidati dai loro insegnanti, hanno deliziato i partecipanti il giorno 19 con un buffet a tema, ricreando pietanze dell'antica Grecia ispirate ai consigli gastronomici di Archestrato di Gela, un celebre gastronomo del IV secolo a.C., e in serata gli ospiti sono stati intrattenuti dall’eccezionale concerto del pianista Mario Panebianco, presso l’elegante Circolo Cittadino. L’ottocentesca Villa Bonifati è stata, infine, la degna cornice del pranzo sociale di giorno 20.
L’evento è stato non solo un’occasione di studio e confronto, ma anche un'importante vetrina per il territorio di Castrovillari, dimostrando l’impegno costante della Delegazione locale dell’AICC, che da circa quarant’anni promuove iniziative culturali di rilievo, rivolte in particolare alle giovani generazioni.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente Nazionale Renzo Tosi, che ha coordinato i lavori, sottolineando come l’AICC continui a essere un punto di riferimento per la tutela degli studi umanistici e un veicolo essenziale per trasmettere ai giovani i valori della classicità.
Il Congresso castrovillarese ha riaffermato l'importanza di preservare e diffondere la grande eredità della civiltà greca, richiamando l’attenzione sul patrimonio culturale, nonché sul valore della democrazia, creazione greca, che, oggi, è insidiato da scelte politiche demagogiche.
Luigi BLOTTA