Dalla Tiburtina a Sanremo: la parabola dei prodotti tipici calabresi “Forte”.
“Forte” (terra, sole passione), attività interamente dedicata alla cucina calabrese, sorta da qualche mese nel quartiere Tiburtino di Roma e nelle settimane scorse insignita del prestigioso Premio “Puntarella Rossa” come miglior bottega della Capitale, approda a Sanremo, nel periodo di svolgimento dell’importante kermesse canora nazional-popolare. I suoi prelibati prodotti tipici, realizzati con la cura e la ricerca di ingredienti selezionati e naturali all’insegna della massima qualità e del soddisfacimento di qualsivoglia esigenza, saranno infatti esposti e degustati nella città dei fiori.
Melanzane, Pomodori secchi, Olive schiacciatelle, Peperoncini a rondelle, Passata rustica, Acciughe saporite, Filetti di acciughe, Acciughe piccanti, Acciughe aromatizzate, Acciughe in olio, Peperoncini piccanti, Pesto peperoncini piccanti, Pesto pomodori secchi, Marenduja, Prontopasta, Filetti di tonno. Una vera e propria ribalta per il binomio “sapori e saperi” conferito da “Forte” alla sua vasta gamma di prodotti tipici, perché dietro ogni ricetta, dietro ogni singola eccellenza, si cela un lavoro certosino mirato a conferire prestigio e tutela al prodotto medesimo e alla sperimentazione di nuove peculiarità.
Nella prima decade del mese di febbraio (da domenica 4 a domenica 11), nella splendida cornice di SANREMO, in concomitanza con l’edizione n. 68 del celebre FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA, nell’ambito di una serie di iniziative dedicate alle eccellenze della Calabria nonché di altre regioni italiane, avranno luogo una serie di esposizioni (creazioni d’arte, prodotti tipici, testi di autori locali) nel centro di Sanremo, dislocate sia in modo permanente che itinerante tra le hall di strutture ricettive, nonché presso associazioni del luogo, curate da un gruppo di giornalisti, blogger e operatori del mondo della comunicazione provenienti da diverse località, in collaborazione con realtà culturali sanremesi e comunità di residenti, nell’ambito di un’iniziativa nazionale di marketing territoriale. Referente per la Calabria è il giornalista Fabio PISTOIA.
Un risultato significativo che premia il valore di “Forte”, attività interamente dedicata alla Calabria, ai suoi numerosi e deliziosi prodotti tipici, a piatti della memoria che registrano unanime consenso. Giuseppe Marturano, brillante giovane calabrese che al suo attivo annovera già altre esperienze di successo nel mondo della ristorazione, ha ideato e realizzato un vero e proprio angolo della bellezza e del gusto. Ristorante, pizzeria, friggitoria, luogo dedito alla gastronomia: tante definizioni, ma nessuna esaustiva, di questo piccolo ma ammaliante spazio pensato e costruito per celebrare il giusto tributo alla cucina della terra natia.
Da qualche mese, difatti, a breve distanza dalla celeberrima stazione Tiburtina, ed esattamente in via Giuseppe Marcotti n. 20 (apertura dal lunedì al sabato dalle ore 10 a mezzanotte, la domenica dalle 16), s’ode un’avvincente fragranza di sapori calabresi che ha ormai sedotto i palati di tutti, dagli abituali residenti agli ignari passanti, ai visitatori e curiosi ad hoc. E ora questo nuovo traguardo: “Forte” (tel. 06.69321414) – autentico tempio della sana ristorazione, ma ancor prima luogo dove ci si sente a casa, si trasmettono sensazioni ed emozioni, s’infonde affetto nei cibi elaborati e nei modi garbati e gentili con i quali vengono dispensati – tra i protagonisti nel periodo clou della città dei fiori, perla della Liguria e simbolo del Belpaese nel mondo.
L’opera dell’autrice coriglianese Isabella Freccia approda a Sanremo.
Da una donna dal cuore grande, poliedrica autrice di testi sia in vernacolo coriglianese che nella corrente lingua italiana, non poteva che sprigionarsi una fervida produzione letteraria dominata dall’estro, dalla creatività, da un mai sopito inno alla vita. Isabella Freccia, insegnante con la passione per l’arte dello scrivere, annovera al suo attivo ben cinque pubblicazioni, l’ultima delle quali, “Quell’amore che profumava di giuggiole”, ha registrato unanime consenso.
Dotata di un’arguta intelligenza e di una vivida fantasia, Isabella Freccia (nella foto con Fabio Pistoia) è persona che ama la cultura nella sua accezione più pura e semplice del termine, proiettando idee, emozioni, sensazioni del suo essere con un linguaggio capace di arrivare al cuore del lettore senza difficoltà alcuna, ma in modo diretto e sincero. Ecco dunque spiegato il segreto del suo ‘successo’, dell’adesione di tanti, tra concittadini e non, al suo talento comunicativo.
Ebbene, questa sua nuova pubblicazione, “Quell’amore che profumava di giuggiole”, dopo i notevoli riscontri positivi registrati nella città natia, in altri comuni calabresi e addirittura nel centro storico di Roma, approda adesso in località e contesto a dir poco esclusivi e degni di menzione. Alcune copie del libro saranno infatti esposte, nella prima decade del mese di febbraio (da domenica 4 a domenica 11), nella splendida cornice di SANREMO, in concomitanza con l’edizione n. 68 del celebre FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA, nell’ambito di una serie di iniziative dedicate alle eccellenze della Calabria, in particolare di Corigliano e della Sibaritide. Le esposizioni (creazioni d’arte, prodotti tipici, testi di autori locali) avverranno nel centro di Sanremo, dislocate sia in modo permanente che itinerante tra le hall di strutture ricettive, nonché presso associazioni del luogo, e saranno curate da un gruppo di giornalisti, blogger e operatori del mondo della comunicazione provenienti da diverse località italiane, in collaborazione con realtà culturali sanremesi e comunità di residenti, nell’ambito di un’iniziativa nazionale di marketing territoriale. Referente di zona, per il comprensorio Sibaritide-Pollino, è il giornalista Fabio PISTOIA.
L’opera di Isabella Freccia sarà dunque tra i protagonisti nel periodo clou della città dei fiori, perla della Liguria e simbolo del Belpaese nel mondo. Un meritato riconoscimento che fa onore all’intera comunità e all’autrice, che nel suo testo ha sapientemente riportato ricordi che si perdono negli evi lontani, capaci di far da cornice ad un’avvincente storia d’amore tra due giovinetti, sbocciata sotto la coltre protettiva di una rigogliosa pianta. L’opera è un viaggio del cuore e nel tempo che accarezza la memoria, senza porre limiti alla creatività e al sogno. Alla stregua del volo di un gabbiano nell’azzurro del cielo, di un tuffo nell’acqua di un delfino, o più semplicemente di un sussulto di emozioni, Isabella Freccia regala al lettore un percorso, irto di difficoltà e dal finale tutt’altro che idilliaco, che i due protagonisti di questa sua opera compiono. Dapprima, da bambini, una sincera e pura amicizia; poi, il mutamento in sentimento d’altro genere, nell’età dell’adolescenza; quindi, nell’ormai consapevolezza del reciproco amore, la sublimazione del rapporto da meramente affettivo a sessuale, regalando scorci di unica delicatezza. Il tutto arricchito da numerosi quadri ritrattivi della Natura e delle sue incommensurabili bellezze.