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Laghi di Sibari. I velisti indignati non ci stanno

stombi aereo.jpg(foto. La foce dello Stombi, ieri alle 11,00) Ritardi ingiustificati della Pubblica Amministrazione sono reato - A dirlo e l'associazione "Velisti Indignati" utenti dei Laghi di Sibari, stanchi di non poter uscire in mare aperto con le proprie imbarcazioni e poter usufruire, quindi, di quelle possibilità di diporto nautico per cui il grande centro turistico residenziale è stato progettato e realizzato. Lo sgomento e la rabbia di chi ha speso tutti i propri risparmi per poter soggiornare vicino al mare e di veleggiare nelle acque dello Ionio, è comprensibile e condivisibile. Pubblichiamo di seguito il loro "indignato" comunicato.

"A distanza di circa 5 mesi dal sequestro probatorio della foce del Canale degli Stombi (per il sospetto reato di gestione illegale di rifiuti) e dalla sospensione dell'ordinanza di Protezione Civile, con la quale, furbescamente, migliaia di tonnellate di materiale di dragaggio stavano finendo in mare senza alcuna autorizzazione (così come avveniva con le amministrazioni precedenti!) continua, senza vergogna, il comportamento omissivo del vice prefetto Mario Muccio che, in barba al disastro ambientale, turistico ed economico, annunciato per l'intera Sibaritide, continua a fare orecchio da mercante ed a cercare con attenzione certosina qualsiasi cavillo burocratico che possa supportare la sua strategia del ‘non fare’. Sembra, infatti, ormai retorica ricordare che da oltre tre mesi la Regione Calabria ha stanziato i fondi necessari per il completamento della draga ma ancora oscuri sono i motivi per cui il bando comunale non viene pubblicato. Ci viene difficile razionalizzare questa circostanza, soprattutto se attribuibile ad un commissario prefettizio, in quanto, a nostro giudizio, analizzando le condizioni attuali dello Stombi, anche uno stolto si accorgerebbe come sussistano tante validissimeragioni per provvedere senza ritardo al completamento della draga: Ragioni di giustizia: dal 7 Agosto 2018 esiste una legge regionale che non solo attribuisce al Comune di Cassano allo Ionio la funzione di garantire la navigabilità del canale degli Stombi ma, soprattutto, riconosce agli abitanti dei Laghi di Sibari il diritto di uscire a mare (per il commissario Muccio, probabilmente, continua invece a trattarsi di un desiderio). Ragioni di Sicurezza Pubblica: conosciamo tutti il rischio idrogeologico (esondazione delle

darsene ed allagamenti) connesso al permanere dell’ostruzione del Canale Stombi e le disastrose possibili conseguenze a carico delle 1400 abitazioni che costituiscono il complesso nautico. Ragioni di Ordine Pubblico: Ricordiamo tutti la mobilizzazione degli abitanti dei Laghi di Sibari del 30 Luglio 2018, con tanto di Digos e polizia in assetto antisommossa. Ragioni di Igiene e Sanità Pubblica: esistono fior fiori di relazioni tecniche (non ultima quella della Lega Navale Italiana) che descrivono i processi di eutrofizzazione delle acque delle darsene conseguenti alla scarsa ossigenazione, con conseguente sviluppo anomalo di alghe e moria di pesci e bivalvi. A tale riguardo basterebbe, in realtà, soffermarsi a sentire il puzzo delle acque stagnanti che spesso è percepibile già sulla dorsale che porta ai Laghi di Sibari.

A queste ragioni si aggiungano altre due considerazioni molto importanti: innanzitutto che il protrarsi del ritardo nell'assemblamento del mezzo d'opera (la draga) costringerà il Comune a dover intervenire con l'ennesimo provvedimento d'urgenza (così come avveniva con le passate amministrazioni), favorendo tralaltro delle ditte esterne e che, evenienza di certo non meno importante, la costante svalutazione degli immobili e delle attività commerciali superstiti favorirà sempre di più le infiltrazioni da parte delle organizzazioni criminali locali.

A questo punto sarebbe interessante sapere dal commissario Muccio quali sono i motivi di questo ritardo, in quanto probabilmente esiste qualcosa di molto più importante di queste ragioni e di cui noi non siamo al corrente. Ancora più interessante sarebbe sapere dal Commissario quale sia il motivo per il quale a chiedere il dissequestro della foce dello Stombi debba essere il Consorzio di Bonifica e non il Comune (come da lui affermato nella recente riunione con il comitato dei cittadini “I Care”), visto che il Canale è stato sequestrato proprio mentre era oggetto di un'ordinanza comunale ed ancor di più visto che, al momento, gli unici indagati sono due tecnici comunali. Circa i rapporti con il Consorzio di Bonifica vorremmo inoltre sapere il motivo della mancata vigilanza, ad oggi mancata denuncia, circa la il mancato rispetto del suo dovere istituzionale di mantenimento dell'officiosità idraulica dello Stombi, che come ormai noto non consiste nel mantenere un'apertura a mare larga 4 metri e profonda 40 cm (il cosiddetto deflusso delle acque). Se il canale degli Stombi ha una larghezza di 40 mt, molto probabilmente, un motivo ci sarà! Carissimo dott. Muccio, noi non sappiamo quali siano i reali motivi del suo comportamento (peraltro assimilabile ad un vero e proprio modus operandi, visto il parallelismo con la chiusura ad oltranza delle Grotte di Sant'Angelo, lo stazionamento senza fine delle bare nei locali del cimitero, l'eterna questione del depuratore dei Laghi di Sibari e la perpetua contaminazione fecale delle acque potabili di Marina di Sibari), quello che sospettiamo è che lei si comporti così in quanto ha paura di sbagliare e di farlo proprio mentre aspetta una promozione. Se il motivo fosse questo, faccia le dovute riflessioni e valuti bene se cambiare mestiere, in quanto, per colpa della sua superbia e del suo egoismo, un'intera popolazione rischia di affondare assieme ai Laghi di Sibari.

Il Comitato dei Velisti Indignati

( L'immagine in testa all'articolo è stata estrapolata dal filmato realizzato ieri dal sig. Mario Varca che potete visionare CLICCANDO QUI)

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