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L'ass. regionale Gallo informa ...

PESCO.JPGPubblichiamo alcuni Comunicati stampa dell'assessore Regionale Gianluca Gallo riguardanti: AGRICOLTURA, PESCA E PROCEDURE SANITARIE PER CHI RIENTRA IN CALABRIA.

Psr e Domanda Unica: altri 6 milioni di euro per gli agricoltori calabresi

Velocizzate le procedure di liquidazione per sostenere il comparto

L’Assessore Gallo: «Utile risposta alla crisi da Covid 19»

Altri 6 milioni di euro delPsr e della Domanda Unica sono stati liquidati in favore di circa 5.600 agricoltori calabresi.

La notizia arriva dalla Regione Calabria che, attraverso il Dipartimento Agricoltura e l’organismo pagatore Arcea, lavora incessantementeper garantire liquidità agli operatori del comparto in un momento di forte sofferenza economica, a causa della crisi scatenata dalla pandemia di Covid 19. In particolare, nelle ultime ore si è proceduto alla liquidazione del decreto 93 del Programma di Sviluppo Rurale, che riguarda le misure a superficie e del benessere degli animali. L’importo complessivamente erogato in favore di 1.041 imprenditori agricoli ammonta a 3.158.481,40 euro. Nel dettaglio, sono stati corrisposti 1.620.272 euro relativi a 641 domande di aiuto della misura 11 “Agricoltura biologica”; 1.397.905 euroa 380 beneficiari della misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali”; 121.619 euro a sedici beneficiari della misura 14 “Benessere degli animali” e 121.619 euro a 16 beneficiari della misura 14 “Benessere degli animali” e 18.684 euro a quattro beneficiari della misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”. Su altro versante, inoltre, qualche giorno fa è stato posto in liquidazione il decimo decreto della Domanda Unica 2019, per un valore di 2,8 milioni di eurodestinati a 4.579 agricoltori: si è così dato avvio al pagamento degli aiuti accoppiati, con l’erogazione del sostegno alle leguminose ed al grano duro. «I pagamenti delle misure a superficie e della Domanda Unica – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo – rappresentano lo strumento più veloce ed efficace della politica agricola comunitaria per assicurare liquidità al settore agroalimentare. Essi costituiscono un premio per la superficie coltivata, per le produzionie per le migliori pratiche agricole delle nostre aziendeed in questo momento diventano, per come evidente, un indispensabileaiutoper gli operatori del settore agricolo, che stanno risentendo in maniera drammatica delle conseguenze della pandemia e del blocco dei mercati. Velocizzando le procedure, da Marzo ad oggi siamo riusciti a liquidare risorse per 37 milioni di euro del Psr, mentre Arcea dall’inizio dell’anno ha erogato più di 116 milioni. Proseguiremo su questa strada, per garantire un sostegno concreto all’agricoltura calabrese».

Catanzaro, 1 Maggio 2020

 

pescatoriPesca del tonno rosso: Calabria e Sicilia penalizzate dal sistema delle quote

Le due Regioni uniscono le forze e chiedono al Governo regole nuove

L’Assessore Gallo: «Rivedere i criteri per salvaguardare le marinerie locali»

In Calabria e Sicilia la pesca del tonno rosso è consentita ad un numero sparuto di operatori, perché il sistema delle quote penalizza le marinerie locali, per criteri che vanno urgentemente cambiati.

È quanto affermano gli Assessore regionali alla Pesca delle due Regioni, il calabrese Gianluca Gallo ed il siciliano Edgardo Bandiera. In una nota a firma congiunta indirizzata al Ministro delle Politiche Agroalimentari, Teresa Bellanova, Gallo e Bandiera fanno il punto sul Decreto direttoriale emanato il 20 Aprile per disciplinare la campagna del tonno rosso per l’anno in corso. «Questo provvedimento – si legge nella missiva – continua ad assegnare le nuove quote disponibili ad imbarcazioni già in possesso di altre quote, impedendo di fatto l’accesso a nuove imprese. L’aumento delle quote tonno per il Mediterraneo, dopo anni di misure restrittive, è stato uno dei più importanti successi della politica degli stock ittici dell’Unione europea, ma il rischio reale è che questo pur importante risultato non sia di beneficio per un’ampia parte delle marinerie italiane». Dice al riguardo l’Assessore Gallo: «La questione, che era stata posta nei giorni scorsi già dal consigliere regionale Pietro Molinaro, è fondata. Per questo abbiamo deciso di avviare, insieme alla Regione Sicilia, un confronto col Governo. Le nostre marinerie vantano un’importante tradizione, ma essendo costituite prevalentemente da imbarcazioni di Pesca costiera artigianale, anche per una scarsa capacità di coesione tra le loro varie componenti, non sono state in grado di accedere all’assegnazione significativa delle quote, finendo con l’essere ulteriormente penalizzate da un sistema basato sui parametri delle dotazioni storiche, che avvantaggia chi sia già presente nel settore, mentre rende difficoltosi i nuovi ingressi». Da qui la proposta adesso sottoposta al vaglio del Governo: «Sarebbe opportuno – suggerisce Gallo – procedere ad una ripartizione articolata delle quote, così da valorizzare la Pesca costiera artigianale, mediante bandi pubblici che favoriscano l’ingresso di nuove imbarcazioni. Sarebbe altresì auspicabile che, già nell’immediato, fosse incrementata la quota da assegnare sul “Sistema della quota indivisa”, attraverso modifiche idonee a semplificare le misure di sbarco del prodotto nei porti designati. Correttivi essenziali per tutelare il comparto: ci adopereremo per ottenere i cambiamenti normativi ed amministrativi necessari».

Catanzaro, 2Maggio 2020

I tamponi ai calabresi di rientro? Già previsti dalla Regione

L’assessore regionale Gallo: «Noi pronti a supplire una volta ancora alle carenze del Governo»

Tutti i calabresi che faranno rientro in Calabria a far data dal 4 Maggio saranno sottoposti a tampone.

Lo rende noto l’assessore regionale al welfare, Gianluca Gallo, rispondendo alle sollecitazioni provenienti da un gruppo di 75 sindaci del Cosentino, in campo per richiedere l’effettuazione sistematica di tamponi rinofaringei a coloro i quali facciano ritorno in Calabria. «La nota dei primi cittadini arriva a tempo scaduto, dal momento che la Giunta regionale, pur nella colpevole indifferenza del Governo, ha già provveduto ad organizzare la rete degli interventi», dice Gallo. «All’indomani della pubblicazione del Dpcm del 26 Aprile, che incredibilmente autorizza senza filtro né tutela alcuna il massivo rientro di nostri concittadini domiciliati fuori regione, moltissimi nelle aree in cui elevata è la percentuale di diffusione di SarsCov 2», sottolinea l’assessore, «il presidente Santelli ha tempestivamente incaricato il Dipartimento Salute di predisporre ogni accorgimento opportuno a prevenire, contenere e possibilmente azzerare ogni rischio di contagio. Il Dipartimento, a sua volta, ha fornito tempestivo indirizzo alle Asl di attivarsi, per adottare le misure necessarie». Sottolinea Gallo: «Ci attendiamo migliaia di arrivi: ad oggi le prenotazioni online sono già a quota 1.500. Saggiamente, l’ordinanza adottata dal presidente Santelli il 30 Aprile impone la registrazione con 48 ore di anticipo e l’immediata messa in autoquarantena, sin dal momento dell’arrivo. Attraverso questo sistema, per come del resto già attualmente avviene, i sindaci saranno costantemente aggiornati della situazione dei rientri in riferimentoai territori di competenza, così da poter assumere ogni eventuale provvedimento utile. Contestualmente, gli operatori dell’Asl provvederanno, nei tempi tecnici strettamente necessari, all’effettuazione dei tamponi sui soggetti rientrati e postisi in isolamento domiciliare. Contiamo così di assicurare tutela agli interessati, alle loro famiglie ed alla salute pubblica». Conclude Gallo: «Dai sindaci ci attendiamo responsabilità e collaborazione. La Regione Calabria sta facendo fino in fondo la sua parte, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, pur nell’assenza e tra le mancanze di un Governo che si è scrollato di dosso ogni responsabilità, trasformando in vessillo di strumentalizzazione politica anche la sofferenza di migliaia di studenti e lavoratori rimasti separati dalle loro famiglie per mesi, in nome del senso di responsabilità e che adesso potranno far ritorno grazie all’impegno della Giunta regionale e della Regione, una volta ancora lasciati soli dal Governo eppure comunque in prima linea per fronteggiare l’emergenza e, in questo caso, accogliere i figli di Calabria».

Catanzaro, 2 Maggio 2020

Segreteria dell’Assessore al Welfare

Regione Calabria

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