La Commissione Europea pronta a chiudere Arcea
Sull’Agenzia calabrese pesano errori e ritardi del passato
L’Assessore Gallo: «Ente fondamentale: impegnati a rifondarlo per tutelarne l’operatività»
Il percorso di verifica avviato nel Marzo del 2019 dalla Commissione Europea per testare la funzionalità e l’efficienza di Arcea potrebbe portare alla revoca del riconoscimento dell’organismo pagatore, gravato dalle gravi inefficienze del passato.
L’allarme viene lanciato dall’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, alla luce dell’interlocuzione in corso con la Direzione generale Agricoltura e Sviluppo rurale della Commissione ed il Ministero alle politiche agricole alimentari e Forestali in ordine allo stato dell’iter del piano di intervento predisposto per porre rimedio alle carenze e lacune dell’Agenzia regionale calabrese per le erogazioni in agricoltura, dall’Ottobre del 2018 affidata alle cure del commissario straordinario Francesco Del Castello. «La situazione è seria e delicata», afferma l’Assessore. «Non appena insediatomi, con uno dei miei primi atti assessorili – sottolinea Gallo – ho trasmesso al Mipaaf l’aggiornamento sulle azioni del piano di interventi correttivi, assicurando massimo impegno, da parte della nuova giunta regionale, nell’affrontare con determinazione le problematiche sul tappeto, molteplici e tutte aggravate dai ritardi nel tempo accumulati». Gli stessi che da ultimo hanno portato la Direzione Agri a prospettare lo scenario della chiusura dell’Agenzia. «Il certosino lavoro svolto in questi mesi dal commissario Del Castello, se pure è servito a far registrare un cambio di rotta – spiega Gallo - è ritenuto non ancora idoneo a consentire di ritenere del tutto adempiute le prescrizioni del piano di azioni correttive impartito dal Mipaaf nel Marzo del 2019, ad esempio in ordine al mancato consolidamento della dotazione organica, il cui permanere rischia di portare ora alla revoca del riconoscimento dell’organismo pagatore e ad una rettifica finanziaria pari a circa 40 milioni, con conseguenze che sarebbero deleterie per l’operatività del comparto agroalimentare calabrese». Aggiunge l’Assessore: «L’eredità che ci troviamo a gestire è pesante, ma l’orientamento del governo regionale è chiaro: fare il possibile per portare a compimento un processo virtuoso che consenta ad Arcea di tornare ad essere strumento al servizio dell’agricoltura calabrese. In quest’ottica, nei giorni scorsi si è inteso disporre la prosecuzione del commissariamento, con l’obiettivo di attuare completamente il piano correttivo». La vera partita, però, si gioca col tempo a disposizione per costruire scenari nuovi, alquanto risicato. «Serve un miracolo amministrativo, finanziario e politico», chiosa Gallo: «Il futuro di Arcea si definirà nel giro di poco più di un mese, alla luce delle scadenze temporali imposte. La Regione farà fino in fondo la sua parte per rimediare alle negligenze degli ultimi anni e tenere in vita l’Agenzia. Fondamentale saranno anche il ruolo e le scelte del Mipaaf. L’auspicio è che per una volta, tra Catanzaro, Roma e Bruxelles, si possa remare tutti nella stessa direzione per chiudere la pagina del passato e scriverne una nuova ed utile per la Calabria».
Inchiesta Demetra: Regione pronta a costituirsi parte civile
L’Assessore Gallo: «Essenziale stroncare ogni forma di sfruttamento e tutelare i lavoratori»
«Chiederò che la Regione si costituisca parte civile».
Lo annuncia l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, in riferimento all’inchiesta “Demetra”. «La Regione, attraverso una serie di iniziative messe in campo anche di recente, nel lavoro di concertazione con le Prefettura – dice l’Assessore – è convintamente impegnata a sostenere azioni di contrasto al caporalato e, più in generale, allo sfruttamento dei lavoratori. Nell’esprimere apprezzamento per le indagini svolte dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza sotto il coordinamento della Procura di Castrovillari, al fine di ribadire con nettezza anche simbolica questa nostra posizione, inviterò la Giunta regionale a disporre, a tempo debito, la costituzione in giudizio della Regione quale parte civile nel processo che scaturirà dall’inchiesta, sin d’ora consapevole che tale richiesta sarà condivisa da tutti i miei colleghi ed in primis dal presidente Santelli, la cui attenzione alla tutela dei diritti dei lavoratori è massima».
La Regione a sostegno delle razze animali autoctone
In arrivo poco meno di due milioni di euro dalle risorse del PSR
L’Assessore Gallo: «Tuteliamo l’identità dei territori contrastando il dissesto idrogeologico»
Promuovere la salvaguardia delle razze animali autoctone minacciate di abbandono, presenti sul territorio regionale. Questo lo scopo del bando - datato 2019 - relativo all’intervento 10.01.08 “Salvaguardia delle razze animali autoctone minacciate di abbandono e presenti sul territorio regionale” del PSR Calabria 2014/2020, del quale è stata pubblicata sul portale istituzionale www.calabriapsr.it la graduatoria provvisoria delle domande di aiuto. «Si tratta – commenta l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo – di una misura tesa a salvaguardare il patrimonio zootecnico regionale minacciato di estinzione. Parliamo della razza “Podolica” per la specie bovina, delle “Nicastrese”, “Rustica di Calabria” e “Aspromontana” per quanto attiene la specie caprina, della “Apulo-calabrese” con riferimento ai suini, delle razze “Ragusana” e “di Martina Franca” in relazione agli equidi, della “Gentile di Puglia” per la specie ovina. Per la Calabria tutelare queste razze è fondamentale, perché ciò si traduce anche in una difesa dell’identità e della storia dei nostri territori, oltre che in uno strumento di contrasto al dissesto idrogeologico delle colline e delle montagne, dove questi animali pascolano».
Nello specifico, dall’istruttoria tecnico-amministrativa svolta dal Dipartimento Agricoltura sono risultate ammissibili a premio 271 domande, per una spesa complessiva pari ad 1.900.170,00 euro. Si potrà richiedere il riesame e la definizione della propria posizione esclusivamente attraverso PEC (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro dieci giorni dalla pubblicazione sul sito istituzionale dell’Autorità di Gestione www.calabriapsr.it degli elenchi delle domande ammissibili e di quelle valutate come non ammissibili. Contestualmente, nelle more della definizione della graduatoria definitiva, si aprono i termini per la presentazione delle domande di pagamento per la conferma degli impegni relativamente all’annualità 2020. Le domande dovranno essere rilasciate per via telematica entro il 15 Giugno 2020.
Segreteria dell’Assessore all’Agricoltura
Regione Calabria