Abbiamo scritto e ribadito che non avremmo pubblicato alcunché riguardante la campagna elettorale in corso, e siamo per il NON VOTO, stante questa schifezza di legge elettorale, ma il comunicato che è giunto in redazione riguarda la politica locale di Trebisacce e riteniamo opportuno che i nostri lettori ne siano messi a conoscenza. (La redazione)
COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO "TREBISACCE 2030"
Non ci è dato conoscere l’orientamento politico del Sindaco nè ci consta che abbia tessere di partito.
Ma la lista da lui guidata alle ultime elezioni amministrative si definiva civica, presentava al suo interno candidati che almeno fino a poco tempo fa militavano nel Pd, ed era apertamente sostenuta da persone che si sono sempre espressamente dichiarate sinistra.
Durante la campagna elettorale, tra l’altro, si stigmatizzava, con particolare aggressività, la scelta della lista guidata da Pino Sposato di far intervenire a proprio supporto, con un pubblico comizio, un Assessore Regionale di “Forza Italia”, parlando testualmente di “invasione” e di conquistatori.
Il Movimento Politico “TREBISACCE 2030” ritiene, pertanto, assolutamente inopportuna e incongrua la presenza del Sindaco, espressione di una lista sedicente “civica”, di eterogenea composizione, in una manifestazione elettorale di “Fratelli d’Italia, trattandosi, come è del tutto evidente, di un evento di chiara propaganda partitica e non di un evento istituzionale.
Da questo punto di vista, anche Claudio Roseto, lui sì uomo di partito e orgogliosamente uomo di destra, avrebbe dovuto presentarsi nel suo ruolo politico-istituzionale di coordinatore zonale di “Fratelli di’Italia” e non nel suo ruolo amministrativo di Assessore.
Per queste considerazioni, la presenza del Sindaco ad un evento elettorale di partito costituisce un atto e un fatto di natura eminentemente “politica”, che non si può dissimilare dietro lo scudo delle esigenze di cortesia personale.
E pensiamo che sia fonte di imbarazzo e di disappunto per tutti coloro che, definendosi di sinistra, hanno sostenuto direttamente o indirettamente la candidatura di Sandro Aurelio, confidando nella natura civica della stessa, e che ora se lo trovano in un pubblico incontro a sostegno di Giorgia Meloni.
Si tratta di una clamorosa gaffe dovuta ad inesperienza o di un’operazione di smascheramento? E se il Sindaco di Trebisacce, al di là dei proclami della campagna elettorale, fosse un uomo
di destra? O se fosse, come noi avevamo paventato, ostaggio della sua maggioranza?
Si tratta di una questione di fondamentale rilevanza politica, perché è in gioco la stessa connotazione politica-identitaria dell’intera Amministrazione.
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Andrea Petta
Trebisacce2030 Movimento Politico