A proposito della tragedia del mare consumatasi sulle coste ioniche calabresi, a pochi chilometri da Sibari, sono giunte in redazione le note che pubblichiamo di seguito del Sindaco di Cassano Ionio e Presidente ANCI Calabria, Giovanni Papasso, Del consigliere regionale M5S Davide Tavernise, dell'on. Vittoria Baldino M5S, del gruppo calabrese alla Camera dei deputati del M5S. (La redazione)
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«La morte di decine di persone tra cui anche tanti bambini e neonati ci lascia nello sconcerto più totale e, allo stesso tempo, ci invita a non rimanere inermi davanti a quanto accaduto».
Lo dichiara Giovanni Papasso a nome di tutti i sindaci dei Comuni di Anci Calabria in qualità di presidente facente funzioni e delegato dal Consiglio Regionale Anci a traghettare l’associazione all’assemblea congressuale regionale convocata per il prossimo 31 marzo.
I fatti risalgono alle prime luci dell’alba di questa mattina quando un’imbarcazione in legno con oltre duecento migranti ammassati a bordo è naufragata a causa delle cattive condizioni del mare in località Steccato di Cutro in provincia di Crotone.
«Esprimiamo innanzitutto – afferma Papasso – solidarietà e affetto nei confronti delle famiglie protagoniste di queste immane tragedia. L’Anci non manca mai di rispondere “presente” ogni volta che si rende necessario uno impegno straordinario mettendo a disposizione le proprie comunità. Lo abbiamo fatto in passato e continueremo a farlo per il futuro».
«Come Anci, già a livello nazionale – rimarca ancora il sindaco di Cassano – avevamo sottolineato come il tema delle rotte fosse un aspetto particolarmente complesso da tenere in considerazione nelle politiche di governance del fenomeno. Non ci interessa fare polemica perché quando succedono eventi del genere bisogna solo lavorare per evitare che accadano di nuovo, ma il tragico episodio di stamattina rilancia con prepotenza la questione mai sopita della discussione sulla gestione dei flussi migratori e della pericolosità delle rotte. Un dibattito che deve riguardare sia il Governo Italiano sia, soprattutto, l’Europa perché eventi drammatici come questi succedono quando di sceglie di non intervenire con decisione».
«In questa triste giornata – chiude Papasso – il pensiero di noi Sindaci va, in particolare, ai tanti bambini in cammino costretti a cercare altrove il proprio futuro e dove, invece, spesso trovano la morte proprio perché costretti ad affrontare, come stavolta, rotte sempre più pericolose».
Giovanni Papasso
Presidente f.f. Anci Calabria e Sindaco di Cassano All’Ionio
Catanzaro, 26 febbraio 2023
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“Solo ieri celebravamo a Sibari la bellezza della Calabria. Oggi invece vestiamo la nostra regione a lutto. Mentre i calabresi scappano in cerca di una vita migliore, la nostra regione si fa terra di approdo per chi vuole un futuro diverso. E’ un paradosso che si fa Stato. Da tanto, troppo tempo infatti la nostra regione registra un numero elevato di sbarchi. Ma quello di oggi è un bilancio pesante, troppo pesante per poter continuare a trattare questa problematica con vuoti slogan propagandistici. Quella di Cutro è una tragedia che segna un punto di non ritorno nella questione migratoria del Mediterraneo.
Abbiamo bisogno di soluzioni concrete al fenomeno che da troppo tempo è all'attenzione della politica nazionale ed europea senza alcuna valida conclusione.
Lo sdegno e il cordoglio di queste ore siano un input per una narrazione reale e per una presa di posizione corale, fuori dai nazionalismi, verso un aiuto concreto dell'Europa all'Italia e dell'Europa a chi sfugge da guerre, carestie e persecuzioni politiche. L’Europa sia unita intorno a quella solidarietà che è valore condiviso da tutte le istituzioni democratiche”, così Davide Tavernise capogruppo M5S in consiglio regionale.
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"Apprendo con profonda sofferenza della tragedia che si è consumata questa notte al largo di Crotone. Di fronte ad una simile disgrazia non si speculi sulla pelle delle persone che hanno perso la vita, ma ci si interroghi sulle cause e sulle possibili reali soluzioni a quello che sembra un fenomeno sociale globale che non si fermerà né con gli slogan, né con la repressione. Le persone che hanno sfidato la morte per approdare in Europa, secondo le prime ricostruzioni, provenivano da Iran, Afganistan e Pakistan, paesi lacerati da anni di conflitti e segnati da azioni politiche internazionali fallimentari, paesi in cui all’instabilità interna si aggiungono tragedie ambientali che fanno insorgere tra i loro abitanti il desiderio di cercare una vita migliore altrove e il loro altrove è la nostra Europa di cui l’Italia è solo porta di accesso. Per questo è necessario che sugli arroganti nazionalismi vinca la solidarietà europea, con azioni volte ad allargare le vie legali di accesso nei Paesi europei e un’attività di sorveglianza ricerca e soccorso dei nostri mari che sia costante. È necessario che Paesi come l’Italia non siano lasciati soli nella gestione di un fenomeno che riguarda tutto il popolo europeo.
Chi propone facili e irrealizzabili soluzioni, come il blocco navale, per un fenomeno così complesso vuole semplicemente continuare a speculare sulla pelle delle persone in difficoltà, soffiando sul fuoco dell’intolleranza alimentato dal disagio sociale in cui versano molti nostri concittadini. Chi propone ed emana leggi e leggine speciali fatica a prendere atto del loro fallimento. Quelle stesse persone che oggi invitano a non speculare sulla tragedia nonostante abbiano costruito carriere politiche sui migranti dovrebbero solo abbassare la testa e lavorare seriamente ad un confronto europeo che porti ad una soluzione solidale, efficace e stabile.
Il mio cordoglio e la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, alla popolazione crotonese e alle istituzioni impegnate nella gestione di questa tragedia", così in una nota
Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S a Montecitorio.
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Con la presente si inoltrano le dichiarazioni del M5S Calabria, sottoscritte dagli Onorevoli Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Riccardo Tucci, sulla strage dei migranti nel crotonese.
Dichiarazioni M5S Calabria
Ogni vita spezzata inseguendo un futuro migliore è una sconfitta a cui l’Europa della solidarietà deve porre rimedio con risolutezza. Il rispetto per i morti deve essere accompagnato dalla riflessione umana e soprattutto politica per i sopravvissuti, perché dietro le vite distrutte in mare ci sono responsabilità umane e politiche. Chi oggi invita a non speculare sulla tragedia ha costruito la propria carriera politica sulla pelle dei migranti senza mai proporre soluzioni serie, ma solo illusorie politiche repressive che si sono dimostrate irrealizzabili o inefficaci, ma utili solo per soffiare sul fuoco dell’intolleranza alimentata dal disagio sociale dei nostri concittadini. La solidarietà europea deve stare davanti al nazionalismo arrogante, è questa la chiave per farsi carico di un fenomeno così complesso.
Il crotonese è luogo di bellezza oggi è chiamato a dare l’ennesimo esempio di umanità. Ai suoi abitanti e a tutte le istituzioni ora impegnate in questa tragedia va la nostra vicinanza.
Vittoria Baldino
Anna Laura Orrico
Elisa Scutellà
Riccardo Tucci