๐๐๐๐๐๐: ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐!
È ora di fare chiarezza e accendere i riflettori sugli argomenti che trovano oggetto e riguardano la nostra Sibari! Le responsabilità dei fautori di questo andazzo, senza proferir parola e senza dissentire su come Sibari è stata abbandonata a se stessa, sono sotto gli occhi di tutti.
Si è fatto accesso a innumerevoli risorse del PNRR e fondi dedicati alla riqualificazione di zone urbane disagiate ma nulla è cambiato: la copertina rimane immutata. Si possono dedicare e impegnare tutte le risorse di questo mondo ma se non si pensa ad un nuovo assetto urbanistico, in grado di originare un vero cambiamento, è facile accecarsi con un grosso abbaglio.
C’è da ricordare che “๐๐๐๐” non è acronimo di “Per Nostro Regalo”: i fondi di tale strumento ammontano approssimativamente a 230 miliardi di euro e ๐ฉ๐๐ซ ๐๐ข๐ซ๐๐ ๐ข๐ฅ ๐๐% ๐๐ช๐ฎ๐ข๐ฏ๐๐ฅ๐ ๐จ๐ง๐จ ๐ ๐๐๐๐ข๐ญ๐จ ๐ฉ๐ฎ๐๐๐ฅ๐ข๐๐จ, ๐ฉ๐๐ซ ๐ญ๐๐ง๐ญ๐จ ๐ฅ๐ ๐ฌ๐ฉ๐๐ฌ๐ ๐ฏ๐ ๐ฉ๐จ๐ง๐๐๐ซ๐๐ญ๐ ๐ ๐ฎ๐ญ๐ข๐ฅ๐ข๐ณ๐ณ๐๐ญ๐ ๐ง๐๐ฅ ๐ฆ๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐จ๐ซ๐ ๐๐๐ข ๐ฆ๐จ๐๐ข. Se vi è la necessità di generare debito, bisogna puntare ad un debito buono, così come lo definì qualche anno fa il Presidente Mario Draghi. In parole povere il debito è considerato buono se è in grado di generare ricchezza.
Ci scusiamo se siamo ripetitivi ma è doveroso insistere per Sibari e per una sana crescita del comune di Cassano. È strettamente necessario ridisegnare l’assetto della città “Magno Greca” ad oggi ridotta a dei semplici agglomerati urbani nati spontaneamente, con ordine sparso e privi di alcun senso logico.
Per cominciare risulterebbe opportuno ๐๐ฅ๐ข๐ฆ๐ข๐ง๐๐ซ๐ ๐ช๐ฎ๐๐ข ๐๐จ๐ง๐๐ข๐ง๐ข ๐๐ข๐ฌ๐ข๐๐ข ๐ ๐๐ง๐๐ซ๐๐ญ๐ข ๐๐ญ๐ญ๐ซ๐๐ฏ๐๐ซ๐ฌ๐จ ๐ข ๐๐๐ง๐๐ฅ๐ข ๐๐ข ๐ฌ๐๐จ๐ฅ๐จ: la copertura dei medesimi fossi inizierebbe a dare un senso di omogeneità e collegamento al territorio, di fatto oggi ridotto ad uno spezzatino, altrimenti continueremo a parlare di quartieri periferici di una frazione. Prendiamo esempio dalla vicina Villapiana che mediante una simile opera si è messa in una condizione necessaria per guardare ad una entità omogenea e funzionale al proprio spazio sociale.
Sibari, sfruttata ed abusata per il nome, da tempo vede passare treni pieni di opportunità che non sono state raccolte perché ๐ฅ๐ “๐๐ฎ๐ง๐๐ญ๐ญ๐” ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฉ๐จ๐ฅ๐ข๐ญ๐ข๐๐ ๐ฬ ๐ ๐ข๐ฬ ๐ฌ๐ญ๐๐ญ๐ ๐ซ๐๐๐ฅ๐ข๐ณ๐ณ๐๐ญ๐ ๐ฆ๐จ๐ฅ๐ญ๐ข ๐๐ง๐ง๐ข ๐๐ ๐๐ข๐ซ๐จ๐ญ๐ญ๐๐ง๐๐จ ๐๐ฅ๐ญ๐ซ๐จ๐ฏ๐ ๐ข๐ฅ ๐ฉ๐จ๐ซ๐ญ๐จ, ๐ฅ’๐จ๐ฌ๐ฉ๐๐๐๐ฅ๐ , ๐ฅ๐ ๐.๐ฌ ๐๐๐ ๐๐ ๐ข๐ฅ ๐ญ๐ฎ๐ซ๐ข๐ฌ๐ฆ๐จ. Quest’ultimo se c'è sicuramente non è per merito di pratiche amministrative ma di temerai imprenditori che di fatto sono stati e sono lasciati da soli. Emblematico è pensare a Marina di Sibari come un “villaggio” senza acqua potabile.
E se bastasse una bella canzone? No! Non basta e non fatevi prendere per i FONDELLI!! ๐๐๐ฌ๐ญ๐ ๐๐๐ง๐ณ๐จ๐ง๐ข, ๐๐๐ฌ๐ญ๐ ๐๐๐ญ๐ญ๐๐๐ซ๐๐ฅ๐ข ๐ง๐๐ฅ ๐๐๐ฌ๐๐ซ๐ญ๐จ, ๐ฬ ๐จ๐ซ๐ ๐๐ข ๐ซ๐๐๐ฅ๐ข๐ณ๐ณ๐๐ซ๐ ๐ข๐ง๐ญ๐๐ซ๐ฏ๐๐ง๐ญ๐ข ๐ฉ๐ข๐ฎฬ ๐ฎ๐ญ๐ข๐ฅ๐ข.
Via i responsabili di questi misfatti, i loro cortigiani e quelli che hanno goduto di tutti i privilegi del potere, sempre complici e genuflessi anche quando venivano offesi.
Non c’è più tempo!
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INCENDIO A MARINA DI SIBARI: CI RISIAMO.
L’ennesimo atto di origine dolosa ha devastato un’attività commerciale a Marina Di Sibari, provocando anche ad attività vicine e sovrastanti, seri e gravi danni strutturali. Un’azione deplorevole che sentiamo di condannare fortemente: il nostro territorio non può più essere alla cronaca per fatti di questo genere.
Un ulteriore incendio che colpisce un cittadino ed imprenditore, serio ed onesto che assieme alla sua famiglia con tanta fatica, ha contribuito a dare lustro al nostro territorio.
Questi sono episodi che colpiscono nell'intimità dell'animo non solo i diretti interessati ma tutta la comunità.
Atti che vanno profondamente ripudiati e denunciati a dimostrazione che è finito il tempo della violenza contro i più deboli.
La tenuta del tessuto economico diventa maggiormente labile se questi avvenimenti rimangono attecchiti nella memoria con l'intenzione chiara di diffondere terrore.
Questa è la cruda realtà e noi tutti dobbiamo domandarci quali responsabilità abbiamo, indistintamente.
Stringiamoci attorno agli onesti imprenditori come la famiglia Bloise, incoraggiandoli a non indietreggiare di un millimetro.
Se perdono loro, perdiamo anche noi.
Prima come persone oneste e poi come cittadini.
Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO