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Consegnata al comune la casa confiscata dei Forastefano

Consegna chiavi della villa.jpg“La manifestazione di oggi, è senz’altro un’azione concreta di contrasto alla criminalità organizzata, per il perseguimento della legalità e della trasparenza”. E’ stato il commento a caldo del sindaco di Cassano, Gianni Papasso, dopo la consegna delle chiavi della villa Forastefano, con cui il comune entra ufficialmente nel pieno possesso e disponibilità del bene. Il dott. Antonio Lavorato, coadiutore in rappresentanza dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, nella tarda mattinata di lunedì scorso, ha proceduto, nel Palazzo di Città di Cassano All’Ionio, alla formale consegna al sindaco Gianni Papasso, delle chiavi della villa di oltre nove vani con il relativo terreno di pertinenza, ubicata alla contrada Don Giacinto della periferia del centro urbano di Doria, appartenuta al boss della Vincenzo Forastefano. Alla cerimonia, hanno partecipato i componenti la giunta municipale e del consiglio, nonché funzionari dell’ente, che avranno il compito, per competenza, di attivare le conseguenti procedure per rendere il bene adeguato e fruibile per la destinazione d’uso a scopi sociali. Il provvedimento avviato dal Tribunale di Cosenza – sezione misure di prevenzione, nel 2010, in danno di Vincenzo Forastefano, è divenuto definitivo a seguito della sentenza emanata dalla Corte di Cassazione nel 2013 e prevede la confisca, tra l’altro, sia della villa in questione, sia di un appezzamento di terreno attiguo. Sul fronte comunale, l’esecutivo, nel mese di settembre dell’anno in corso, con un atto dell’organo esecutivo, aveva manifestato l’interesse ad acquisire al proprio patrimonio indisponibile gli immobili, per destinarli a finalità sociali, che nella fattispecie, si intende l’istituzione e l’insediamento di un Centro “Dopo di Noi”, per l’accoglienza e la cura di minori soli affetti da disabilità, anche mediante l’utilizzo di finanziamenti derivanti dal POR Calabria FESR 2014-2020, Inclusione sociale, di cui è stato emanato il relativo bando. Con la sottoscrizione congiunta del verbale di consegna dei cespiti, il sindaco Papasso, ha assunto l’obbligo di provvedere alla trascrizione e presentazione della domanda di voltura presso l’ufficio provinciale dell’agenzia del territorio; di trasmettere al direttore dell’ANBSC, entro sei mesi, una relazione sulla stato della procedura di assegnazione e utilizzo dei beni; nonché, di provvedere all’utilizzo dei beni secondo le finalità indicate, consapevole che, ove ciò non avvenga entro un anno, dalla sua destinazione, l’agenzia, disporrà la revoca del trasferimento e la nomina di un commissario con poteri sostitutivi. Il sindaco Papasso, nell’occasione, ha, innanzitutto ribadito l’impegno prioritario nell’agenda del governo cittadino verso le politiche sociali e soprattutto nel campo del rispetto delle norme che regolamentano l’agire della pubblica amministrazione, ricordato, inoltre, che il comune di Cassano, continua a essere un presidio di legalità e correttezza amministrativa, già negli anni ottanta, dopo la confisca da parte degli organi preposti dello Stato, aveva acquisito al patrimonio indisponibile dell’ente, per scopi sociali, altri beni confiscati alla criminalità organizzata, appartenenti all’allora boss insediatosi nella Piana di Sibari, Giuseppe Cirillo.

 Il Capo Ufficio Stampa  - Mimmo Petroni

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